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Adel
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"Cos'è il senso della vita?" chiede Alfred, il mio psicologo.

Dopo aver mangiato una frittata eccomi qui, in una stanza con altre venti persone alle 9 di sera, perché a quest'ora? Perché il mio psicologo visto che è l'unico di un paese pieno di tossici era impegnato quindi eccomi qui, a dover scrivere cos'è per me il senso della vita.

"Voglio che scrivete una frase su qua l'è senso della vita secondo voi, poi li leggeremo e esprimeremo una nostra opinione"

Ci alziamo tutti e prendiamo il foglietto e una penna, mi rimetto a mio posto, isolato fortunatamente dal resto, e inizio a scrivere. Ho già un idea su cosa mettere.

"Si sieda, prenda un foglio e scriva cos'è il senso della vita per lei" dice sempre Alfred dopo aver rimproverato un ragazzo che è arrivato in ritardo, non mi volto neanche per vedere chi è, non importa, l'importante è sbrigarci.

Il ragazzo si siede di fianco a me e posso notare le sue Air force 1 bianche ormai macchiate di nero, se non sbaglio è per colpa della marmitta del motore. Note anche i suoi jeans neri e intravedo una felpa, è ottobre e la sera fa molto freddo, io infatti mi sono messa un maglione verde bottiglia e dei jeans classici blu.

"Perfetto, vedo che avete finito, inizia tu Elsa, cos'è per te il senso della vita?"

"Per me il senso della vita è divertirsi" dice e poi passa avanti fino ad arrivare a me.

"Prego Adel"

"Per me il senso della vita" recito la solita frase che nel giro di mezz'ora hanno detto venti persone "È divertirsi per poi fare figli e ripetere il ciclo" semplice, è praticamente la frase che hanno detto tutti con una piccola aggiunta.

"Tu Liam" tocca a quello accanto a me, aspe cosa, non mi dire che è quel Liam il ragazzo che ho incontrato in discoteca, chissà perché è qui, sembrava tanto innocente, anche se se ci penso è pur sempre un amico di Leila.

"Risolvere i problemi con la tasca destra" si è lui, la sua frase è particolare ma ha anche un grande significo, ricorda una canzone di sfera.

"Perfetto per oggi abbiamo finito potete andare tranne Adel e Liam vi devo parlare" dice Alfred, che palle.

Quando tutti vanno via incomincia a parlare: "Allora Liam, ti volevo parlare della tua risposta, sempre se non ti metta in soggezione la presenza di Adel"

"Può rimanere" perfetto

"Cosa intende con risolvere i problemi con la tasca destra?"

"Intendo che nella sinistra ci sono i problemi e nella destra le soluzioni"

"E cosa sono per te le soluzioni"

"Lo dovrebbe sapere"

"Vabbè passiamo a te Adel, ti volevo solo chiede come stava andando qui, è da un mese esatto, trovi differenze in te stessa"

"Qualcosina"

"Perfetto buono a sapersi, potete andare" dice e mi alzo subito dalla sedia ma vengo sorpassata da Liam, a quanto pare pure lui ha fretta.

Esco dalla stanza e il corridoio è completamente vuoto, ci sono solo delle luci soffuse.

Ad un certo punto Liam si ferma, non ci faccio caso e lo sorpasso ma subito dopo una mano da dietro mi cinge il fianco e mi fa sbattere al muro e la sua figura possente mi si fionda davanti impedendomi di uscire.

"Dove vai?" chiede

"Non so secondo te?" ma è ovvio che vado a casa che domande fa

"Dobbiamo finire il discorso di qualche sera fa'" aspe non pensavo fosse lui quel ragazzo.

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