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Pov: Jimin

Sono passati circa 6 giorni dall'uscita al Persona.
Da quel giorno Yoongi mi ha ridato il cellulare e appena l'ho acceso mi sono arrivate tutte le notifiche e le chiamate da parte di Jin e Namjoon.

Sono sdraiato sul letto mentre penso a cosa poter fare oggi.

"Ci sono!"
All'improvviso mi viene un colpo di fulmine e scendo di corsa cercando Yoongi per quei maledetti corridoi estremamente lunghi.

Prima mi era vietato uscire, dato che cercavo di scappare sempre, ma ora Yoongi ha riacquistato la sua fiducia in me e mi lascia andare ovunque vada liberamente.

Arrivo davanti una porta con su scritto '
'Agustd' ridacchio leggermente, mi è sempre sembrato bizzarro quel nome, non capisco perché tra i tanti nomi d'arte che ci sono lui abbia scelto proprio quello.

Busso e subito dopo apro la porta senza neanche aspettare una risposta.

"Sono occupato." Dice lui con tono fermo senza alzare lo sguardo dai moduli che sta mettendo in ordine.

"Pure per me Agustino?"

Appena sente quel nome alza subito la testa e mi sorride dolcemente, facendomi segno di entrare e sedermi sulle sue cosce.

So benissimo che ama quando lo chiamo così.
È nato per caso questo nomignolo...invece ora è il suo soprannome preferito.

"Amore...cosa vuoi fare oggi?"
Chiede infilando la sua testa nell'incavo del mio collo, mentre sento che lascia diversi baci e morsetti.

"Voglio andare a fare un giro in centro..."
Propongo chiudendo gli occhi e godendomi le sue attenzioni.

"Va bene, dammi un minuto."
Mi stringe il sedere con la mano e poi mi lascia una leggera schiaffa, per farmi alzare.

Da bravo, ubbedisco e mi alzo sedendomi su una delle poltrone nello studio.
Dopo pochi minuti qualcun'altro bussa la porta, e una voce famigliare raggiunge le mie orecchie.

"Yoongi, ti ho portato i dati che abbiamo ritrovato degli scorsi attentati con l'operazione 111"

Taehyung entra nello studio, appoggia le cartelle sulla scrivania di yoongi e, dopo avermi scompigliato i capelli con il suo fare amorevole, esce dalla stanza.

L'operazione 111...già, non me la dimentico di certo...
Yoongi continua a dire che morirà, anche se io continuo a ripetergli che si sbaglia e che non sarà così.
Ho capito anche perché è così disponibile e gentile con me, non vuole perdere neanche un po' del tempo che gli rimane.

Tremo internamente e il mio sguardo si fa più cupo.

"Jimin? Stai bene?"
Yoongi si alza dalla sua sedia e viene davanti a me, prendendomi il viso nelle sue gelide mani.

"N-no...ho paura..."

Si china alla mia altezza, dato che sono ancora seduto, e mi abbraccia appoggiando la testa sulla mia spalla.

"Jimin, non pensare al futuro, ora pensa soltanto al presente e a cosa siamo oggi. Promettimi solo una cosa."

Annuisco e mi sposto per poterlo guardare in viso.

"Promettimi che se non ce la dovessi fare tu continuerai ad amare."

"T-te lo prometto..."
No. Non è vero, non te lo prometto.

Poi dal nulla, mi viene in mente una cosa.
"Ma Yoongi, cosa farai con mio padre?"

"Bhe...non so se dovrei dirtelo, ma Jimin lui se ne è andato..."

𝑩𝒖𝒓𝒏 𝒊𝒕 || yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora