il primo incontro

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(Tn 18 anni-Professore Riddle 27 anni)

Da quel giorno tutto ormai era diventato monotono,un ciclo continuo,una routine di una vita spoglia.
Ma dopo un pò ti rassegni e cerchi di andare avanti perché sai che più pensi a quella cosa peggio è, quindi ti aggrappi ad una vita noiosa perché sennò una vita con un imprevisto cambierebbe tutto e per chi è come me gli imprevisti li odia da morire.

Entro in classe con qualche con qualche minuto di ritardo e subito tutti i miei compagni di casata mi guardano.
Alzo gli occhi al cielo pronta alla solita voce della professoressa di Difesa contro le Arti Oscure ma al mio orecchio arriva una voce diversa.
"oh abbiamo una ritardataria mi presento sono il suo nuovo professore di Divesa contro le Arti Oscure prego occomodati"
Feci una smorfia di sorpresa e con un accenno della testa lo salutai e mi andai a sedere all'ultimo banco da sola;"mi scusi signorina almeno potrei sapere il suo nome visto che sono il nuovo pro-" "sono tn clark ".
L'idea che avessero cambiato quella befana vecchia, antipatica mi fece fare un sorrisetto e presi dalla mia sacca il mio quaderno e una matita e inizia a disegnare.

Tutto d'un tratto mentre ero persa nei miei pensieri mi senti chiamare da quel professore "signorina visto che lei non sta attenta alla mia lezione presumo che lei sia molto brava in materia quindi mi parli delle tre maledioni imperdonabili"disse con una antipatia che lo fece apparire più stronzo di quanto non sembrasse da quella faccia, sbuffai e risposi dicendo le cose minime.
"le tre maledizioni imperdonabili sono Avada kadabra,Cruciatus ed Imperio.
La prima serve per uccidere direttamente,la seconda per la tortura e l'ultima ti controlla la mente"
"brava signorina clark 10 punti a serpeverde,mi saprebbe saprebbe dire altre cose?"rispondo facendo di no con la testa e passo il resto dell'ora stando muta per poi uscire insieme agli altri e dirigermi in sala grande.
Quando arrivo vado in fondo al tavolo serpeverde e inizio a mangiare finché "ei muta oggi a lezione hai fatto la cosa più giusta che hai fatto in tutta la tua vita ma cerca di non parlare troppo perché sennò parleresti da sola " dice una ragazza ma io manco l'ascolto perché ormai sono così abituata che se qualcuno non mi chiamasse muta o con gli altri strani soprannominato direi che sto sognando.

Dopo aver mangiato vado in biblioteca per fare le ricerche che ha lasciato il professore riddle di divesa,mentre scrivo gioco con una gioco con una ciocca dei miei capelli neri ed come se davanti ai miei occhi si presentasse la persona che c'è li ha come me e devo subito pensare ad un'altra cosa.
Dopo aver passato quasi tutto io pomeriggio tra le ricerche di divesa e pozioni vado nella mia camera e poso la sacca per terra per poi andarmi a sdraiare sul mio letto.
Ed proprio in quei momenti che la mia testa di riempie di perché e riesco a sentire a malapena nella oscurità della mia testa le urla soffocate dal dolore;in quel momenti mi metto subito a disegnare perché sono così riesco a non pensare.

All'orario di cena vado in sala grande e mangio da sola con in sotto fondo la voce di quelle oche,dopo aver finito faccio strada per la mia stanza e penso che durante la cena mi sentivo osservata ma di sicuro erano quelle. Appena arrivo in stanza mi vado a fare una doccia,mi cambio e prima di coricarmi prendo una pozione per non sognare perché sennò già saprei che non dormire affatto e dopo mi corico e penso che domani sarà la stessa ed identica cosa.

forse

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