Capitolo 6

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Sto facendo colazione insieme a Marvin in un famoso caffè in centro e lui non la smette di pavoneggiarsi.

Questa mattina quando mi sono svegliata l'ho trovato vestito di tutto punto, seduto sul divano ad attendermi raggiante.
Mi si è buttato al collo e mi ha chiesto se avevo voglia di andare insieme a trovare in miei genitori. Mi ha raccontato che mentre stavo ancora dormendo mia madre ha chiamato e ha invitato entrambi a pranzo da loro. Me lo dovevo aspettare, la domenica è sempre questo squallido rituale: pranzo dai miei genitori con Marvin al seguito da perfetto fidanzato.
Lui è sempre raggiante ascoltando mio padre che ci chiede dei nostri progetti futuri, del matrimonio, dei figli, e mio padre che mi illustra il mio prossimo ingresso negli affari di famiglia.
Io ogni volta mi sento annegare in quel mare di bugie, mi sento soffocare da una vita che non voglio e che non sento mia, ma che non posso rifiutare altrimenti mi ritroverei senza niente.

Mio padre me lo ha detto senza tanti rigiri di parole, se non seguo i suoi "consigli" niente più casa, niente più supporto economico, niente di niente, e per una studentessa senza nessun reddito non sarebbe tanto facile tirare avanti...
Per mio padre sono solo un investimento, un affare, e se non ne ricaverà il risultato previsto è pronto ad abbandonarmi senza tanti rimorsi.

Mio fratello grazie alla sua carriera calcistica, guadagna ormai milioni di sterline, ha potuto fare ciò che io ancora non posso... Forse se avessi un motivo per lottare... il pensiero mi vola inesorabilmente a Tom.

Oggi però non ce la faccio ad affrontare tutto questo, non ho nessuna voglia di vedere mio padre, non dopo aver incontrato Tom, potrei dire cose di cui poi potrei pentirmene.

L'unica soluzione che mi è venuta in mente è stata invitare Marvin nel locale più "in" di Berlino certo che avrebbe accettato e non avrebbe fatto storie.

Mando un messaggio di scuse a mia madre dicendole che devo studiare e poi partiamo.

Siamo seduti al tavolino da meno di dieci minuti e sono già arrivata al limite della sopportazione, quando mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto, sto per cancellarlo, ma non so perché il mio istinto mi dice di non farlo, di leggerlo.
Lo apro e rimango a fissare il display stupita scoprendo il mittente.

Il contenuto è semplice:

"Hei Mel. Sono Tom.
Se vuoi ancora parlarmi chiamami."

Cosa significa questo messaggio?
Si è pentito di quello che mi ha detto oppure vuole solo prendendomi in giro?
E io cosa dovrei fare?

Sono immersa nei miei pensieri mentre Marvin continua a parlare di non so quale affare che non può lasciarsi scappare, decido che preferisco ascoltare mille volte la voce di Tom, anche se dovesse insultarmi invece che questo deficiente che mi ritrovo di fronte.
Forse dovrei alzarmi, ma sarebbe una cortesia che non ho nessuna intenzione di fare, così mentre lui continua a parlare salvo il numero in rubrica e lo chiamo.

Tom risponde al terzo squillo.

"Hei Mel"

La sua voce mi fa correre un brivido lungo la schiena, adoro il suono del mio nome sulle sue labbra.
Non posso però farmi imbambolare, devo sapere.

"Il tuo messaggio mi ha sorpresa.
Perché me l'hai inviato?"

"Melanie ascolta, ieri sera ho esagerato. Avevo bevuto e non mi aspettavo di rivederti dopo tutto questo tempo..."

Una piccola speranza inizia a nascere nel mio cuore, però cerco di reprimerla per non rimanerci troppo male in caso avessi frainteso le sue parole.

 ʟᴀ ᴍɪᴀ ʀᴏᴠɪɴᴀ - Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora