Capitolo 22

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TOM:

Apro gli occhi ancora intontito, non ricordo di essermi addormentato, l'ultimo frammento è molto confuso, ero al Blue Rose con Elijah e poi l'arrivo di Justin e con lui....Melanie?!

Impossibile, deve essere stata un'allucinazione.

Che motivo aveva di essere lì il giorno del suo matrimonio?

Giro la testa e mi ritrovo un viso addormentato a pochi centimetri.

Non mi sorprendo di trovarmi Justin vicino, vista la situazione in cui mi ha trovato non se l’è sentita di lasciarmi solo, lui è sempre così protettivo nei miei confronti.

Gli passo una mano sul viso quasi per scusarmi di quello che deve sempre sopportare a causa mia.

Apre gli occhi e sussurra.

"Tom"

La sua voce mi fa fermare il cuore, non è Justin!? E’ Mel!

La poca luce che filtra dalle finestre, non mi ha permesso di riconoscerla subito.
 
Cerco di non far tremare la mia voce, ma non sposto la mano dal suo viso, quasi a volermi accertare non sia un'altra allucinazione.

<< Mel perché sei qui? >>

Lei fa un sorriso incerto.

<< Dopo tutto quello che è successo non potevo certo lasciarti solo >>

Sto per chiedergli di Justin, ma c'è una domanda che mi preme di più in questo momento.

<< Perché sei venuta a cercarmi? Oggi... >>

Vorrei aggiungere "è il giorno del tuo matrimonio", ma le parole mi si incastrano in gola, non riesco a pronunciarle, ma lei capisce benissimo a cosa mi riferisco.

Il suo sorriso si amplifica, forse temeva che l'avrei cacciata.

<< Evidentemente preferisco correre per tutta la città dietro te che stare in una chiesa. Preferisco dare la mia vita a te che a mio padre! >>
 
Sono ancora stordito e mi sembra di essere piombato in un universo parallelo, oppure all’interno di uno dei miei tanti sogni, in cui Mel si batte per difendere il nostro rapporto e tutto va come dovrebbe andare.
 
Non posso credere che le sue parole significhino veramente ciò che spero, possibile che abbia veramente voltato le spalle a suo padre?

Mi torna in mente la sua telefonata, possibile abbia già dimenticato tutto?

<< L’ultima volta che ci siamo parlati mi hai detto chiaramente di odiarmi >>

Lei si tira su a sedere per guardarmi meglio, il suo sguardo è deciso come non lo avevo mai visto.

<< E tu mi hai trattato come una puttana! >>
 
Sarà per quello che è successo in questo ultimo mese, sarà perché sono stanco di lottare, stanco di questo dolore, stanco di cercare di odiare una persona che invece so di amare, mi viene da chiedermi una solo cosa:
"Cos'altro ho da perdere?"

È arrivato il momento di parlare, di chiarire, anche se sarà dura dobbiamo chiudere questa storia che va avanti da troppo tempo.

<< Volevo vendicarmi, non è vero che il passato è passato >>

Non risponde, ma mi passa un dito sull'avambraccio.

Vedo i suoi occhi riempirsi di dolore e la sua voce incrinarsi.

<< Mi dispiace Tom...mi dispiace di essere stata una codarda e di non essere riuscita a difenderti. Mi dispiace di non essere corsa subito a scusarmi, mi dispiace di non aver capito niente.
Mi dispiace di averti fatto soffrire così tanto, ma se adesso me lo permetti, sono qui per rimediare. Ho dovuto perderti un'altra volta ed essere ad un passo dall'impossibilità di tornare indietro per capire. Tu sei l'unica persona con cui voglio stare, l'unica che amo e niente sarà troppo pur di stare con te. Se tu mi permetterai di starti vicino, nemmeno mio padre potrà far niente per impedirmelo >>

 ʟᴀ ᴍɪᴀ ʀᴏᴠɪɴᴀ - Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora