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Pᴜɴᴛᴏ ᴅɪ ᴠɪsᴛᴀ ᴅɪ Gɪᴏʀɢɪᴏ

𝐆𝐈𝐎="Cosa intendi?"

𝐀𝐋𝐄𝐗="Posso vedere le braccia?"

Alex si era seduto sul letto e mi aveva preso le mani pronunciando queste parole. Come lo aveva capito, aveva visto i tagli? Eppure avevo fatto attenzione e non avevo ancora aperto questo argomento.

Mi stavo facendo le mie paranoie quando Alex mi rispose come se mi avesse letto nella mente

𝐀𝐋𝐄𝐗="Volevo portarti la colazione a letto quando é entrato Stre in cucina, avevo capito che lui già sapeva ma cercavo la conferma, lui ha detto che già gliene avevi parlato ma mi ha detto anche alto"

In poco tempo mi sentivo gli occhi umidi per poi iniziare a vedere sfocato

𝐀𝐋𝐄𝐗="Quindi?"

Non riuscivo a parlare, le parole mi morivano in gola.
Alex mi prese la mano, se la avvicinò alla bocca per poi dargli dei baci, piano piano le sue dita si infilarono nel lembo della manica e iniziarono a fare movimenti circolari per abbassarla delicatamente, allo stesso tempo con l'altra mi massaggiava la guancia spostando le piccole goccioline che ricadevano su quest'ultima, ad un certo punto la sua mano destra toccò uno dei tagli e io sobbalzai.

Provavo a parlare ma dalla mia bocca uscivano solo e soltanto verso insignificanti.

Alex continuò ad alzare la manica per svariati minuti salendo di neanche sei centimetri mostrando una decina di quei segni che mi ricoprivano le braccia, arrivato a questo punto Alex si fermò e fece ricadere la manica sulla mia mano, mi fece sdraiare a pancia in su e si appoggiò con la pancia poco sotto il mio ventre iniziando a tirare su la maglia del pigiama e riempì la mia pancia e il mio petto di baci fin quando non me la tolse definitivamente.

Le mie braccia erano piene di segni rossi e qualcuno appariva anche sulla pancia.
Alex continuò a baciarmi massagiandomi i fianchi con le mani percorrendoli dall'alto al basso e l'opposto, io mi ero leggermente calmato, non piangevo più anche se avevo gli occhi rossi e lucidi e il respiro affannato

𝐀𝐋𝐄𝐗="Ti amo tanto tanto lo sai?"

Alex si avvicinò al mio viso, mi fissò per qualche secondo, alla fine sorrise e mi diede un bacio che questa volta durò molto, non c'erano lingue o era troppo forte, anzi, era delicato cosa strana da Alex che sia per modi di dire che modi di fare era molto rozzo.

Poi si alzò e si mise seduto al mio fianco, prese il vassoio e lo appoggiò sulle mie gambe

𝐀𝐋𝐄𝐗="Adesso mangia però"

𝐆𝐈𝐎="E tu?"

𝐀𝐋𝐄𝐗="Non ti preoccupare, ti pare che non ho mangiato?!"

A quella battuta mi venne un po' da ridere, Alex si poteva scordare di tutto, di mettere sotto carica il telefono, di fare un regalo, di andare a una festa, a un matrimonio, ma di mangiare no.

Appena finito Alex mi spostó il vassoio dalle gambe per ri appoggiarlo su comodino che lo affiancava.

𝐀𝐋𝐄𝐗="Ti va di andare al cinema?"

𝐆𝐈𝐎="Con chi?"

𝐀𝐋𝐄𝐗="Solo noi due non voglio gli altri così tra i piedi"

𝐆𝐈𝐎="Oh, okay, ma quando?"

𝐀𝐋𝐄𝐗="Pensavo di andare questa sera"

𝐆𝐈𝐎="Ma c'è un film in particolare che vorresti vedere?"

𝐀𝐋𝐄𝐗="Emh... No"

𝐆𝐈𝐎="Ah, vabbè..."

𝐀𝐋𝐄𝐗="Poi decidiamo lì"

Alex si alzò dal letto per poi io seguirlo a ruota, presi dei vestiti, l'accappatoio e mi diressi verso il bagno ma qualcosa mi fermó, qualcuno a dir la verità, era Alex che mi aveva afferrato la mano

𝐀𝐋𝐄𝐗="Dove vai?"

𝐆𝐈𝐎="Mi vado a fare una doccia che ieri alla fine non l'ho fatta"

Alex mi iniziò a guardare con gli occhi da cucciolo mentre io cercavo di capire dove volesse arrivare guardandomi in quel modo

𝐆𝐈𝐎="Che vuoi?"

𝐀𝐋𝐄𝐗="Posso venire con te?"

𝐆𝐈𝐎="A fare la doccia?"

𝐀𝐋𝐄𝐗="Si!"

𝐆𝐈𝐎="Emh... Okay?"

Alex mi trascinò nel bagno e chiuse la porta a chiave.

"Quel ragazzo mi farà impazzire"  «𝒯𝒽ℯ𝒷𝒶𝒹𝓃𝒶𝓊𝓉𝓈»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora