Capitolo 13

1.2K 60 114
                                    

Lo guardo togliersi anche i boxer per poi avvicinarsi e salire sul letto gattonando senza mai lasciare i miei occhi.
Si ferma fra le mie gambe e apre il barattolo.
Fa colare un po' di gelato sul mio petto facendomi sobbalzare per il freddo, poi sui seni e infine sulla mia intimita.

Mi mordo il labbro per non muovermi, voglio godermi questo gioco lasciandogli carta bianca.

Tom appoggia il barattolo e si abbassa per leccare il gelato.

Prima si sofferma sui capezzoli succhiandoli, facendomeli diventare incredibilmente sensibili e strappandomi dei gemiti di apprezzamento.

Si alza per guardarmi prima di passare più in basso.
Mi alzo sui gomiti per ammirare lo spettacolo.

Fa scorrere la lingua per tutto il corpo leccando via il gelato, costringendomi a trattenere il fiato quando si avvicina al mio inguine.

Mi fa alzare e piegare le ginocchia, io aspetto trepidante, sono sicura che ora toccherà alla mia intimita subire quel dolce trattamento ed invece resto delusa...

Lecca il gelato che è colato fra le mie gambe ignorando quella parte così terribilmente bisognosa di attenzioni.
Vorrei protestare, ma non voglio dargli soddisfazione.

Lo vedo mettere nuovamente le dita dentro il barattolo e poi spalmarlo sulla mia apertura facendomi fremere.
Un attimo dopo sento la sua lingua leccare e senza volerlo gemo in risposta buttando la testa all’indietro e lasciandomi cadere nuovamente distesa.

Allargo maggiormente le gambe per concedergli maggiore spazio, sento il suo dito freddo di gelato entrarmi dentro.

Lo muove avanti e indietro per poi toglierlo e ritornare a leccarmi.
Prende altro gelato e ripete l'operazione dito-lingua.
Sono terribilmente eccitata e lui sembra che non vuole darmi soddisfazione.

Porto una mano alla mia entrata per pensarci da sola, ma lui me la blocca.

<< Tom ti prego. Non ne posso più. Voglio di più >>

Lui mi prende la mano e me la porta fra le gambe.

<< Fammi vedere come ti scopi da sola e io ti succhio quanto vuoi >>

Sono troppo eccitata per ragionare, faccio come vuole lui.

Mi porto le dita alla bocca per bagnarle e poi provo a violarmi, è una sensazione strana, inizio a muovere il dito e vedo Tom guardarmi come se volesse mangiarmi e io vorrei dirgli:
"Ti prego divorami".

Sento un suo dito unirsi al mio e andare a colpire, urlo di piacere e lo imito anch'io.
Tom si abbassa e dopo aver leccato e succhiato il mio clitoride, senza smettere mi ci vuole veramente poco ad arrivare all'orgasmo con la sua bocca che succhia avida e le nostre dita che si muovono in me stimolando ogni mio punto cruciale.

È un orgasmo potente che mi lascia stordita, ma appena recupero un po' di lucidità mi rendo conto di essere stata completamente in suo potere e non voglio farmi vedere così succube.

Tom sembra avermi letto nel pensiero, si stende sul letto affianco a me e mi incita.

<< Fammi vedere cosa sei capace di fare >>

Mi alzo e sorrido.

<< Con estremo piacere >>

Infilo tutta la mano nel gelato e glielo spalmo sul sesso duro vedendolo tendersi per la sensazione di freddo, anche se è ormai sciolto, è comunque un bel contrasto con la sua pelle bollente.

Lascio segni rossi su tutto il suo addome, mentre con la mano continuo a massaggiarlo, poi arrivato al suo sesso inizio a leccarlo come fosse un cono.

Gli scappa un forte gemito che sembra quasi un ringhio e mi afferra per i capelli.

 ʟᴀ ᴍɪᴀ ʀᴏᴠɪɴᴀ - Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora