E proprio se credete di sapere qualcosa, che dovete guardarla da un'altra prospettiva, anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovrete provare.
- ''L'Attimo Fuggente'' (1989)
Freya si svegliò presto quella mattina e, sorprendentemente, poté godere di uno dei migliori spettacoli della natura: l'alba. Ha sempre apprezzato la bellezza del paesaggio mattutino, trovando in esso una sorta di tranquillità prima che il traffico e il viavai del giorno iniziassero. Per lei, questo rituale rappresentava un momento di riflessione, un'opportunità per fermarsi e apprezzare ciò che la circonda.
Essendo particolarmente in anticipo rispetto alla ''tabella di marcia'', decise di trascorrere il tempo che la separava dalle imminenti lezioni universitarie con serenità. Si diresse verso la cucina, dove preparò un caldo tè, accompagnato da pancakes dorati e frutta fresca. Ogni boccone di quella colazione era un delizioso assaggio della dolce vita, e si godeva quel momento di quiete, consapevole di quanto fosse fondamentale iniziare la giornata con energia e positività. Una volta sistemata, uscì di casa. Le strade erano deserte; le lezioni sarebbero iniziate verso le 9.00, ma lei era già lì, con quasi mezz'ora di anticipo. Trovò una panchina all'ombra di un albero e, sprofondando nel suo libro mensile, approfondì la narrativa che tanto la affascinava.
Dopo circa venti minuti di lettura immersiva, si rese conto che era giunto il momento di dirigersi verso l'aula dove si sarebbe tenuto il suo primo corso di greco. Entrata nell'aula, prese posto e attese l'arrivo dell'insegnante. Quando questo si presentò, Freya percepì un misto di nostalgia e attesa: stava per inaugurare il suo percorso universitario con una materia che le era già familiare. Sebbene amasse la lingua greca, sapeva benissimo cosa avrebbero studiato e che alcuni dei testi erano già ben noti. Con attenzione, prese appunti mentre l'insegnante condivideva le sue conoscenze, senza incontrare difficoltà a seguire le sue spiegazioni.
Il corso di archeologia, però, fu quello che veramente le cambiò la giornata e, potenzialmente, la percezione di ciò che stava studiando. Era una delle prime volte in cui si interfacciava con questa materia. Sebbene avesse una certa conoscenza preliminare, si rese conto di non possedere ancora le competenze necessarie per approcciarla al meglio. Il docente entrò in aula con un'energia contagiosa e stabilì subito un legame con gli studenti, spiegando loro come dovessero avvicinarsi alla storia e all'antichità. La sua visione innovativa le rivelò un nuovo modo di pensare che inizialmente la destabilizzò. Tuttavia, riflettendo su ciò che stava ascoltando, cominciò ad apprezzare le considerazioni presentate. Lasciò l'aula pienamente soddisfatta delle nuove conoscenze acquisite, consapevole che, se prima si sentiva esperta, ora sapeva di aver solo graffiato la superficie di tutto ciò che avrebbe appreso con il tempo.
Verso le 14.00, dopo ore di intensa attività intellettuale, le sue lezioni terminarono. Con la fame che le mordeva lo stomaco, percorse i corridoi dell'università in fretta e furia, ma nel farlo si scontrò con qualcuno. L'impatto le fece cadere i libri.
''Scusami! Ero di fretta e non mi ero resa conto di essere così vicina a qualcuno, sono mortificata'' disse, mentre si affrettava a raccogliere i materiali sparsi sul pavimento. Quando alzò lo sguardo, incontrò gli occhi blu ghiaccio di un giovane che le sembrava familiare. Non riusciva a collocarlo nella sua memoria, un tassello mancante in un puzzle misterioso. Lui fece un cenno del capo in segno d'intesa e lei proseguì per la sua strada, avvertendo un'improvvisa sensazione di essere osservata. Si voltò di nuovo, e i loro sguardi si incrociarono nuovamente, lasciandole un inquietante brivido lungo la schiena.
Un pomeriggio di studio giunse ormai al termine e Freya si incamminò verso il suo posto di lavoro. Era ansiosa di affrontare il turno serale, elettrizzata all'idea di passare del tempo con le sue colleghe. Con loro si trovava bene; l'atmosfera era leggera e gradevole, e la sua routine lavorativa le sembrava un momento di serenità piuttosto che un peso.
Uscì di casa al calar del sole, ammirando il gioco e il contrasto delle luci che il tramonto creava nel cielo. In lontananza, un paio di nuvole scure cominciavano a formarsi, e Freya si accorse di avere dimenticato l'ombrello a casa. Sperò con tutta se stessa che il tempo le fosse favorevole, mentre si dirigeva verso il suo turno, il cuore colmo di anticipazione per ciò che quella serata avrebbe potuto portare.
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Cup Of Tea
FanficFreya è appena stata ammessa all'Università di Oxford, è entusiasta e non vede l'ora di guadagnarsi l'indipendenza che a lungo ha sognato, non sa ancora però che, tra gli studi universitari e il lavoro, dovrà far spazio nella sua vita ad una persona...