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Trentuno di dicembre, ore 23:30.

Gli otto pestiferi si erano riuniti nel salotto, luci soffuse e volume della musica sparato al massimo, che ballavano e cantavano come matti. Erano in quello stato dalle venti, e nessuno li avrebbe fermati, almeno non finché Morfeo non avrebbe bussato alla porta.

Era l'ultimo dell'anno e mancava poco per entrare in quello nuovo, e in quelle ventiquattr'ore di giornata erano successe tante robe. La prima -- come già sappiamo -- era la conciliazione di Seungmin e Hyunjin che, dopo l'accaduto, non s'erano parlati per un giorno intero; ci stava Changbin che aveva chiesto all'ultimo un consiglio a Chan su che cosa regalare a sua madre, perché nonostante lei non si meritasse il perdono del figlio, quest'ultimo le voleva infondo molto bene. Felix aveva comprato l'ennesimo gioco da tavolo, un certo <<Bigger is Better>>, e Jeongin sebbene fosse minorenne si era dato alla pazza gioia con gli alcolici, Jisung aveva cercato di fermarlo perché "Sei troppo piccolo, ti si distruggono i neuroni così" mentre Minho invece l'aveva solo incoraggiato a buttare giù l'ennesimo shottino.

Sebbene Seungmin e Hyunjin avessero chiarito la situazione -- e rivelato altrettanti segreti -- Jisung aveva visto che Hyunjin avesse ancora quella scintilla d'amore nei riguardi di Seungmin, ed era completamente normale, non ci si poteva staccare da un amore cresciuto in un periodo di tempo molto lungo con uno schiocco di dita.

E anche se Hyunjin stava male -- perché sì, lui sebbene tutto ci soffriva sotto, sotto -- era comunque felice di poter stare ancora al fianco di Seungmin e di passare il suo prezioso tempo con lui come in quel momento. Alla fine non avrebbe mai staccato gli occhi da quel capolavoro della street art.

E se mai, in un futuro molto lontano, la sua grande cotta per quella bellezza sarebbe svanita ed il suo sguardo si sarebbe focalizzato su un altro dipinto di farfalle, allora Seungmin avrebbe gioito perché il suo amico sarebbe finalmente stato felice con qualcuno. Ma ora come ora per Hyunjin era impossibile distogliere la sua attenzione da quelle sfumature mozzafiato che solo Seungmin possedeva.

Comunque, il pomeriggio del primo gennaio del nuovo anno avrebbero dovuto fare le valige e smammare da casa Lee, quindi se dovevano divertirsi un'ultima volta, allora tanto valeva farlo come si deve!

"Dale a tu cuerpo alegría, Macarena! Que tu cuerpo es pa' darle alegría y cosas buenas! Dale a tu cuerpo alegría, Macarena! Ehi Macarena, ay!" S'era messo a cantare Chan imitando i passi di danza della coreografia di quella canzone e Felix e Hyunjin si erano uniti a lui, il primo con un sorriso smagliante ed il secondo euforico di ballare. Come sottofondo della canzone, c'era Changbin che rideva alle loro mosse, ridacchiava specialmente per gli occhiali che Chan stesse indossando, ovvero gli occhiali rosa di Jeongin su cui quest'ultimo aveva scritto <<Beauty>> -- e quelli non erano gli unici occhiali che aveva comprato da H&M appositamente per scrivere sopra le lenti, ma ne aveva presi altri sette per tutti quanti.

Seungmin se ne stava seduto per terra a registrare con il suo telefono ciò che stava accadendo, e di tanto in tanto commentava quel che vedeva facendo morire dal ridere Hyunjin che però aveva il senso dell'umorismo un po' sballato, difatti anche un "ciao" semplicissimo lo avrebbe fatto ridere tranquillamente.

Jeongin era uscito dalla cucina, sbronzo, e con i suoi altrettanto occhiali rosa -- <<Fuck me>> aveva scritto sopra -- si unì presto al trio che si stava esibendo, sbiascicando un: "Senza di me?!" che però risultò incomprensibile per gli altri.

A quel punto Jisung e Minho erano gli unici rimasti in cucina immersi dai bicchieri grandi e piccini che Felix possedeva e di cui il liquido alcolico era stato fatto fuori solo ed esclusivamente da Jeongin. "Ecco, sta iniziando a perdere gli ultimi neuroni." Sussurrò Jisung mettendosi le mani tra i capelli e Minho scoppiò a ridere.

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