55

263 34 9
                                    

Seungmin apprezzava i giorni di pioggia come quello e soprattutto gli piaceva ascoltare il rumore che emettevano quelle goccioline allo schiantarsi con il suolo, motivo per cui si trovava in terrazza riparato dalla tettoia. Era coperto dal suo pesante giubbotto beige e ulteriormente protetto dal cappuccio di esso, le mani invece le teneva nelle tasche per far sì che non si ghiacciassero per via dell'estremo freddo. Quel pomeriggio c'erano a malapena due gradi.

Seungmin amava i giorni di pioggia perché in quel lasso di tempo la sua mente si svuotava da tutti i pensieri positivi e negativi che la tartassavano costantemente.

Oh, quanto avrebbe voluto che quelle paranoie si idealizzassero...

Seungmin ancora non voleva crederci, ancora non si accettava. Com'era possibile una cosa del genere? Com'era possibile che lui non avesse la capacità d'amare?

Doveva smetterla di pensarci... Stupido, stupido cervello. Stai zitto, mutati, devi smetterla.

Avrebbe tanto voluto saper amare. Cosa si prova nell'amare qualcuno?

Com'è amare qualcuno..?

Hyunjin -- nella fortuna e nella sfortuna -- sapeva cosa si provasse nell'amare qualcuno a differenza di Seungmin.

L'artista uscì fuori in terrazza sapendo bene che lì avrebbe trovato il suo amico ad ascoltare il canto delle gocce. Era informato sul fatto che Seungmin adorava i pomeriggi come quello e lui doveva assolutamente confidarsi col suo amico.

Hyunjin, dopo lunghe riflessioni sul da farsi, aveva constatato che sì, lui amava più di chiunque altro Seungmin e mai per nessuna ragione al mondo i suoi sentimenti sarebbero cambiati.

Oh, povero illuso... Se solo sapesse...

Hyunjin si sedette sulla sedia accanto al suo amico pronto per raccontargli tutto, e con tutto intendo tutto ciò che si nasconde nel suo cuore.

Seungmin notò eccome il giubbotto nero dell'artista, e che gli calzava a pennello, al suo fianco che ammirava insieme a lui la pioggia. Seungmin non gli disse niente, non gli dispiaceva affatto la sua compagnia -- quando con loro due non c'era anche Jisung perlomeno. Hyunjin e Jisung assieme erano due casinisti e combina guai, ancora stentava a crederci che all'origine delle loro storie quelle due pesti si odiavano a morte.

Hyunjin accavallò la gamba sinistra su quella destra e si infilò le mani nelle tasche nonostante portasse già i guanti. Sebbene avesse ripassato a lungo le righe piene d'amore che aveva preparato appositamente per Seungmin, beh, dovette starsene in silenzio un attimo per pensare bene come iniziare.

Seungmin, intanto, ignaro di tutto, continuava ad osservare l'acqua cadere dalle nuvole grige nel totale silenzio.

Poi, la voce di Hyunjin farsi strada in mezzo a quel ticchettio ritmato che infondeva pace. "Ehi, Minnie... Devo dirti una cosa."

E se ci fosse stato Jisung in quel momento avrebbe urlato di non farlo, di non dire niente, di lasciar perdere anche se avrebbe fatto male. Ma Jisung non c'era e Hyunjin si era confidato solo con Felix che, diversamente, gli aveva detto di provarci.

Seungmin allora si voltò verso il viso angelico di Hyunjin aspettando ciò che quest'ultimo aveva da dirgli ma all'artista servì altro tempo. Si era perso negli occhi scuri del suo amico, quei due occhi che contenevano l'universo.

"Ecco... Ecco, vedi..." Un groppo in gola, gli occhi di Seungmin erano così dannatamente belli. Cosa avrebbe dovuto fare adesso? Dirlo? Non dirlo? E se il suo discorso avesse rovinato tutto?

Al diavolo, Hyunjin! Ora o mai più!

Hyunjin prese un respiro profondo prima di continuare. "Io provo dei forti sentimenti verso di te, Seungmin. Il quadro che ti ho regalato, quei fiori significano fedeltà assoluta, lo sapevi? Ed io ti sarò fedele fino alla morte. Ti amo Minnie."

Hyunjin sentì il cuore alleggerirsi ora che era riuscito ad esternare i suoi sentimenti, ma il petto di Seungmin invece si appesantì.

No, no, no, no... Non è vero, non è vero, è un sogno, sto dormendo, sto dormendo... Svegliati, svegliati subito!

Non è possibile, no... No, lui non lo sa, non mi crederà...

Seungmin non amava Hyunjin.

Seungmin non avrebbe amato nessuno.

Perché, beh, Seungmin era aroace, ma il suo amico non lo avrebbe mai creduto. Nemmeno lui ci credeva.

Seungmin si leccò le labbra terrorizzato, Hyunjin nel mentre aspettava con ansia la sua risposta. Ricambiava? Non ricambiava? Cosa provava?

Niente. Seungmin non provava niente.

Hyunjin continuava ad analizzarlo -- era un pittore alla fin fine, si ritrovava spesso ad esaminare le persone -- e forse gli sarebbe piaciuto vedere anche all'interno del suo amico, ma Seungmin non era facile da comprendere certe volte, e quella era una della raccolta del "certe volte".

Seungmin schiuse le labbra pronto a rispondergli e Hyunjin trattenne il respiro. Sta per succedere, pensò, Sta per succedere.

Ma dalla bocca di Seungmin uscì un suono teso come un filo e ciò che le orecchie dell'artista udirono gli fecero perdere l'anima.

"Hyunjin... Io non provo lo stesso..."

Che... Che cosa?

Aveva sentito bene?

No... No...

Cosa? No... No...

Non è vero... Non è...

"Eh? Oh..." Hyunjin si sentì improvvisamente uno scemo, era stato accecato dall'amore che provava per il suo amico e aveva lasciato in secondo piano ciò che invece veramente provasse quest'ultimo. Doveva aspettarselo, avrebbe dovuto prestare più attenzione ai dettagli, ai gesti futili, eppure...

Eppure adesso il mondo gli era crollato addosso.

Quindi ci si sentiva così? Era questo che provavano le persone quando venivano rifiutate? Quindi è così...

Non mi ama, non gli piaccio neanche un po'.

Hyunjin sorrise -- era un sorriso sforzato il suo, non brillante -- e scosse la testa come se volesse scacciare via tutti i suoi pensieri. "Scusa, forse non avrei dovuto dirtelo." Disse prima di alzarsi e correre via da lì.

No, non avrebbe dovuto dirglielo per nessuna ragione al mondo.

Ed ora? Cosa sarebbe successo ora?

Seungmin non provò nemmeno a seguirlo per quanto spaventato fosse.

Si sentiva in colpa, si sentiva un mostro.

Perché Seungmin non riusciva ad amare Hyunjin? Perché non riusciva ad amare qualcuno?

Ed ora, entrambi i ragazzi, si sentirono un po' come quella giornata piovosa.













































# shioko .

altri tre capitoli e poi queste vacanze saranno finalmente finite!

SUGAR BABYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora