Capitolo 14

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Flashback

Sabo ridammi il mio zainetto, vieni qui!" Urlai esasperata.

-"Prova a prendermi.!" Disse ridendo mio fratello.
-"Fermati subito! Mi sono scocciata di correrti dietro" sbuffai infastidita.
-"Ti arredi?" Si fermò di scatto lui è mi dedicò un ghigno di soddisfazione.
Sbuffai rumorosamente e quando tentai di sfilargli lo zainetto dalle mani, lui alzò il braccio impedendomi così di recuperarlo.
-"Me lo dai un bacio?" Mi domando ponendo la guancia verso di me, alzai gli occhi al cielo per la disapprovazione e poi mi apprestai a dargli quello che mi aveva chiesto.
-"Adesso ridammelo." Dissi allungando la mano e ricevendo ciò che avevo chiesto con così tanta foga.
-"Per te questo ed altro principessa." Mi disse prendendomi in giro inginocchiandosi dinanzi a me.
-" mi puoi spiegare perché mi chiami principessa?" Domandai cercando di capire per quale motivo si ostinava a darmi quell' appellativo  da quando ci eravamo conosciuti.
-"Perché dal tuo aspetto sono convito che tu sia di origine reale. Si, assomigli proprio a una principessa lo sai?" Ammise sorridendo in modo dolce.
-"Ma io sono sicura che non lo sono." Dissi soltanto.
-"Anche se non lo sei, per me sei comunque la mia principessa." Disse voltandosi e andando via lasciandomi sola.

Fine flashback

Apri di scatto gli occhi cercando di abituarmi alla luce del giorno,con una mano mi strofino gli occhi cercando di abituarli ai raggi penetranti che entrano dall'oblò.
Distrattamente mi alzo e quando ripenso al sogno avuto nella notte, il mio cuore viene trafitto da mille lame.

"SABO" un solo nome tanti ricordi e tanta tristezza, che ha avuto anche lui lo stesso destino di Ace, e un altro colpo al cuore si impossessa di me.
Le lacrime cominciarono a rigarmi il volto di conseguenza la tristezza inizia a prendere il controllo dei miei pensieri e delle mie sensazioni.
Ace ogni volta che ci penso muoio con lui, mi manca come l'aria, cerco di pensare che c'è Rufy a darmi forza ma non c'è la faccio, la sua perdita mi ha distrutta, mi ha letteralmente uccisa e non ce la faccio a non pensarci.

Il malessere mi accompagna per tutto il pomeriggio e quasi non mi unisco a chiacchierare con nessuno, mi sto isolando e l'unico pensiero che mi sorge nella mente  oltre a quello ricorrente di Ace e Sabo.
E se fosse ancora vivo?.
Questa domanda mi pressa insistentemente la testa ma è l'unica a cui non so rispondere purtroppo.
Quando la mia mente torna lucida capisco che quello che sto pensando non può essere la realtà perché só che Sabo è morto e non può ritornare da me.

Finalmente siamo risaliti in superficie,adoro il leggero venticello caldo che mi accarezza il viso e soprattutto adoro guardare il mare di notte quando è calmo e le stelle ci si specchiano dentro, è uno spettacolo da lasciare senza fiato.

-"Ma la tua testa non smette mai di pensare?" Una voce a me familiare mi risveglia dai miei pensieri e ritorno subito alla realtà.

-"Eh" mi giro di scatto confusa cercando di capire la domanda di Law che poco fa ha invaso la mia tranquillità.

-"Fa male ma passerà,adesso ti sembra un dolore incolmabile ma con il tempo non ti dico che passerà ma migliorerà sicuramente. Quando una persona ci lascia è il vuoto che ci rimane dentro a distruggerci, più si va avanti e più ci pensi ma con il tempo impari è conviverci." Mi dice il chirurgo della morte fissando un punto indefinito del mare.

Non so esattamente come faccia sempre a capire il mio stato d'animo eppure lo fa e mi lascia sempre spiazzata, è capace di leggermi dentro l'anima con un solo sguardo.
Per lui sono come un libro aperto ormai.

-"Lo so, sto iniziando a capirlo,purtroppo" dico sospirando.

Restiamo per un po' in silenzio poi mi giro a guardare Law che ha appoggiate le braccia sul parapetto della nave e sposto l'attenzione sui suoi numerosi tatuaggi neri che abbelliscono le sue braccia.

-"Chi te li ha fatti?." Rompo il silenzio,lui si gira verso di me con lo sguardo confuso.

-"Intendo i tatuaggi. " continuo indicando con il capo le braccia.

-"Io" ghigna lui.

-"Me ne fai uno?."domando, adoro vedere il viso del chirurgo spiazzato e soprattutto adoro quando lo lascio senza parole; Non é che lui ne sia di molte, ma adoro quando lo lascio di stucco.
-"E cosa vorresti tatuarti?." Mi domanda curioso.

-"Lo saprai a tempo debito." gli dico andando via.
*

-"Voglio questo sul braccio." Dico indicando il tatuaggio.
-"Ok,dammi il braccio." mi ordina lui con il suo solito tono di ghiaccio.
Inizia a tatuarmi e devo dire che non fa tanto male anzi il dolore è sopportabile è paragonabile a dei graffi continui di un gatto.
Mi sto tatuando esattamente lo stesso tatuaggio che aveva mio fratello Ace sul braccio, già lo adoravo prima e per ricordarmi che lui per me ci sarà sempre e che anche se non c'è più nel senso fisico la mia anima è il mio cuore sono insieme a lui.
Dopo una mezz'oretta Law termina il lavoro e con il mio stupore noto che il tatuaggio è perfetto anche meglio di come lo volevo.
Da oggi in poi basta piangere e disperarsi con questo ho messo il punto a un dolore che devo superare piano piano, e soprattutto ho solo puntato un obiettivo " fare a pezzi la Marina e la flotta dei sette."
Ace te lo prometto ti vendicherò anche al costo della mia vita.

"Ace te lo prometto ti vendicherò anche al costo della mia vita

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Salve a tutti finalmente sono tornata con un nuovo capitolo . Vi ho fatto patire molto la sono tornata e vi dirò di più cercherò di pubblicare in modo costante sperando di riuscirci.
Bene sopra il tatuaggio di Sybil nonché stesso tatuaggio di Ace.
Se vi è piaciuto il capitolo cliccate sulla stellina e commentate un bacio e alla prossima.😘😘

Elektra,the girl of lightning Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora