"Quel ragazzo mi farà impazzire" «𝒯𝒽ℯ𝒷𝒶𝒹𝓃𝒶𝓊𝓉𝓈»

5

Pᴜɴᴛᴏ ᴅɪ ᴠɪsᴛᴀ ᴅɪ Gɪᴏʀɢɪᴏ

Il pomeriggio passò in fretta, avevamo finito di registrare e era arrivata l'ora di andare a letto. Così mi misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte, non riuscivo a prendere sonno, si fece mezza notte e ero ancora sveglio,continuai ad aspettare, ma ad un certo punto non c'è la feci più, mezzanotte, l'una, le due, mi misi a piangere, non so il perché, un misto di agitazione e paura per il giorno dopo che mi teneva sveglio e mi faceva tremare. Non so cosa mi prese ma ad un certo punto mi alzai dal lettore corsi alla porta di Alex.

Pᴜɴᴛᴏ ᴅɪ ᴠɪsᴛᴀ ᴅɪ Aʟᴇx

*Tokk tokk*

Mi svegliò un suono, qualcuno aveva bussato alla mia porta, guardai l'ora, erano le due di notte passate, scesi dal letto e andai ad aprire, era Giorgio aveva gli occhi pieni di lacrime.

="P- posso restare qui a- ah... a dormire?"

="Vieni, entra su"

Mi misi seduto dal lato destro del letto, lui rimase per qualche secondo in piedi a sinistra, gli faci cenno di sedersi e così fece, ci sdraiammo sul letto, io a pancia in su, lui girato verso sinistra, tremava, gli sistemati la coperta e lo abbraccia, si girò verso di me, aveva la fronte appoggiata al mio petto, fu in quel momento che mi resi conto di essere in mutande, lui si era appena calmato, quindi feci finta di niente, era bellissimo mentre dormiva, era bellissimo sempre in realtà, fin dal primo giorno in cui lo avevo visto ne ero rimasto meravigliato, i suoi modi, la sua personalità che però, all'ora, non conoscevo veramente, sembrava un ragazzo spavaldo coraggio e forte, non mi sbagliavo, però non era solo quello, era un ragazzo gentile, premuroso, con paure, timido, era così piccolo e indifeso, capì che forse tra noi poteva esserci più di un'amicizia.

Pᴜɴᴛᴏ ᴅɪ ᴠɪsᴛᴀ ᴅɪ Gɪᴏʀɢɪᴏ

Ero lì, in camera sua lui era a petto nudo, rimasi fermo fino a quando lui non mi desse il permesso di mettermi a letto vicino a lui, in poco tempo eravamo abbracciati, io ero freddo e lui mi riscaldava. Era tutto così perfetto, lui era perfetto, quando sono con lui mi sento protetto, così mi addormentai tra le sue braccia.

09:45

Suona la sveglia, o per lo meno...
ri- suona la sveglia, Alex l'ha posticipata tre volte, non credo di volermi alzare ansi... non voglio, ma dobbiamo raggiungere gli altri così ci alziamo, prima di uscire però Alex mi fa una domanda...

𝐀𝐋𝐄𝐗="Cosa é successo ieri notte?"

𝐆𝐈𝐎𝐑𝐆𝐈𝐎="Non riuscivo a prendere sonno"

Mi guardo e sorrise

𝐀𝐋𝐄𝐗="Quando vuoi sei ben accetto"

Uscimmo dalla stanza e ci dirigemmo verso la cucina.

𝐋𝐘𝐎𝐍="Anche questa notte insieme voi due é"

Divenni un palloncino rosso fuoco dall'imbarazzo

𝐂𝐈𝐂𝐎="Alex quanto ci metti per ficcargli la lingua in gola?!"

Se gli sguardi potessero mandare a fuoco una persona Cico ora non esisteva più per via dello sguardo che gli lanciò Alex

𝐒𝐓𝐑𝐄="Ma un po' di fatti vostri voi due mai eh?!"

𝐀𝐍𝐍𝐀="Infatti Cico tu continua a provarci con stre"

𝐂𝐈𝐂𝐎="Qui ti sei sbagliata Annina cara, io non ci provo, ci riesco"

𝐋𝐘𝐎𝐍="Se come no" disse Lyon dando una spallata a Cico.

𝐋𝐘𝐎𝐍="Intanto io sono l'unico che e riuscito a fare innamorare qualcuno, vero Annina?"

10:17

Dopo la colazione ci chiudemmo nelle nostre camere per prepararci e successivamente registrare, l'ora di pranzo arrivo velocemente, e ancora più velocemente io e Alex mangiammo e ci dirigemmo al luogo predefinito. C'era una donna, non la riconobbi fino a quando non ci vide e si fiondo contro di noi.

𝐗="Chi Ca**o é questo Giorgio, il tuo bodygard?!"

La riconobbi dalla voce, non sapevo che dire, fu in quel momento che parlò Alex

𝐀𝐋𝐄𝐗="No sono il suo ragazzo qualche problema?!"

*IL MIO RAGAZZO?!*

16:13

Avevamo appena finito di parlare, non era cambiata affatto, così ringraziai Alex per avermi fatto compagnia.

𝐆𝐈𝐎𝐑𝐆𝐈𝐎="Grazie, da solo non so come avrei fatto, non so come ringraziarti"

𝐀𝐋𝐄𝐗="Tranquillo... ansi..."

𝐆𝐈𝐎𝐑𝐆𝐈𝐎="Si?"

𝐀𝐋𝐄𝐗="C'è un modo "

𝐆𝐈𝐎𝐑𝐆𝐈𝐎="Ovvero?"

𝐀𝐋𝐄𝐗="Vieni a letto con me"

𝐆𝐈𝐎𝐑𝐆𝐈𝐎="Stupido ci vengo ogni notte" gli risposi ridendo.

Non intendeva solo quello, mi fermai visto che stavamo caminando verso la machina, mi fermai e lo guardai, era serio.