Capitolo 12

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Flashback
-"Ehi ecco la mia vivrecard,conservala e ricordati che per qualunque cosa io correró da te. Non ti abbandonerò mai,anche se siamo lontani il mio cuore è lì con te." Mi dice Ace prima di unire i nostri corpi in un lunghissimo abbraccio.
-"mi mancherai così tanto fratellone." Gli dico stringendolo più forte.
-"ti voglio tanto bene,sorellina." Mi dice staccandosi da me.
Poi prende la sua barca e va via da Alabasta e mentre lui si allontana -" anche io, tantissimo." Sussurro sorridendo.

Sento le orecchie ovattate e un rumore continuo di un macchinario ,apro lentamente gli occhi e avverto un fortissimo dolore pulsare nelle tempie.
Noto che ho una mascherina per respirare la strappo violentemente dal mio viso e subito l'odore del disinfettante mi invade le narici facendomi arricciare il naso.

Quando la mia vista si schiarisce noto che sono in una sala operatoria,cerco di fare mente locale per ricordare tutto quello che è successo,l'immagine di Ace a terra privo di vita mi rimane ferma nella mente.

-"ACEE." Urlo disperata piangendo.

Mi sento priva di vita come se fossi morta.
Il mio cuore è morto anche lui con Ace, inizio a piangere senza sosta visionando nella mia mente l'immagine di mio fratello a terra.
Mi alzo dal letto dove sono e con rabbia strappo via i tubi che ho nel braccio,un uomo corre verso di me invitandomi a restare ferma,in preda alla rabbia inizio a lanciare fulmini ovunque gridando il nome di mio fratello disperata.
-"Acee." Urlo sperando che sia un brutto sogno ma purtroppo anche se lo desidererei tanto so che la verità è un'altra.

Corro lungo un corridoio e quando esco fuori la luce del sole mi appanna la vista, strofino gli occhi cercando di abituarmi a essa e noto con stupore che sono su un'isola a me sconosciuta.
Da lontano vedo Bepo che corre verso di me e mi abbraccia forte, sono confusa che ci fa Bepo con me?.

-"Siby,sono felice che sei viva,il capitano pensava che non ce l'avresti fatta. Eri messa male,che gioia vederti!." Mi dice piangendo di gioia l'orso bianco.

-"Io sono morta comunque Bepo." Dico riprendendo a piangere.

-" Non dire sciocchezze." Sento una voce familiare,alzo lo sguardo e noto che il chirurgo della morte mi sta fissando con un'espressione indecifrabile.

-"Dovevi lasciarmi morire,io volevo morire." Gli Urlo in preda alla disperazione accasciandomi a terra con le lacrime agli occhi.

-"Sta zitta." Mi ordina duro,a quelle parole sussulto e lo guardo.

-"Capisco il tuo dolore ma hai una vita da vivere. Ace è morto, ma hai ancora un'altro fratelll che adesso sta lottando per sopravvivere. Non sei morta perché tu vuoi vivere è già tanto che tu ti sia svegliata nelle condizioni in cui eri quindi non venirmi a dire queste sciocchezze perché mi fai veramente arrabbiare." Mi dice con un tono duro lui, mentre il suo sguardo mi pietrifica sul posto.

-"Mio fratello Luffy è vivo?." Sussurro alzandomi da terra con lo sguardo basso.

-"Sì,almeno lui vuole vivere perché sta lottando con tutte le forze per risvegliarsi." Dice incenerendomi con lo sguardo,Poi si volta e se ne va.

Sono passati tre giorni da quando mi sono svegliata e sono tornata nella realtà e sono tre giorni che non mangio e non non parlo con nessuno,con lo sguardo perso sul mare , non faccio altro che piangere e pensare a Ace.
Il pensiero poi si sposta su mio fratello Luffy che ancora dorme e lotta per la sopravvivenza, a quanto ne so Law ha detto che è conciato male e al solo pensiero di perdere anche lui mi si frantuma il cuore.

-"Andiamo Siby, devi mangiare qualcosina." Mi dice Bepo portandomi da mangiare.

-"Sibyl devi farti forza." Mi consola Penguin accarezzandomi il braccio.

Li ignoro e continuo a guardare il mare quando sento che qualcuno mi tira sù con forza e mi trascina in modo brusco con sé nella foresta dell'isola.

-" Stai cercando di morire per caso?." Mi domanda duro Law fissandomi con i suoi occhi di ghiaccio.

-"Non sono affari tuoi." Rispondo stizzita voltando lo sguardo altrove.

-"Una volta mi hai consigliato di aprirmi con gli altri per cercare di farmi capire da essi,ma adesso tu stai facendo il mio stesso errore alquanto vedo." Mi dice con lo sguardo gelido.

-"Che cosa dovrei dirti? Che sto morendo dentro? Che non ce la faccio a vivere sapendo che Ace non c'è più?che dentro di me ho una rabbia che non immagini verso la Marina? Che li farei a pezzi tutti?." Urlo piangendo in preda alla disperazione.

-" E così credi di superare tutto? Pingendoti addosso? Ma dov'è finita la ragazza combattiva che ho conosciuto." Risponde con un tono tagliente.

-" È morta." Sussurro abbassando lo sguardo.

-"No,so che lì dentro da qualche parte, invece di iniziare a capire come vendicare tuo fratello pensi a frignare come una bambina? Se vuoi fai pure." Dice con un tono provocatorio incrociando le mani al petto senza staccare lo sguardo dal mio.

-"Non c'è la faccio proprio." Dico inginocchiandomi atterra con le lacrime che mi rigano il volto.

-" Vuoi piangerti addosso? Fai pure, ma io non resterò qui a vedere mentre cerchi di ucciderti." Mi risponde con un tono freddo poi mi da le spalle e inizia ad andare via.

-"Law, non abbandonarmi."Lo supplico con gli occhi pieni di lacrime.

-" Allora alzati e lotta Sibyl, tutti ce la fanno basta solo volerlo. Tuo fratello quando si sveglierà avrà bisogno di te, almeno sii forte per lui se non vuoi esserlo per te stessa." Dice avvicinandosi a me per poi porgermi la mano per aiutarmi ad alzarmi.

-"Puoi starne certa, io non ti abbandonerò mai." Mi dice spostando una ciocca di capelli dal volto.

Io lo guardo negli occhi e per un secondo mi perdo in essi, penso alle sue parole e ammetto che ha ragione,non posso piangere per sempre tanto non cambierebbe nulla.
Ace è morto ma piangere non me lo riporta indietro,fa male, ma devo andare avanti e continuare a vivere la mia vita con al mio fianco mio fratello Luffy che come me patisce il mio stesso dolore.

-"Grazie." Gli dico con lo sguardo dolce.

Da oggi lotterò per restare viva e affronterò la mia vita giurando a me stessa di vendicare Ace.
Torno dov'ero prima e tutti mi guardano con uno sguardo compassionevole dopo un po' mi raggiunge anche Law che rimane fissarmi cercando di studiare ogni mio movimento.
Un uomo pesce blu,alto e muscoloso mi si posiziona davanti e mi lancia il cappello di paglia di mio fratello che afferro al volo.
Fisso con attenzione il cappello e noto che è un po' rovinato poi stringo le mie dita intono a esso e me lo porto al cuore sospirando.
-" Vedo che la ragazzina si è ripresa, ben fatto Law." Dice guardando il chirurgo che annuisce.

-"Chi sei?." Chiedo stringendo gli occhi cercando di ricordare chi sia.

-"Sono Jimbe ho combattuto al  fianco di tuo fratello a Marineford ." Spiega fissandomi attentamente con uno sguardo cupo.

-"Allora grazie per averlo aiutato." Gli dico riconoscente.

-" Non c'è di che. Penso che mi servirà il tuo aiuto quando si sveglierà." Risponde lui regalandomi un sorriso dolce.

-"certo che lo farò,io non lo abbandonerò mai." Dico con uno sguardo triste che sposto  verso il sottomarino attraccato all'isola.


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