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𝑨𝑳𝑬𝑿="Chi é quella donna?"

𝑮𝑰𝑶𝑹𝑮𝑰="É m-mia madre..."

𝑨𝑳𝑬𝑿="Non siete in buoni rapporti?"

𝑮𝑰𝑶𝑹𝑮𝑰="Per nulla... a perso la mia custodia quando avevo tre anni, gli e stato detto più volte negli an- nni che non dovevamo avere più rapporti fino ai miei diciotto anni e sempre che io avessi v-voluto, ma lei a sempre continuato ad insistere... ora non so più che cosa fare..."

𝑨𝑳𝑬𝑿="Ma quindi nemmeno gli altri lo sanno giusto?"

𝑮𝑰𝑶𝑹𝑮𝑰𝑶="Lyon sa che sono stato adottato m-ma non sa che ora m-mia madre mi c-cerca..."

𝑨𝑳𝑬𝑿="Ma quindi lo ha sempre fatto?"

𝑮𝑰𝑶𝑹𝑮𝑰𝑶="S-si, ma ultimamente ho cambiato numero di telefono e pensavo che per questa v-volta non lo trovasse... non so come fa ogni volta... ma io non c'è la faccio p-piú..."

Lo aiutai a respirare e lo tranquillizzai, non voleva rimanere da solo per paura che quella donna potesse richiamare, per questo dormi la da lui. Dopo pochi minuti si era addormentato tra le mie braccia, era così piccolo rispetto a me, quando lo tocavo avevo quasi paura di romperlo.

Pᴜɴᴛᴏ ᴅɪ ᴠɪsᴛᴀ ᴅɪ Gɪᴏʀɢɪᴏ

È notte fonda, ci siamo solo io e lui, ci conosciamo da neppure sei mesi eppure mi sembra di conoscerlo da una vita. Io sono freddo e lui caldo con me tra le braccia lui e ancora sveglio non smette di guardarmi, vorrei restare sveglio per parlare del più e del meno, ma il sonno supera la voglia di continuare a parlare e mi addormento.

*E così bello e gentile penso di amarlo,
Ma per lui sarò sempre e solo un'amico...*

Pᴜɴᴛᴏ ᴅɪ ᴠɪsᴛᴀ ᴅɪ Aʟᴇx

È così carino mentre dorme...

09:27

Mi sono svegliato, lui ancora dorme, così esco dalla camera per raggiungere gli altri, ma mentre esco incontro qualcuno.

𝑪𝑰𝑪𝑶="Che ci facevi tu li?!"

𝑨𝑳𝑬𝑿="Cico?! Mi hai fatto prendere un infarto sei scemo?!"

𝑪𝑰𝑪𝑶="Perché stavi in camera di Giorgio?"

𝑨𝑳𝑬𝑿="Abbiamo parlato"

𝑪𝑰𝑪𝑶="Avete solo parlato, sicuro che non c'è scappato nulla durante tutta la notte?"

Continuava a guardarmi in modo malizioso.

𝑨𝑳𝑬𝑿="No, puoi starne certo"

𝑪𝑰𝑪𝑶="Quindi hai capito cosa c'è che non va?"

𝑨𝑳𝑬𝑿="Si ma preferisco parlarne quando c'è anche lui"

"Okay..."

09:56

Si sentono dei rumori da sopra, poi si vede Giorgio scendere il salone

𝑮𝑰𝑶𝑹𝑮𝑰𝑶="C-ciao ragazzi..."

Si imobilizo alla fine delle scale

𝑨𝑵𝑵𝑨="Vieni a sederti Gio"

Giorgio si avvicina al tavolo e si mette al suo posto, davanti a me. Lo guardo, intuisce quello che intendevo e fa cenno di si con la testa, così prendo parola.

𝑨𝑳𝑬𝑿="Giorgio mi ha spiegato tutto."

Parlamo per molto tempo.
Giorgio aveva ricominci a piangere, così io e stre ci scambiammo di posto e mi misi vicino a lui per tranquillizzarlo.

𝐀𝐍𝐍𝐀="Secondo me dovresti denunciarla"

𝐆𝐈𝐎𝐑𝐆𝐈𝐎="dici?"

𝐒𝐓𝐑𝐄="Si, anche secondo me"

𝐆𝐈𝐎𝐑𝐆𝐈="Non so se me la sento... é comunque mia madre"

𝐂𝐈𝐂𝐎="Cosa non ti senti di fare? Gli hanno tolto la tua custodia per qualche motivo, non così a caso."

𝐆𝐈𝐎𝐑𝐆𝐈𝐎="Ma magari é cambiata..."

𝐋𝐘𝐎𝐍="Se credi che sia cambiata perché ne hai tanta paura?"

𝐆𝐈𝐎𝐑𝐆𝐈𝐎="Non mi ha mai trattato bene, andavo a scuola con i lividi, é li che si sono messi in mezzo gli assistenti sociali, ho paura che possa farlo ancora..."

𝐒𝐓𝐑𝐄="Quindi che vuoi fare, la vuoi incontrare?"

𝐆𝐈𝐎𝐑𝐆𝐈𝐎="I-io... Non lo so"

𝐀𝐋𝐄𝐗="Che ne dici se andiamo insieme?"

Giorgio mi quando negli occhi, passò qualche secondo, scoppiò nuovamente a piangere e mi abbracciò. Decidemmo che il giorno dopo ci saremmo incontrati ad un parco non troppo lontano da casa.

Pᴜɴᴛᴏ ᴅɪ ᴠɪsᴛᴀ ᴅɪ Gɪᴏʀɢɪᴏ

Ero tra le sue braccia, continuavo a piangere, non riuscivo a smettere, non volevo metterti in mezzo a tutto questo casino, ma non volevo neanche affrontare tutto da solo.

𝐆𝐈𝐎𝐑𝐆𝐈𝐎="Scusami..." dissi mentre lo lasciavo

𝐀𝐋𝐄𝐗="Tranquillo"

𝐆𝐈𝐎𝐑𝐆𝐈𝐎="Io vado su a farmi una doccia"

𝐋𝐘𝐎𝐍="Vai a darti una rinfrescata"

𝐀𝐍𝐍𝐀="E mi raccomando, stai tranquillo"

Sono veramente fortunato ad avere degli amici come loro.
Mentre salivo le scale mi sentivo precipitare, ero stanco anche se fino a neanche due ore prima stavo dormendo. Presi il mio acapatoio e mi chiusi nel mio bagno. Dopo la doccia mi vesti, face va caldo quindi misi dei pantaloncini beige e una maglia bianca. Mi buttai sul letto e chiamai mia madre, non mia madre biologica, la mia mamma adottiva, la adoravo, mi ricordo la sua lasagna che faceva ogni domenica, ogni tanto ne fa' una e la pota qui, la vedo una volta al mese da quando mi sono trasferito ma ci sentiamo ogni giorno, lei non voleva che avessi contatti con la mia madre biologica, per paura che potessi soffrirci ancora, però voglio capire cosa vuole ancora, perché continua a cercarmi dopo avermi fatto tutto quel male.

"Quel ragazzo mi farà impazzire"  «𝒯𝒽ℯ𝒷𝒶𝒹𝓃𝒶𝓊𝓉𝓈»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora