24:drunken state

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"Hai bevuto?" scattò Liam allo stato chiaramente ubriaco di Harry.

"Blake, vieni. Ce ne andiamo." Harry urlò, ignorando il povero Liam.

"Non ignorarmi." abbaiò Liam, spintonando la spalla di Harry.

Prima che potessi muovermi Liam decise di parlare, "Blake, rimani lì."

"Non penso che tu abbia voce in capitolo su questo, amico." sputò Harry, spintonando leggermente la spalla di Liam.

"Io penso di si." la mano di Liam entrò in contatto con la spalla di Harry quando lo spinse rudemente contro il muro.

"Amico," Liam rise sotto i baffi.

Prima che Liam avesse la possibilità di toccare Harry di nuovo, lui gli torse il polso girandolo, e bloccandolo sul suo largo petto.

"Non toccarmi." sputò Harry, "La prossima volta che penserai di posare una mano su di me, ti romperò tutte le ossa del tuo corpo." sibilò Harry, prima di lasciar cadere rudemente la mano gonfia di Liam.

"Vai a casa Harry. Potrai tornare quando sarai sobrio."

"No. Sono venuto per prendere Blake. Non tornerò a casa finché non avrò Blake."

"Se pensi che ti lascerò portare Blake a casa in queste condizioni sei pazzo." disse Liam.

"Non dimenticarti chi sono, ragazzo." Harry sogghignò, facendo irrigidire Liam.

"Non mi interessa. Non puoi farmi fare nulla, o controllarmi." disse Liam, serrando i pugni.

Liam non ha alcun controllo

"Non voglio farti fare nulla. Quello che voglio è portare Blake a casa."

"Sarebbe carino, se tu non fossi completamente devastato."

"Non sono ubriaco." farfugliò Harry, mentendoci.

"Stronzate." sputò Liam.

"Se stai cercando una rissa, allora fatti avanti amico." urlò Harry, facendo un passo contro Liam.

"Basta." urlai, entrambi si girarono nella mia direzione.

"Smettetela di litigare. Verrò a casa con te Harry, se la smetterai."

"No. Non te lo permetterò." disse Liam.

"Perché no? Questo è l'unico modo per non litigare." mi lamentai.

"Perché, questo ubriacone drogato non può venire qui e pretendere di portarti a casa! Non so nemmeno come ci sia arrivato qui."

"Fottiti Liam. Non sono ubriaco, e non ho preso nessun tipo di droga stasera."

"Non riesci nemmeno a reggerti in piedi." constatò Liam, mentre fissavamo il corpo ondeggiante di Harry.

"Liam, la tua opinione è irrilevante. Tu sei irrilevante."

"Se io sono irrilevante allora tu cosa saresti? Cazzo, non meriti nemmeno di essere a casa mia."

"Sei fortunato ad avermi in casa tua. Tante persone pagherebbero per avere la presenza di Harry Styles."

"Ne dubito," lo derise Liam, "Ti credi così grande, quando in realtà non sei nessuno."

"Sono più di quanto tu potrai mai essere." Harry ridacchiò, avvicinandosi a Liam.

"Potete smetterla. In questo momento vi state comportando come due stronzi presuntuosi." gemetti in frustrazione.

"L'unico stronzo qui è Liam. Una volta che il ragazzo smetterà di atteggiarsi da duro ce ne andremo."

"Non mi sto atteggiando, amico."

"Penso che sappiamo entrambi che io potrei distruggerti."

"E' una minaccia?"

"No. E' una promessa." Harry lo fissò, l'atmosfera intensa tra Liam e Harry poteva tagliarsi con un coltello.

"Di cosa state parlando?" sospirai, "Perché prima parlate di uccidervi avvicenda e il secondo dopo che potete distruggervi l'un l'altro."

"Conosco delle persone." disse Harry, ignorando la mia esistenza.

"Anch'io." lo sfidò Liam.

"Ho già sconfitto la tua piccola gang."

"Ne ho altre."

"Io ho le migliori."

"I tuoi ragazzi sono nulla in confronto ai miei." ghignò Liam.

"Loro ucciderebbero chiunque si mettesse in mezzo alla loro strada."

"C'è qualcosa che non so?" chiesi, sentendomi all'oscuro di ciò che Liam e Harry stanno discutendo.

"No piccola, non preoccuparti." disse Liam, dandomi un veloce sorriso.

"Sei così patetico e banale." commentò Harry, il disgusto in tutto il suo viso.

"Sei invidioso? Non è colpa mia se l'unica ragazza che puoi permettermi è di dodici anni più grande di te."

"Ho avuto più ragazze io che tu."

"L'unica cosa grande di te è il tuo ego." sputò Liam.

Prima che potessi elaborare quello che avesse detto Liam il corpo di Harry venne lanciato su quello di Liam. Entrambi i loro corpi caddero sul pavimento, creando un forte tonfo echeggiante.

"Smettetela entrambi." tirai il corpo di Harry da quello di Liam. Liam sospirò in sollievo quando Harry si adagiò sul pavimento.

"Stai bene?" sospirai.

"Credo di si." mormorò, portando la sua mano sulla fronte.

"Perché hai provocato Harry? Tutti sappiamo com'è fatto." sospirai, prendendo un pacco di ghiaccio.

"Mi ha fatto arrabbiare."

"Fa arrabbiare anche a me. Ma questa non è una scusa per colpirlo." portai il freddo materiale sulla fronte di Liam.

"Ouch." ansimò Liam, quando il materiale venne a contatto con il grande bernoccolo sul sua faccia.

"Scusa." mormorai, lasciando che la mano di Liam sostituisse la mia.

"Harry sta bene?" chiesi, fissando il corpo alto e dinoccolato di Harry sdraiato sul pavimento.

"E' svenuto."

"A causa tua?" boccheggiai.

"No. Non l'ho nemmeno colpito, è stato l'alcool."

"Cosa faremo adesso? Non possiamo lasciarlo qui."

"Bene, dovrò metterlo sul divano per stasera."

"Per stasera?" sospirai, "Quando pensi che si sveglierà?"

"Domani mattina, forse." mormorò Liam.

"Andiamo, aiutami a sollevarlo." Liam posò il pacco col ghiaccio, e si diresse verso Harry.

"Afferra soltanto le sue gambe." disse Liam sollevando la parte superiore del corpo di Harry. Debolmente alzai le gambe lunghe e pesanti di Harry, alzandolo di pochi centimetri dal pavimento.

Nonostante la mia mancanza di respiro, facemmo la nostra strada verso il divano, tirando il corpo di Harry, non appena il divano fu abbastanza vicino.

Liam prese velocemente il suo cellulare, affrettandosi a metterlo nel suo orecchio.

"Cosa stai facendo?"

"Ho bisogno di qualcuno che venga e ci aiuti con Harry. Non sarà felice quando si sveglierà."

"Chi stai chiamando?"

"Louis."

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Scusate per gli eventuali errori grammaticali o verbali x


Daddy, no » h.s [ita] [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora