cap 6 ambientarsi

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" se possibile vorrei vedere luogo di lavoro."

" Certo Jimin. Ti accompagno io. Per fortuna oggi non c'è nessuno. Così non ti vedranno."

Jimin e Jk si diressero dentro azienda.

Macchinari erano tutti nuovi e moderni.

" Con questi non dovreste avere problemi di produzione ."

" Invece lo abbiamo. E quello il problema non sappiamo perché."

" Ho capito. Allora domani comunico lavorare."

Mentre parlavamo a Jimin suono telefono

" Scusami e mia figlia."

Jimin si allontanò un pochino per parlare. Dopo 5 secondi chiuse la telefonata.

" Era mia figlia. Scusami."

" No tranquillo., So che  significa averne una. Mia figlia rompe le palle ogni 5 minuti. Non sapevo avessi una. E da quando  hai adottata?"

" Non ho adottata. E mia figlia biologica."

" Ma non sei gay? O sei bisex?"

" No . Sono gay. Lo sono sempre stato . E una lunga storia la mia. Magari un giorno ti racconterò  se diventeremo amici."

Jk annui con la testa. Non sapeva che dire.

Si vedeva dai occhi di Jimin che aveva sofferto tanto.

" Allora domani mattina comincio . Miracomando facciamo finta di non conoscerci."

Indomani Jimin si presentò in azienda come un nuovo dipendente.

Subito istauro un rapporto molto carino con tutti. Capi dove c'era da sistemare le cose e sbagli che avevano fatto fratelli Jeon.

Dopo una settimana di duro lavoro aveva quadro completo. Sapeva come risolvere la situazione.

Fratelli Jeon convocarono una riunione straordinaria. Erano presenti tutti.

Parlo Namjoon.

" Vi abbiamo convocati qua oggi per farvi conoscere un nuovo responsabile generale  del azienda. Da oggi in poi su qualsiasi cosa vi serve rivolgerete a lui. Sarà lui decidere lavori e turni da fare. Non vogliamo battibecchi. Chi non è d'accordo ad obbedire comando se ne più andarsene subito. E adesso vi presento park Jimin nuovo responsabile generale. Vieni Jimin la parola spetta te."

" Salve a tutti. So che stareste chiedendo come mai. Vi spiego subito tutto. Sono entrata in azienda sotto falso nome per vedere con miei occhi lavoro che svolgete, e se c'era qualcosa da migliorare. Non ve la prendete se vi ho ingannati, non era per un brutto fine. Da domani tutti dipendenti Avranno  le loro divise, non si più lavorare senza. La sicurezza anche da rivedere. Turni devono essere in rotazione, la legge uguale per tutti. Per qualsiasi cosa rivolgetevi  a  me. Sarò io tramite fra di voi e titolari. Voletemi bene vi prego."

Tutti aplaudirono.

" La signora suassa mi più seguire in ufficio?"

La responsabile sbiancò.

Jimin si accomodo sulla sedia ,fece accomodare la donna di fronte a lei.

" Allora signora suassa . Ho notato che lei fa le preferenze fra svoi parenti e amici e le persone che lavorano qua. Da oggi in poi questa cosa deve finire. Se me ne accorgo che sta continuando proteggere e coprire chi vuole lei , lo licenziero senza risarcimento e tutto chiaro?"

" Si signor park."

" Più andare grazie."

La donna uscì con la testa abbassata.

" Cazzo Jimin sei fantastico. Deciso e spavaldo. Complimenti. "
 
" Grazie Jk. Spero che vada tutto bene."

" Lo speriamo tutti Jimin. Lo speriamo tutti. Sei la nostra ultima spiaggia. ."

Dopo un messe l'azienda Jeon sembrava fiorire di nuovo. I conti erano rientrati non del tutto ma quasi.

Fratelli Jeon erano estrabigliati.

A Jimin li volevano bene tutti dipendenti . Pendevano dalle sue labbra.

Jin e Jimin sembravano conoscersi da sempre ormai erano inseparabili.

Jimin fece conoscere Taehyung a jin. E spesso loro tre uscivano insieme a fare commissioni.

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