23;adulatore

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"Blake, Blake, " una voce sussurrò leggermente nel mio orecchio, "Dai piccola. Svegliati."

"Mmh Harry." mormorai, alzai una mano in aria per far segno alla voce di smettere di parlare.

Improvvisamente il mio corpo venne scosso violentemente.

"Ma che diavolo?" ringhiai, spingendo la figura di dosso. Mi asciugai i miei gonfi occhi rossi fino a quando la vista non divenne normale.

"Non volevi svegliarti. Ed in più, hai reso il tutto peggiore chiamandomi Harry." brontolò Liam.

"Scusa, non volevo. Stavo dormendo." subito corsi in mia difesa.

"Perché mi hai chiamato Harry?"

"Te l'ho detto, stavo dormendo."

"Perché stavi pensando ad Harry?"

"Non stavo pensando ad Harry, " mentii, "Harry era con me ieri, ero anche mezza addormentata Liam. Mi sono confusa."

"Sembra che non ti ricordi mai quello che faccio io per te." urlò, calciando una bottiglia di acqua vuota.

"Dio Liam, smettila."

"No, non lo farò. Non faccio altro che essere gentile con te, e tu non sai nemmeno dire il mio nome." alzò la voce. Non ho mai visto Liam perdere il suo temperamento, specialmente su qualcosa di così patetico.

"Hai ragione. Mi dispiace Liam, per favore non arrabbiarti."

"Posso avere un abbraccio?" annuii velocemente, lentamente mi spostai su di Liam, mettendo una delle mie gambe sulle sue ginocchia. Avvolsi le mie braccia attorno al suo collo, i miei lineamenti si addolcirono quando gentilmente tracciò dei cerchi sulla mia schiena.

"Mi dispiace, " mormorò contro il mio collo. "Non volevo litigare, odio litigare con te."

"Abbiamo entrambi trascorso un difficile weekend. Penso che il nostro pessimo umore potrebbe essere accettabile, soltanto per questa occassione." mi allontanai da Liam, rimanendo però ancora vicino al suo corpo caldo.

"Si, suppongo di si." mormorò, concordando con me.

Il suono della mia suoneria standard mi fece sobbalzare.

"Dov'è il mio cellulare?"

Liam si alzò, camminando verso il tavolo di legno, inaspettatamente mi tirò il cellulare. Il colpo violento mi fece sussultare dal dolore.

"Merda, cazzo. Mi dispiace tantissimo." Liam velocemente preso il suo kit di primo soccorso, correndo verso il mio naso gonfio.

"No, sto bene." riuscii a dire cercando di non versare nemmeno una lacrima dai miei occhi sfocati.

"Non lo è. Pensavo sarebbe finito sul divano, non sulla tua faccia."

"Non mi fa nemmeno male." mentii. Sbloccai il mio cellulare mentre Liam si occupava del mio naso sanguinante.

Ventuno chiamate perse da: Harry Styles.

Sessantadue messaggi da: Harry Styles.

"Whoa. Il fidanzato di tua madre è senza pudore." ridacchiò Liam, fissando il mio cellulare.

"Non ne hai idea." mormorai. Invece di guardare i messaggi, lo chiamai.

"Pronto." la sua voce roca rispose, soltanto dopo due squilli.

"Ciao Harry, sono io.

"Lo so. Ho il tuo numero salvato." dichiarò senza mezzi termini.

Daddy, no » h.s [ita] [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora