Capitolo 24

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Apro gli occhi lentamente e porto le mani alla testa cercando di placare il terribile mal di testa, quando alzo lo sguardo cerco disperatamente di capire dove diavolo io sia finita.

Ispeziono la stanza dove mi trovo e noto con dispiacere che è buia, fredda e sporca, di fronte a me ci sono una serie di pc e uno schermo gigante che trasmette diverse aree del posto; Le mie mani come al solito sono tenute ferme da catene di agalmatolite e sono rinchiusa in una cella come al solito.

Se dovessi descrivere le mie avventure direi semplicemente: rapimenti, celle, catene, rapimenti.

-"Ti sei svegliata, ma che piacere." Nella penombra una sagoma si fa largo nella stanza.

-"Ma chi diavolo sei?." Rispondo piuttosto arrabbiata.

-"Sono Caesar, il più grande scienziato di tutti i tempi." Dice pavoneggiandosi.

L'uomo è alto e magro, con dei lunghi capelli neri spettinati tra i quali sbucano due corna arrotondate alle estremità. Ha gli occhi marroni e il contorno degli stesse e delle labbra truccati di viola ,ha un aspetto parzialmente gassoso.

Ma che razza di mostro è?

-"Che diavolo sei?." Dico scioccata alla vista di quell'uomo che mi fa rabbrividire.

-"Sono uno scienziato esperto principalmente in armi di distruzione di massa, ho mangiato il frutto del diavolo da come puoi vedere." Dice soddisfatto allargando le braccia.

-"E che cosa vuoi da me, vuoi per caso fare esperimenti su di me? Ti avverto di non toccarmi perché sarebbe la tua fine." Guardo Caesar stizzita, lui di rimando ride di gusto.

-"Perché dovrei avere la curiosità di fare esperimenti su di te? Al contrario sei qui perché c'è una persona che ti brama, shulololololo." Continua con quella risata fastidiosa che mi fa saltare il sistema nervoso.

Nella stanza entra una ragazza con delle ali piumate al posto delle braccia sul verde chiaro, degli artigli al posto dei piedi e una coda, una corporatura normale, le gambe lunghe e lunghi capelli verde chiaro.

Ma in che razza di posto sono capitata?

La ragazza si avvicina alla cella e inizia ad ispezionare ogni singola parte del mio corpo, dopo un po' si allontana e mi rivolge uno sguardo truce.

-"Lei è la sorella dei cappello di paglia?." Dice allo scienziato che mi guarda e annuisce.

-"Ma che bella." Dice, non capisco se mi sta facendo un complimento oppure è una caricatura.

-"Mone hai notizie di cappello di paglia e gli altri?." Al suono di quelle parole sbarro gli occhiali, il cuore batte all'impazzata e la testa inizia a girare.

-"Sono scappati master, prima Trafalgar Law ha cercato di fare il furbetto, ma è stato preso alla sprovvista. Scommetto che a quest'ora Vergo l'avrà tolto di mezzo." Mone nota la mia preoccupazione al suono di quelle parole e sorride compiaciuta.

-"Lasciateli stare, lasciateli stare. Voi volete me? Prendete me e basta!!." Dico in preda alla disperazione.

-"Oh, ma noi non possiamo lasciarli stare, vedi loro sono venuti a cercare guai e noi adesso li eliminiamo. Tutto per salvare una ragazzetta piagnucolona come te." Caesar mi trafigge con le sue parole.

Mi alzo in piedi e scatto verso la cella, con il mio sguardo bruciante di odio lo guardo dritto negli occhi e poi sussurro lentamente -"Io sono tutt'altro che piagnucolona se capisco come uscire da questa cella sta sicuro che metterò io stessa fine alla tua miserabile vita, tocca le persone che amo e ti giuro che la tua fine sarà spettacolare." Concludo accovacciadomi per terra, le catene mi hanno indebolita parecchio.

Elektra,the girl of lightning Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora