Capitolo 14

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And it goes fast

You think of the past

Suddenly everything has changed

-"Suddenly Everything Has Changed", The Flaming Lips


Come d'abitudine, Cillian si trovava nella biblioteca, immerso nella lettura di antichi tomi che preannunciavano l'imminente arrivo della sessione d'esami. Il suo ultimo anno di università stava giungendo al termine e, pertanto, era fondamentale che le sue prestazioni in queste due prove finali fossero positive. Una volta completato questo percorso accademico, desiderava studiare all'estero. La cultura orientale lo affascinava particolarmente, ma questi progetti a lungo termine sembravano appartenere a un futuro lontano, o perlomeno così credeva.

Si concentrò di nuovo sui suoi appunti, ma fu presto distratto da una notifica che apparve sullo schermo del computer di fronte a lui. Aprì la sua casella di posta universitaria e trovò un'e-mail proveniente dall'Università di Pechino. Non poteva credere ai suoi occhi, che sfregò più volte, chiedendosi se quel messaggio fosse realmente diretto a lui. Dopo un attimo di stupore, realizzò di essere stato ammesso al master che tanto bramava. In meno di un mese avrebbe preso il volo, trascorrendo un intero anno in Cina. Se quello fosse stato un sogno, non desiderava affatto essere svegliato.

Trecentosessantacinque giorni nei luoghi storici della dinastia Ming: avrebbe condotto ricerche, lavorato sul campo e finalmente il suo interesse per quella parte di storia, che tanto stimolava il suo spirito, lo avrebbe portato in Oriente. Aveva l'opportunità di immergersi in una nuova cultura e di studiarne sia l'antichità che la vita quotidiana. Era talmente sbigottito dall'accaduto che non potè trattenere il sorriso che si impossessò del suo viso. Preso dall'entusiasmo, raccolse frettolosamente i suoi oggetti e ripose i libri negli scaffali, prima di catapultarsi fuori dall'edificio in un baleno.

A passo spedito, si destreggiò verso l'uscita del campus universitario, tanto che non si accorse nemmeno di essersi allontanato dal luogo. Le strade di Oxford scorrevano sotto i suoi piedi con una celerità notevole; la sua unica meta era il pub.

Lì v'era Freya. Negli ultimi mesi, i due si erano avvicinati notevolmente. La loro relazione non aveva alcun termine di definizione, ma i piccoli gesti, le dolci parole e i momenti condivisi lasciavano intuire che, nei meandri dei loro cuori, potesse esserci un sentimento più profondo e radicato. lui piombò nel locale e si piazzò di fronte al bancone, dove Freya stava meticolosamente pulendo alcuni boccali.

La ragazza era a dir poco estenuata dalla giornata di studio appena conclusasi, oltre all'inizio di un turno di lavoro che lasciava molto a desiderare. Tuttavia, non voleva darlo a vedere; desiderava solo un momento di tranquillità. Una tisana calda e le morbide lenzuola del suo letto avrebbero potuto risolvere tutto, ma evidentemente il destino aveva altri piani per lei quella sera. Persa nei suoi pensieri, nemmeno si accorse che Cillian era entrato nel locale. Quando finalmente lo notò, si voltò per scrutarlo.

"Cillian? Che ci fai qui? Non eri in biblioteca a studiare?"

"Sì, effettivamente ero lì quindici minuti fa, ma ho una cosa importante da dirti."

Quelle parole risuonarono in modo inquietante nella mente di Freya. Solitamente, notizie così urgenti non presagivano nulla di buono; tuttavia, cercò di lasciar scivolare quel pregiudizio. Con un tono titubante, lo incoraggiò a parlare.

"Dimmi."

"Sono stato accettato per un master all'Università di Pechino!"

"Che cosa?"

"Un master a Pechino, non è fantastico?"

"Indubbiamente..."

Se le sue conoscenze geografiche non la ingannavano, Pechino non era affatto una meta dietro l'angolo; anzi, era l'esatto opposto. Questo fu il primo pensiero che le attraversò la mente. In aggiunta, il tempo era una variabile significativa: i master solitamente duravano almeno un anno, il che significava che, per quel periodo, si sarebbe trovata senza la presenza di Cillian. Anche se le sue parole non lasciavano trapelare nulla, i suoi pensieri erano tutt'altro che positivi.

"Freya, è tutto okay?"

"Uhm, sì, sono molto felice per te, è solo che ho avuto una lunga giornata. Vuoi del whisky per festeggiare?"

"Tu sì che mi capisci."

Freya gli sorrise amorosamente, voltandosi per preparare la sua bevanda. L'impossibilità di vedere direttamente il suo viso fece in modo che nessuno notasse le lacrime, pronte a scendere copiose, che minacciavano di fuoriuscire dai suoi occhi. Si morse il labbro inferiore per impedirlo; non era quello il momento di lasciarsi andare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 16, 2024 ⏰

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