«È stato piuttosto sveglio» ammise Sleeld. Sotto la luce della proiezione in pausa, le sue affilate sopracciglia bionde erano contratte e insieme alla barba incolta spiccavano sul viso abbronzato
«Sveglio? È un genio!» affermò Kidhe. «Non ha mai frequentato lezioni di medicina al contrario di tutti quei ragazzi nell'aula. Ciononostante in quindici anni di classi è stato il primo a mettere in imbarazzo quell'insegnante. Ci sarà stato almeno un migliaio di studenti nella sua posizione prima di lui!»
«Questo è un percentile 99,9. Non mi sembra così eccezionale. Accidenti, ci abbiamo lavorato su per seicento anni! E questo è tutto?» chiese Sleeld.
«Oh no! C'è molto di più. Ma prima, vorrei farti notare che sbagli sul percentile.»
«E perché?»
«Ti ricordo che quel ragazzo è lo stesso che poco fa hai definito "un idiota".»
«Cioè per tutto il tempo ha usato...» rifletté Sleeld.
«...neanche la metà delle funzioni del suo cervello» terminò Kidhe. «Le zone che gestiscono le reazioni emotive sono, come dire... incolte quanto un letamaio. Le funzioni sviluppate del suo cervello rientrano in un percentile che si trova probabilmente solo pochi miliardesimi sotto al cento.»
«Immagino che non ce lo terremo così. Come avete pensato di sistemarlo?»
«La sua coscienza è speciale, la sua genetica gli fornirà degli aiutini per sviluppare rapidamente le zone della sua mente ancora addormentate.»
«Dovrà essere davvero un bell'aiuto se vogliamo stare nei tempi previsti. Di che si tratta?» chiese Sleeld scettico.
«Siamo riusciti a fare in modo che il suo DNA contenesse segmenti significativi di ben tre di noi.»
«Noi Esecutivi?» domandò Sleeld impressionato.
«No, Sleeld», intervenne Wilol, «intende tre Presidenti. Sai la Trinità che adorano lì da loro? Ecco, anche Kidhe, sopraffatto dalla posizione di onnipotenza che ricopre, si è convinto di essere uno e trino!»
Kidhe si domandò come mai la sua onnipotenza non fosse sufficiente a evitargli di farsi ridicolizzare da Wilol. Per non dargliela vinta mostrandogli il proprio imbarazzo, decise di mantenere il viso che arrossiva rivolto verso Sleeld.
Questi, a sua volta, si mordeva le labbra nello sforzo di mantenere un'espressione seria al cospetto della Trinità.
«Che vuoi dire con "segmenti significativi"? Che caratteristiche gli abbiamo passato?»
«Elementi legati a dedizione, perseveranza e determinazione» continuò Kidhe. «Abbiamo dato alla sua coscienza tracce uniche che sono punti forti di tre di noi Esecutivi. Uno appartiene a me, un altro è stato copiato da Clyella...»
«Sì, come avrai capito dalla grande virilità del ragazzo, lei gli ha fornito il suo cromosoma Y» interruppe ancora Wilol.
Questa volta Kidhe si voltò a guardarlo con un sorriso sicuro. Si era appena reso conto che in realtà Wilol stava cercando di scacciare qualcosa che lo metteva a disagio.
«Wilol, non credi che se Clyella fosse qui potrebbe voler difendere la propria femminilità dalle tue affermazioni?»
«E perché dovrebbe? Nessuno riuscirebbe a difenderla meglio di Flavio e la sua genetica tutta testosterone.»
«Il motivo per cui Wilol scherza sul programma genetico di Flavio» disse Kidhe rivolgendosi di nuovo a Sleeld, «è che è lui il terzo Esecutivo che ha parti di cromosomi in comune con il ragazzo.»
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Futuro di Scorta - Proiezioni
Science FictionFlavio Mancini non è un laureando romano qualunque. Orfano e genio delle scienze statistiche, vive in bilico tra una profonda introversione e l'attaccamento a Claudia, una presenza luminosa e stravagante nel suo mondo. Mentre Flavio cerca un senso p...