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Pov: Jimin

Sono passati circa 5 giorni e oggi pomeriggio dovrei incontrarmi con Hobi a casa sua.

Non so perché mi abbia chiesto di vederci così all'improvviso... però ho accettato.

In queste settimane sono uscito diverse volte di casa, e tutte le santissime volte mi sentivo osservato.
Qualche giorno fa ho beccato quel Jung-coso fissarmi da distante, così l'ho salutato e abbiamo parlato un po'...eppure la sensazione di essere controllato ovunque vada non era sparita neanche in quel momento.

Abbiamo parlato un del più e del meno, poi lui è dovuto scappare dicendo di avere da fare delle cose estremamente urgenti.

Qualche giorno dopo vidi anche la testa blu, sempre coperto da una mascherina e occhiali da sole. All'inizio aveva fatto finta di non vedermi, così decisi direttamente di andargli in contro e chiedergli di mangiare qualcosa insieme.

Io parlavo e lui ascoltava, senza emettere un suono...avrei voluto davvero risentire quella bellissima voce.
Mi intriga questo Suga...ma non penso che io gli stia molto simpatico.

Mi risveglio dai miei pensieri e guardo l'ora.

Cavolo, tra un ora devo andare da Hobi.

Mi vesto con una felpa oversize e uno skinny chiaro, infine le mie Air Force.

Esco di casa e mi scontro con qualcuno.

Alzo lo sguardo e vedo Suga con un cappello in testa, gli occhiali da sole e una mascherina nera.
Sembra quasi uno della mafia da come è vestito: sempre di nero.

"Oh, ciao Suga! Come stai?
in questi giorni ci incontriamo spesso..."

Mi squadra e poi mi risponde freddo, ignorando la mia domanda.

"Dove vai?" Dice con voce ovattata.

"A casa di un mio amico...perché?"

"Chi è?"

Ma-

"Senti Suga, non capisco perché tu debba rispondermi sempre così male, io non ti ho fatto niente.
Non ci conosciamo neanche e già vuoi sapere chi frequento e dove vado...tsk ma ti senti?
Per favore, non voglio un amicizia tossica, se questa deve diventare tale allora è meglio se la finiamo qui."

Non mi risponde e allora capisco che è meglio lasciare perdere.

Lo sorpasso sperando che mi fermi e si scusi, ma così non accade, rimane fermo lì a fissare il vuoto mentre mi allontano sempre di più.

Raggiungo casa di Hobi e suono al campanello.

Poco dopo esce il rosso, con il cellulare in mano mentre parla al telefono e mi fa segno di entrare.

"Ciao Jimin, sei in anticipo...aspetta qua sul divano, devo finire una telefonata di lavoro, vuoi qualcosa da mangiare?"

Lavoro?

"No no grazie, sto bene così...fai pure con calma."

Mi sorride e mi spiega dove è la cucina, in caso ci ripensassi, poi va in un altra stanza a parlare al telefono.

Dopo cinque minuti non è ancora tornato allora decido di andare a prendere qualcosa da bene, appena arrivo in cucina sento la sua voce dall'altra stanza e non riesco a fare a meno di ascoltare.

"Si...si va bene, dillo a Minho.
....
I Min non devono sapere del piano, da domani entra in campo Taemin.
Certo....va bene.
....
Ora è qua, in casa mia.
....
Lo useremo come spia non ufficiale mettendogli qualche cimice addosso.
....
Va bene, Agustd non lo deve sapere.
....
Ciao Jack."

𝑩𝒖𝒓𝒏 𝒊𝒕 || yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora