Pov: Yoongi
Oggi io e Jimin ci siamo svegliati presto, anche se la notte scorsa non abbiamo dormito e forse neanche i nostri vicini, a causa dei nostri rumori troppo forti.
Fatto sta che ora siamo in macchina e ci stiamo avvicinando sempre di più a quel posto che ho sempre voluto evitare, di cui ho sempre avuto paura.
Il cimitero.
Da quando sono morti i miei non sono mai andato a trovarli, usavo scuse come il lavoro o altro ma la verità è che ho paura. Ho sempre avuto paura di andare lì e in qualche modo 'deluderli' per ciò che sono diventato.
Ho smesso di lavorare nella mafia, ora faccio il programmatore digitale in una agenzia musicale.
Forse non è questo ciò che loro volevano per me.
Ma la vita è la mia, ed è giunto il momento che io la vivi come è giusto che sia, non come in passato."Yoon, tra poco siamo arrivati...sei sicuro?"
"Non posso più tirarmi indietro ormai..."
Arrivati al parcheggio del cimitero scendo dalla macchina e prendo Jimin per mano, in modo che mi accompagni anche in questo momento così importante per me.
L'aria leggera e fredda muove le foglie degli alberi, che cadono sullo stradino che porta davanti alla tomba dei miei genitori.
"Ciao madre, ciao padre."
Il mio saluto appare distaccato e freddo, come se non stessi parlando veramente con i miei genitori ma con dei completi estranei.
"Yoon, vado a prendere un po' d'acqua per le piantine."
Mi sorride la testolina rosa, prima di lasciarmi un bacio sul naso e incamminarsi da dove siamo arrivati.Mi chino sulla tomba dei miei genitori e guardo le date impresse sul marmo, ci passo la mano sopra e il freddo della pietra mi arriva fino alle ossa.
Mi sembrava ieri quando li guardai per l'ultima volta...erano così pallidi, proprio come le loro lapidi.
"Mamma, papà...penso di aver sprecato molto tempo della mia infanzia ad odiarvi. Sì, vi odiavo lo ammetto.
Odiavo tutto. Odiavo voi, la vostra vita, quello che facevate alla gente, quello che avete fatto a me, odiavo la mia vita. Mi odiavo...per colpa vostra.
Non mi avete mai cresciuto come gli altri bambini, avete sempre detto che io ero speciale, che avrei dovuto prendere tutto ciò come un opportunità per diventare qualcuno in futuro. Ma chi vi ha mai detto che io volessi diventare come voi?
Avete sempre pensato a voi stessi, avete sempre scelto per me senza consultarmi, e non mi avete neanche chiesto se io volessi davvero diventare vostro figlio.
Sì signori Min, ho scoperto la verità...non siete neanche degni di farvi chiamare 'genitori' per ciò che avete fatto.
Non capite che ho vissuto nella menzogna? Tutta la mia vita è stata un susseguirsi di bugie su altre bugie, fin quando non ho saputo la verità.
Vorrei...vorrei solo averlo saputo prima, in modo da uccidere voi e non i miei veri genitori.."Non riesco neanche più a piangere ormai, ho pianto troppe lacrime per loro. Non ne meritano altre.
"Non pensi di essere un po' troppo duro con loro?"
La voce di qualcuno che non mi sarei mai immaginato di rincontrare mi fa cadere all'indietro, sbattendo la testa per terra.
La figura coperta da un giacchetto nero mi tende la mano, così la afferro e mi rialzo non ringraziandolo neanche."Hoseok." Sossurro più a me stesso che a lui.
Solo ora noto come sia cambiato davvero tanto dall'ultima volta che l'ho visto.
Ora ha un espressione serena sul volto ma non riesce ancora a sorridere, come se avesse qualcosa che glielo impedisce.
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𝑩𝒖𝒓𝒏 𝒊𝒕 || yoonmin
Fiksi PenggemarYoongi è un mafioso molto giovane, senza cuore e in cerca di vendetta. Jimin è un ragazzo normale, rapito da un sicario con una bellissima cicatrice sull'occhio destro. 🧨 TRATTO DALLA STORIA: Proprio sul più bello la porta viene spalancata da Taeh...