è uno sbaglio oppure no?

Niente lezioni

Tn Clark pov's

La mattina dopo...

Aprì lentamente gli occhi vedendo la stanza illuminata dal sole, ma non la luce solare delle sei del mattino.
Provai a girare di poco il collo, per vedere tramite un orologio che ore erano, ma sentì due braccia stringermi e un viso sprofondare di più sul incavo del mio collo.
Smisi di respirare quando presi totalmente coscienza e girai subito il viso verso lui.
Vidi il suo viso sorridere e gli occhi semi chiusi per poi sentire la sua voce
"Buongiorno ragazzina.." Disse, con voce rauca, aprendo del tutto gli occhi.
Lo vidi guardarmi con aria serena e soprattutto vidi le sue spalle scoperte,
particolare che non ricordavo.
Il professore vide dove puntò il mio sguardo così rispose ad una mia domanda muta "Mi sono tolto la camicia poco dopo che ti sei addormentata; comunque dovresti ringraziarmi, sai?"
Feci una espressione confusa non sapendo di cosa stesse parlando ma d'un tratto mi ricordai delle lezioni così alzai  la parte superiore del corpo per alzarmi.
Ma il professore si mise a cavalcioni su di me e con una mano sul collo mi fece di nuovo sdraiare.
"Stai tranquilla ragazzina, grazie a me oggi saltate lezione visto che la maggior parte delle ore eravate con me oggi" Disse iniziando a baciarmi il collo "Comunque grazie per avermi svegliato con il tuo grazioso culetto che si strusciava sui miei pantaloni" Spalancai gli occhi ma mi ripresi e lo allontanai dal mio collo, mettendo le mie mani sul suo petto.
"Lei è serio?! Mi ringrazia per cosa?!"
Cercai di togliermelo di dosso spingendolo,
ma la sensazione della sua pelle bollente in confronto alle mie mani gelide era qualcosa di troppo belle quanto sbagliato.

Di sorpresa sentì prendermi i polsi e spostarli sopra la mia testa e il volto del professore avvicinarsi pericolosamente a me, tanto da far toccare i nostri nasi.
"Cosa devo fare con te ragazzina?.."
Sentì una mano scendere dal mio collo fino alla mia pancia, passando tra lo sterno, fino ad arrivare al bordo dei miei slip.
Cercai di alzarmi almeno sul sedere ma non appena ci provai sentì dolore;
con la coda del occhio vidi una mano poco sopra della mia testa avvicinarsi così spostai il viso di lato e chiusi gli occhi.

Professore Riddle pov's

Guardai la reazione della ragazzina,
una reazione che non mi aspettavo,
sospirai e gli accarezzai la guancia per poi lasciarci un bacio.
Lentamente gli lasciai i polsi e mi alzai dal letto, presi dalla sedia vicina la scrivania la mia camicia, la misi e dopo aver lanciato uno sguardo alla ragazzina uscì dalla stanza.

Quando arrivai nelle mie stanze, per farmi una doccia che aiutasse a smaltite tutta l'eccitazione assimilata, ripensai alle ultime ore e inaspettatamente la mia mente pensò al sogno che avevo fatto su quella bambina.
Le urla mi riempirono la testa e non potei negare mentalmente la somiglianza tra la ragazzina e la bambina del sogno.
Ripensai alla stanza che avevo sognato e mi ricordai che l'avevo già vista da qualche parte ma non sapevo dove.
Smisi di pensarci e mi misi il solito completo, formato da una camicia bianca stavolta,dei pantaloni eleganti nere con delle scarpe di quest'ultimo colore, per poi andarmi a sedere sulla scrivania 
e correggere i compiti dei ragazzi di secondo anno.
Non andando a pranzo per non far saltare la mia messa in scena che stessi male, passai tutto il pomeriggio in camera mia a correggere quei squallidi compiti.
Quando finì però la mia testa ricominciò a pensare a quel dannato sogno;
d'un tratto la mia testa si ricordò che quella fottuta stanza l'avevo vista in una miriade di disegni della ragazzina.
Che la ragazzina e la bambina fossero collegate in qualche modo?
Pensandoci non avevo mai sentito parlare alla ragazzina dei suoi genitori,
non avevo mai visto una loro foto nella stanza di lei; poi la somiglianza era impressionante e se fosse lei la bambina..?
Ripensandoci magari la ragazzina aveva reagito in quella maniera perché come nel sogno li aveva presi degli schiaffi da parte di quel uomo.
Poi tra tutte quelle urla avevo capito che c'erano stati dei problemi e dovevano andarsene; se veramente la bambina aveva  vissuto tutta questo schifo adesso potevo capire molte più cose.
In seguito a tutto quello che stavo collegando pensai a quando avevo detto a mia madre il cognome della ragazzina e aveva fatto una strana faccia.
Iniziai a sentirmi male per la ragazzina, per tutto quello che doveva sopportare; inaspettatamente sentì battermi il cuore più forte e le mani stringersi in due pugni ma tutto questo una voglia di far male a tutte le persone che avevano causato ciò.
Che mi stessi affezzionando a lei?
Forse era solo pena..?
Si doveva essere quella ma forse non era ciò che pensava un'altra parte di me che decise di collegare la mia mente a quella della mia ragazzina.
Facendo ciò potei vedere la ragazzina, nella torre di astronomia, disegnare quella stanza, in bianco e nero, ma si potevano ben vedere delle figure senza volto che guardavano la persona che vedeva il disegno con un sorriso malefico.

Dopo quasi ultima scena, staccai il collegamento; senza che potei comandare il mio corpo, cominciò a camminare per andare in contro a lei.
Salì le scale che portavano alla torre con una velocità che nemmeno io riconoscevo,
come se avessi bisogno della ragazzina per uscire dal l'affollamento di pensieri che c'era nella mia testa.
Quando stavo facendo gli ultimi scalini vidi la ragazzina andare verso l'arcata per uscire; mi sforzi di essere più veloce e quando me la ritrovai di fronte attaccai le labbra alle sue e gli tolsi dalle mani tutto ciò che aveva per buttarlo a terra.
Facendo tutto ciò mentre la baciato la presi in braccio e l'appoggiai al muro per aiutarmi, staccai le labbra dalle sue per dirci...
"Ti ho capita davvero adesso sai..?"
Dico per poi baciarla ancora una volta.
"Non sarai più sola, te lo prometto.."
Gli dò un altro bacio.
"Sarò tutto quello che vorrai promesso"
Un'altra promessa, un altro bacio..
"Ti darò tutti quei abbracci che ti sono stati strappati via.." Ancora un'altra promessa ma stavolta il bacio è salato per via della lacrime di lei.
"Ti prometto che il dolore lo sosteneremo  in due" Ancora una promessa ma stavolta non sono solo io che abbraccio io a lei, ma anche la ragazzina lo fa zittendomi con altri baci salati..