cap17 sei mio

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Jimin fece la doccia calda. Era tutta eccitato. Bacio dato prima a Jk non era semplice. Si vesti con una maglietta bianca e pantaloni beige sdraiandosi su letto prendendo telefono in mano messaggiando con la figlia.

Chuse telefono mettendo sotto carica e si infilò sotto coperte

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Chuse telefono mettendo sotto carica e si infilò sotto coperte. Senti bussare alla porta, penso fosse un cameriere. Si alzò mala voglia dirigendosi per aprire. Apri la porta e si congelo su posto.

" Che ci fai qua Kooki?"

" Non c'è la faccio più piccolo , sei diventato la mia droga. Non respingermi Jimin-shi potrei impazzire."

Jimin si sentì sbattere alla porta, con le mani alzati ai latti della testa , Jk lo stava sovrastando con suo corpo.

Era sexy. Aveva una tutta multi colore addosso. Capelli mezzi bagnati, si vedeva che era appena uscito dalla doccia.

Passo la lingua sopra le labbra del ragazzo guardano nei occhi.

" Ti prego."

Jimin non capiva più nulla. Si avingio con le braccia al collo del ragazzo.

Le mani di Jk vagavano su suo corpo scendendo sulle natiche prendendola in braccio.

" Jimin-shi"

Susuro lussurioso .

" Fanculo tutto. Non importa che cosa diranno. Ti amo ko."

Jk si diresse verso letto sedendosi sopra con Jimin ancora fra le sue braccia.

Succhio quelle labbra carnose, mordicchiando per bene. Scese sulla mascella. Le sue mani perlustravano corpo di Jimin arrivando fino ai bordi di maglietta.

" Posso ?"

Jimin annui .

Lo tolse maglietta velocemente, bacio, lecco, succhio quei bottoncini piccoli sul petto facendo ansimare ragazzo.

Jimin fece lo stesso. Prese la tutta di Jk sfilandola velocemente,passando la sua mano sopra pettorali scolpiti del ragazzo. La sua pelle era rovente.

Jk si alzò mettendo Jimin sul letto sovrastandola con suo corpo. Lecco ogni centimetro della pelle bianca fino arrivare ai pantaloni. Alzò lo sguardo alla ricerca del consenso che non tardo arrivare.

Li tolse pantaloni insieme al boxer rivelando erezione bel formato del ragazzo .

Sorrise dolcemente sapendo che Jimin era eccitato e la causa era colpa sua li rendeva felice.

Massaggio con vigore asta del ragazzo, cacio la lingua fuori lecchandola in tutta lunghezza ,soffermandosi sulla cappella succhiandola per bene. Jimin mugulio dal piacere inarcando la schiena.

Jk lecco le dita iniziando giocare con entrata stretta del ragazzo infilandola dentro. Era troppo stretto.

Jimin emise un sospiro di dolore.

" Amore da quando non lo fai?"

Jimin si alzò sulle braccia guardandola dritto nei occhi.

" Sono due anni e quattro messi."

Jk fece sorriso da ebebte. Capi che da quando erano conosciuti Jimin non si era fatto toccare.

" Sarò delicato te lo prometto."

Sforbicio per bene.

Jimin era una marea di gemiti di piacere.

Jk si alzò denudandosi dal pantalone e boxer.  Sputo saliva sula mano frizionandola suo membro facendola diventare ancora più duro.

Jimin lo guardava con l'usura. Jk era grosso. Cazzo se era grosso. Sapeva che sarebbe aperto in due ma non lo fregava niente. 

Jk fece aprire le gambe posizionandosi in mezzo , alinieo al apertura del ragazzo suo membro.

" Sei sicuro piccolo? Non ti pentirai domani?"

Jimin attiro verso di sé con collo e lo baccio con passione.

" Ti basta come risposta?"

Jk si spinse completamente dentro fermandosi, dando così tempo di abituare al intrusione.

Sulla faccia di Jimin sgorgavano le lacrime calde di dolore. Jk bacio da per tutto. Prese asta del ragazzo masturbandola delicatamente ma con vigore.

" Poi-poi muoverti se voi."

Jk comincio con colpi precisi assestati alla prostata. Dopo 5 minuti erano due animali inferociti. La stanza si riempi di gemiti osceni, pelli che si scontravano, sospiri e urla.

" Ko-kookie st-sto v-venendo."

" Anche io am-amore "

Venero in un orgasmo copioso e devastante.

" Sei mio piccolo mochi. Sei solo mio e di nessun altro."

" Sono due anni che sono solo tuo kookie, e da adesso anche per sempre."

" Sei pentito di quello che abbiamo fatto?"

" Come posso pentirmi di essere stato con  una persona che amo alla foglia? Ti amo kookie piu della mia vita."

" Anche io piccolo."

Erano sporchi di seme e sudore ma a nessuno dei due importava. Si cocolarono fra le braccia uno del altro per addormentarsi serenamente susurandosi amore infinito reciproco.   
 

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