16;disastro

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"Sei pazza?" sputò Liam, "Blake, non sono brave persone. Adesso andiamo." disse a bassa voce, quasi udibile.

"La bella ragazza vuole rimanere, lasciala." parlò Spike il cosiddetto "amico" di Liam.

"Già Liam.  Hai paura che le racconteremo i tuoi segreti? Non vuoi che la tua piccola fidanzatina sappia del tuo passato?" ridacchiò la ragazza ignorante dai capelli blu.

Odio quella puttana.

"Non scherzare con me Cherry." l'avvertì Liam.

"O cosa Liam? Andrai a chiamare i tuoi amici fighetti e farai a pugni con noi? Per favore, risparmiati l'imbarazzo."

"Solo perché Liam ha altri amici non significa che non tenga a voi." parlai. Stupidamente esprimendo i miei pensieri.

"Vaffanculo. Tu non sai nulla. Sono sicura che sei malata tanto quanto Liam. Falsi impostori." continuò Cherry.

Stronza maleducata.

"Ma lei non lo sa, vero Liam?" Spike ridacchiò, "Sono sicuro che la cara Blake non sappia nemmeno le metà della cose che hai Liam."

"Quali cose?" sussurrai, spaventata dalla risposta.

"Liam ha-"

"Chiudi quella cazzo di bocca." lo interruppe Liam, "Chi cazzo vi credete di essere? Vienite alla mia festa, immischiandovi tra gli invitati. Non siete nessuno. Pensavo di potere rimanere in contatto con voi ragazzi. Eravamo una famiglia. Adesso siete degli ipocriti, dite che la mia scuola è per gli snobs. Guardatevi, avete giudicate Blake prima che lei aprisse bocca. Perché? Perché siete gelosi, lei è simpatica, attraente, e piacevole. Qualcosa che nessuno di voi ha." sputò Liam, l'odio nel suo tono era chiaro. Dopo questo discorso, dubito che la loro amicizia continuerà.

"Se è cose che ti senti, ce ne andremo." deglutì Tommy, era il più tranquillo del gruppo.

"No, Tommy. Stai lasciando che lui ci parli in questo modo?" boccheggiò Cherry.

"Si. E' il suo compleanno. Andiamocene e basta. Non voglio che finisca male, una volta avremmo preso un proiettile per l'altro. Abbi un po' di rispetto. Andiamo."

I due compagni grugnirono in risposta, ma alla fine andarono via, non esitando a lanciarci uno sguardo furioso quando uscirono.

"Mi dispiace." dicemmo all'unisono io e Liam.

"Dovrei andarmene. Sono stata ficcanaso ed egoista. Sono stati davvero cattivi con te Liam, per il tuo compleanno. Mi dispiace, Liam. Ti capisco se vuoi che io vada a casa. Mia madre aveva ragione."

"No, no. Scusami tu Blake. Non dovevo presentarti a queste orribili persone. Ti hanno mancato di rispetto, tu sei bellissima, divertente, intelligente, loro non lo sanno. Sono soltanto gelosi. Non sono bravi ragazzi, vivono tutti in un piccolo e misero appartamento insieme. Nessun genitore. Hanno perso i contatti con la loro famiglia tanto tempo fa. Tu hai una casa, una famiglia, e delle persone che ti amano. Non prendertela sul personale, lo hanno già fatto prima. Solo che- solo che pensavo che questa volta sarebbe stato diverso, visto che sanno quanto tu significhi per me."

"Liam, onestamente non è colpa tua. Per favore non auto accusarti." parlai per il senso di colpa. "Vuoi tornare indietro e festeggiare?" suggerii, anche se odiavo l'idea.

"No, no. Il mio stato d'animo è appena stato ucciso. Se non ti dispiace possiamo tornare a casa? Se vuoi veramente restare e festeggiare, facciamolo." Liam brontolò, mentre si asciugava gli occhi.

Daddy, no » h.s [ita] [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora