3:gemiti&minacce

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"Si Harry, più veloce" Sento i forti gemiti di mia madre dalla porta accanto, Harry decise di rimanere per la notte, il suo comportamento scortese si sta mostrando ancora una volta mentre sta scopando forte mia madre, i gemiti stavano andando avanti da ore ormai, l'unica cosa che mi veniva in mente che potrebbe distrarmi sarebbe scrivere ai miei amici, ma loro sono in giro per discoteche, senza di me, di nuovo. Anche se non ci sarei mai andata.

A:Liam

Hey, grazie per essere venuto stasera. Ci vediamo domenica?x

Dopo un secondo ricevetti una risposta.

Da:Liam

Yeah, è sempre un piacere vederti. Penso che io e mia madre verremo domenica, tua mamma ha menzionato qualcosa sul fatto che mia mamma deve conoscere Harry, penso che sia una cosa seria adesso. x

A:Liam

Grande, più Harry, non penso sia scientificamente possibile sentire un nome più di quanto io abbia sentito il nome Harry. x

Da:Liam

Non sembra poi così tanto male, anche se è giovane, è per questo che non ti piace? x

Bene, lui già ti odia Liam, e no non è a causa della sua tremenda differenza di età, è dovuto alla sua bocca perversa pensai ma non inviai il messaggio, invece dissi a Liam che andavo a letto, non menzionando che era impossibile a causa dei forti gemiti che riecheggiano attraverso la parete.

Guardai sul mio cellulare, era già l'una e mezza del mattino, non ho avuto nessuna possibilità di dormire visto che Harry si trova nella porta accanto facendo urlare mia madre dal piacere.

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"Ottimo, non c'è cibo, di nuovo." Sospira a me stessa quando esaminai il frigorifero vuoto ancora una volta.

"Che tipo di cibo stai cercando?"Sentii il grugnito di una voce profonda accanto a me, lasciai che un fastidioso gemito scappasse dalle mie labbra quando chiusi il frigo vedendo un Harry mezzo nudo, i suoi flosci disordinati capelli coprivano i suoi occhi, aveva i capelli da dopo sesso.

Ignorai la sua presenza, tentando di passare avanti per quanto lui bloccò la mia strada con la sua grande statura.

"Perché sei qui? Dovresti dormire."

"Già, ma non posso dormire, grazie a te."

"Oh, colpa mia. Non diventare gelosa. Preferirei di gran lunga scopare te. Pensavo a te mentre mi sbattevo lei."

"Non ero gelosa, come ti permetti. Smettila di giocare con mia madre."Sollevai il tono della voce avvicinandomi a lui, in modo intimidatorio.

"Non alzare la voce con me. Stavo programmando una cattiva punizione, adesso sarà terribile." Ruggì in risposta, più della mia piccola voce.

"Punirmi? Non ho mai fatto nulla?"

"In primo luogo sei rimasta da sola con un altro maschio.

Secondo mi hai spinto.

Terzo hai alzato la voce contro di me.

E infine mi hai parlato con mancanza di rispetto." elencò, sentendo un enorme respiro dalle mie labbra.

Spiegò velocemente e con poca pazienza, agitò il dito quando sentì il mio sospiro verso di lui.

Se pensa che può posare solo un dito su di me, beh è meglio che cambi di idea.

"Sei ridicolo. Non puoi punirmi, non sei mio padre."lo derisi, incrociando le braccia, in attesa della sua risposta arrogante.

"Non posso essere tuo padre, ma sono il tuo papino."



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Ciao ragazze!

Questa era un piccolo capitolo che l'autrice ha pubblicato per ringraziare le persone che leggono, votano e commentano la storia. Quindi, colgo l'occasione per ringraziare le persone che votano questa traduzione! Grazie veramente, siete fantastiche. Potete lasciare anche qualche commento, se vi va.

.xo l0uislwt




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