• prologo. •

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12 anni prima...

"Pronto?" Disse la donna di mezza età, mentre parlava al telefono, con uno chignon decomposto e il mascara che gli scendeva dagli occhi per le troppe lacrime versate inutilmente...

"Amore...vieni subito a casa. Prendi Yoongi e vai via. Il più velocemente possibile siamo intesi? Ti amo. Ti amo tantissimo. Ricordalo" poi l'uomo chiuse la telefonata e si diresse in camera del bambino sedicenne che dormiva serenamente. Ancora non sapeva che tra qualche ora avrebbe perso entrambi i genitori...

"Yoon, svegliati amore di papà...dobbiamo andare."
"Ehm...eh? D-dove?" Chiese il ragazzo con la voce ancora impastata dal sonno.
"Non importa. Ora mi devi promettere che andrai con la mamma senza fare domande e starai in silenzio va bene?"
Il ragazzo annuì e l'uomo lo lasciò in camera da solo.

Dopo pochi minuti si senti la porta d'ingresso sbattere e delle urla provenire dal piano inferiore.
"NO NO VI PREGO! NON FATELO!" urlava una donna che Yoongi riconobbe come sua madre.

Poi si sentì uno sparo. Dopo lo sparo, Silenzio.

Yoongi dalla paura si nascose sotto il letto e poco dopo sentì qualcuno aprire la porta. Un corpo di una donna e un uomo vennero trascinati da altri due uomini, e posati sul letto del ragazzo.

"Park, non è rimasto nessuno in casa."
Disse uno dei due a un altro uomo, che il ragazzo non riusciva a vedere perchè era ancora fuori dalla porta.

"Bene. Se scopro che anche solo avete risparmiato qualcuno vi ucciderò proprio come ho fatto con i Min, non importa se sono un poliziotto. Jung vuole un lavoro pulito."

Il ragazzo sotto il letto rabbrividì a quelle parole...quel Park aveva appena ucciso i suoi genitori. Non se lo sarebbe mai dimenticato quel nome. Lui avrebbe fatto giustizia. Si sarebbe vendicato al posto dei suoi genitori. Fosse l'ultima cosa che avrebbe fatto.

Dopo che i due uomini uscirono dalla casa, il ragazzo sgattaiolò fuori dal letto e si sposto vicino ai visi dei suoi genitori...ormai senza vita. Sembravano...rilassati. come se già sapessero che sarebbe finita così.

Le lacrime cominciarono a scendere sul viso di Yoongi, così si lasciò ad un pianto disperato tra le braccia dei suo genitori.

"Ti vendicherò padre. Anche te madre. Parola di Min Yoongi. Fosse l'ultima cosa che faccio."

Detto questo prese il cellulare e chiamò un amico di suo padre.

"Pronto? Min?" Rispose l'uomo dall'altro capo del telefono

"No. Si-woo è morto. Ora sono io il nuovo Min."
Disse Yoongi con voce tremante.

"Yoongi? Oddio. Stai fermo lì. Non ti preoccupare. Ora arrivo."
Detto questo chiuse la telefonata e lasciò un Yoongi ancora lacrimante e confuso dall'altra parte del telefono.

Prese una sedia e si mise davanti al suo letto. Dove giacevano i due corpi.

Quel gesto gli ricordò quando da piccolo sua madre gli raccontava le storie prima di andare a dormire e poi gli dava un bacio sulla fronte.

Così Yoongi decise che fu proprio quello che doveva fare per dare addio ai suoi genitori. Si alzò tremolante dalla sedia e andò davanti ai visi pallidi dei suoi.

Si chinò e lasciò un dolce bacio su tutte e due le fronti. Poi strinse le mani in pugno al ricordo di ciò che era successo poco fa.

'Centravano anche i Jung allora eh?'
Pensò tra sè e sè... Yoongi sapeva che suo padre era un mafioso. E aveva sentito tante voci...molte dicevano che proprio suo padre aveva ucciso tantissimi membri del clan dei Jung, per questo lo volevano morto. Sta volta però non aveva agito un Jung. Ma un Park.

Park. Quel nome non se lo scorderà mai più. Avrà la sua vendetta a costo di morire.

𝑩𝒖𝒓𝒏 𝒊𝒕 || yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora