Capitolo 3

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Nell'aria si era creato un silenzio imbarazzante... Tirai un sospiro... Dopo qualche minuto passato a smangiucchiare, tra occhiatine e sorrisi, presi un foglio e una matita. Cominciai a tracciare delle linee

-"Che fai?"- disse lui

-"Disegno... Ma non so cosa"-

-"Aspetta... Dai a me..."-

Gli passai foglio e matita, osservò il foglio per qualche secondo, e iniziò a scrivere qualcosa in un carattere strano...
Allungai il collo per vedere cosa stesse disegnando.

-"Vedi che non mordo eh. Puoi avvicinarti se vuoi vedere"- disse lui
Mi avvicinai e rimasi ad osservare.
Dopo qualche minuto, mi porse il disegno... Aveva scritto 'NEVER AGAIN'.

-"Come mai questa frase?"- domandai con aria sconcertata.

-"Questa é la mia promessa! Vuol dire che non sarò più strafottente nei tuoi confronti"-

-"Devo crederci?"-

-"Ovvio! Te lo prometto"-

-"Se lo dici tu... Ci credo"-
Appena finii la frase, la campanella suonò.
Il resto della giornata passò in modo monotono.

All'uscita

Uscimmo da scuola, controllai la mia app "RomaBus". Purtroppo c'era stato uno sciopero di tutti i bus. Mattia mi vide preoccupata e si avvicinò...
-"Emma, tutto bene?"-

-"In realtà no. C'é stato uno sciopero dei bus, ed ora non so come tornare a casa!"-

-"Ti accompagno io?"-

-"E come?"-

-"Ho la moto, dai vieni..."-

Mi prese dal polso, poi la mano. Mi portò in una stradina nascosta...
Appena vidi la sua moto, rimasi a bocca aperta... ERA ENORME!

-"E scusa, come vuoi che ci salga là sopra? Non sono alta come te!"-

-"Tranquilla, ci penso io..."-
Mi prese per i fianchi e mi fece sedere sulla motovettura. Infilammo entrambi il casco e partimmo. Durante tutto il tragitto, oltre a spiegargli dove abitassi, rimasi abbracciata a lui. Dopo circa 15 minuti, arrivammo a casa mia.

-"Grazie Mattia, ti devo un favore"-

-"Di niente! In più adesso so dove abiti"- *occhiolino e sguardo malizioso*

-"Mattia..."-

-"Dimmi"-

-"Smettila, o ti faccio arrivare a New York con un calcio"-

-"Okay, scusa! Mi dai almeno il tuo numero"-

-"Pfuuu okay"-

Presi il suo cellulare e scrissi il numero.

-"Grazie tesò"-

-"Ohé! Troppa confidenza."-

-"Ma che palla che sei! Va bene, niente nomignoli. Oggi ti mando un messaggio così memorizzi il mio numero"-

-"Okay, ciao!"-

Mise in moto e se ne andò.

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