Capitolo 8

53 6 1
                                    

It feels like a perfect night
For breakfast at midnight

To fall in love with strangers

- Taylor Swift ''22''


Il sole era calato da qualche ora quando Freya si preparò ad affrontare la serata imminente. Indossava un vestito nero di seta, perfettamente equilibrato tra lunghezza e stile, che abbracciava delicatamente le sue curve. L'idea di indossare dei tacchi le balenò per un momento, ma svanì rapidamente al pensiero del dolore e della scomodità che avrebbe dovuto sopportare. I suoi capelli cadevano morbidi sulle spalle, mentre il viso era adornato con brillantini leggeri sulla palpebra e un rossetto roseo che si fondeva armoniosamente con le sue labbra. Applicò qualche goccia del suo profumo preferito e, mentre stava ultimando i preparativi, qualcuno bussò alla porta.

Aprì, scalza, e apparve Cillian, che si era presentato curato e elegante. Indossava una camicia di lino bianca che abbracciava il suo torso muscoloso e una giacca nera che metteva in risalto il chiarore dei suoi occhi bluastri. I suoi capelli corvini incorniciavano il volto, accentuando i suoi lineamenti affilati, e l'aria era pervasa da una fragranza aromatico-boschiva che inebriava le narici di Freya.

Gli sorrise e lo invitò ad entrare. "Accomodati pure, prendo le ultime cose e poi possiamo andare."

"Certo, certo. Siamo in anticipo, fai pure con calma." Rispose lui, mentre si sistemava con naturalezza.

Freya si diresse nuovamente in camera, indossò un paio di anfibi e afferrò una borsa. "Sono pronta, possiamo andare."

Cillian le sorrise, il suo viso si tinse di un lieve rossore. "Sei incantevole..."

"Ti ringrazio, anche tu stai molto bene così." Rispose Freya, colpita dalla sua presenza.

Si avviarono verso il pub dove avrebbero trascorso la serata, dove i suoi amici li stavano già aspettando.

Giunsero al locale e Freya fu accolta calorosamente dai ragazzi. Ricordava i loro volti: li aveva serviti la prima sera in cui si era trovata al lavoro. Non era solita prestare attenzione ai dettagli delle persone con cui interagiva, ma quell'occasione l'aveva segnata e ogni particolare si era impresso nella sua mente.

L'aria era densa di sudore e alcol, e il bar, sebbene angusto, si mostrava accogliente per l'immensa affluenza di studenti. In fondo alla sala, un palchetto ospitava una band locale che suonava una melodia dal ritmo incalzante. La luce era scarsa, con giochi luminosi che cambiavano colore e rendevano difficile la visione chiara dell'ambiente. Freya si voltò, accorgendosi che Cillian era sparito dalla sua vista. Scorse il locale con il cuore che accelerava, ma un attimo dopo, sentì una forte presa sul braccio.

"Ti avevo persa di vista." Esclamò Cillian, con una nota di sollievo nella voce. "Non so dove siano gli altri, ma direi di levarci da qui."

Freya annuì, sentendo una dolce sensazione di sicurezza mentre lui la guidava verso alcuni tavolini liberi. Si sedettero e lei sospirò. "Accidenti, credevo mi sarei persa."

"All'entrata?" Ridacchiò lui.

"Uff, il mio senso dell'orientamento non è dei migliori!" rispose Freya, ridendo di gusto.

Il locale era affollato, il forte suono della musica accompagnato da un chiacchiericcio di sottofondo. I due si erano sistemati in un tavolo ai lati della pista da ballo, quasi ai piedi del palcoscenico. Avevano perso di vista i suoi amici, ma a entrambi non sembrava importar loro.

La conversazione fioriva in modo naturale, tra scherzi e battute. "Mi stai dicendo che bevi praticamente solo tè?" Chiese Cillian incredulo.

"Certo, cos'altro dovrei bere?"

"Caffè? Whisky?"

"Il caffè è troppo amaro! E il whisky? Alle sei del mattino?" Rispose Freya, ridendo.

"Non so, è solo un'idea..." Replicò lui, strizzando un occhio.

Freya lo guardò di sbieco, ancora ridendo, non si sarebbe mai aspettata una simile affermazione. Poco dopo, Cillian chiamò una cameriera e ordinò due bicchieri di whisky.

Quando i bicchieri arrivarono, Freya si sentì un po' titubante. Non era una grande fan dell'alcol e non aveva mai avuto esperienze particolari, ma quell'istante la faceva sentire curiosa. Portò il bicchiere alle labbra, mandando giù un primo sorso. Il contatto del whisky con la gola la scosse, e la sua espressione di disgusto non sfuggì all'uomo davanti a lei.

"Dai, non è così male!" Esclamò lui, divertito.

"Parla per te! Come fai a bere questa roba!?"

Cillian ridacchiò: "Se ti fa così schifo, dallo a me."

Freya porse il bicchiere, esclamando ironicamente: "Molto meglio il tè che faccio io. Un giorno te lo farò provare, così cambierai idea!"

"Vedremo..." Rispose lui con un sorriso.

La festa proseguì tranquillamente, fino a quando il telefono di Cillian squillò.

"Pronto?... Uhm, sì certo, ci vediamo domani." Disse, allontanandosi per qualche istante.

Rientrato, Freya chiese: "È successo qualcosa?"

"No, no, i miei amici sono già tornati a casa."

"Oh, se vuoi possiamo andare anche noi." Propose Freya.

"Assolutamente no! Ti va di ballare?" Chiese, indicando la pista da ballo.

Freya annuì, e insieme si alzarono, lasciandosi trasportare dalla musica.

Era notte fonda quando le persone cominciarono ad abbandonare il pub, sfatte dopo una serata di festa. Cillian insistette nel riaccompagnarla al suo appartamento, e, nonostante i suoi tentativi di rifiutare, si ritrovò a passeggiare tra le vie silenziose di Oxford. La temperatura era piuttosto fredda, e Freya si rese conto di essere uscita di casa solo con il vestito; lui, senza pensarci due volte, tolse la giacca e la mise sulle sue spalle. Freya percepì subito il suo profumo avvolgerla, e si sentì protetta.

"Cillian, se mi accompagni a casa rischi di dover tornare fra mezz'ora. Se vuoi, posso farcela da sola." Osservò.

"No, non voglio lasciarti sola." Rispose con fermezza. "Sarebbe sconsiderato da parte mia farlo. E poi manca mezzo chilometro, non mi costa niente."

"Grazie!" Disse Freya, arrossendo per la delicatezza del gesto.

Il resto del tragitto trascorse in silenzio, interrotto solo dal suono dei loro passi che si scontravano occasionalmente con quattro ciottoli sul marciapiede. Non appena vide la luce del suo uscio, Freya si voltò, abbracciando Cillian con gratitudine. Rimase sorpreso per un secondo, ma la strinse fra le sue braccia in risposta.

"Grazie per essere venuta alla festa, mi hai salvato." Sussurrò nel suo orecchio, e Freya si sciolse in quella dolcezza che la avvolgeva.

Cup Of TeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora