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"Scommetto dieci euro che a Hyunjin piace Seungmin."

"Felix? Ancora con sta storia? Smettila." Con tono seccato e infastidito, Jisung aveva voltato le spalle al suo amico per pulire gli innumerevoli piatti che avevano sporcato tutti ed otto. Per la immensa felicità del moccioso toccava proprio a lui lavare piatti, posate, bicchieri e tegami vari.

Odiava giocare a sasso, carta o forbice.

Felix aveva seguito Jisung in cucina non tanto per aiutarlo ma di più per parlare proprio dell'argomento 'Hyunjin e Seungmin' e dalla reazione che quel biondo tinto aveva mostrato il proprietario di casa capì quanto fosse seccato il suo amico da tutto quello.

Però Felix voleva farlo esaurire perché, beh, da bravo detective quale era aveva intuito che ci fosse qualcosa di fondo che Jisung conosceva ma che non voleva dirgli -- e come mai non voleva rivelarglielo? Erano amici da anni, conoscevano le tasche l'uno dell'altro quindi cosa c'era da nascondere ancora?

"Come mai fai così? Hai paura di perdere i tuoi soldi o sei solamente geloso?" Sapeva che Jisung non fosse affatto geloso perché aveva visto come i suoi occhi guardavano Hyunjin e Seungmin. Per quel moccioso loro, compreso Felix, erano come fratelli di sangue.

Jisung aveva stretto la spugna tra le sue dita sottili e ne aveva fatto rilasciare la schiuma che conteneva. Avrebbe picchiato il suo amico se avesse anche solo cercato di fare quello che voleva fare. Quello era il primo passo per cadere nella trappola di Felix e finire nei suoi lunghi interrogatori in cui poteva succedere di tutto e di più.

"Non ci provare Felix. So che questa è una delle tue solite domande da Detective Conan." Aveva preso ad insaponare con forza il primo piatto unto che gli era capitato per mano intanto che rispondeva all'australiano il quale, alle sue spalle, lo analizzava per bene.

Non aveva mai visto Jisung così infastidito -- si corregge, non aveva mai visto Jisung così infastidito per cose che non si collegassero in qualche modo alla sua prof d'inglese odiosa. Era strano vederlo con quelle sopracciglia folte corrugate all'ingiù, quelle labbra rosee ferme in una linea retta e quegli occhi apparentemente infuocati.

E mentre Jisung lavava con sfogo quei infiniti piatti -- nah, nessuno gli avrebbe dato una mano -- pensava a cosa mai potesse nascondere sotto quella bassa altezza.

Ogni volta in cui Felix tirava fuori l'argomento 'Hyunjin e Seungmin' Jisung sembrava alterarsi e di tanto tirava fuori una delle sue armi più fidate: la difesa. Felix era un osservatore nato e per lui gesti del genere non passavano di certo inosservato, come quando Jisung ogni qual volta si trovava a sbuffare sempre più rumorosamente ad ogni "Secondo me Hyunjin ha una cotta per Seungmin". Insomma, la classica frase che ormai tutti noi conosciamo e a cui non siamo più sorpresi.

Ma Felix era certo che qualcosa -- esatto, sì, doveva essere qualcosa -- avrebbe sorpreso il suo animo da Sherlock e ben presto avrebbe trovato la verità che non solo quel moccioso stava nascondendo ma che probabilmente anche Seungmin ne era complice.

"No è impossibile. Ne sei così sicuro?", "Ma si vede che sono solo amici", "Sarà solo una tua impressione", "A Hyunjin passerà questa cotta" erano solo alcune delle tante frasi pronunciate dalla lingua del decolorato adesso impegnato a togliere quel grasso dai tegami e Felix si insospettiva sempre di più. Come mai non diceva neanche per sbaglio il nome di Seungmin? Cos'è che Seungmin sa?

O meglio dire... cosa sa Jisung di Seungmin di cui lui, e anche Hyunjin, erano all'oscuro?

Ad interrompere i suoi pensieri fu l'entrata in cucina di Jeongin che, coperto dal suo pesante pigiama alla moda -- c'erano disegnati dei delfini sopra -- aveva guardato disgustato quel poraccio di Jisung dicendogli testuali parole:

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