Emma povs
Ed ecco che il mio piccolo segreto, é stato scoperto. Fin da piccola, ho coltivato questa piccola passione per la musica. Da sola, senza maestri o cose del genere. Ho sempre trovato affascinante il modo in cui, delle parole, abbinate ad una melodia, possano arrivare dritte al cuore.
Ma, intanto, so per certo che non é un percorso che fa per me. Scrivo le canzoni in base a come mi sento. In 17 anni, ho scritto solo un testo, e ne sto ultimando un altro. Ed é questo. Nel giro di un paio di giorni, ho scritto questa canzone, parlando di me e Mattia. Penso che le canzoni, non siano delle pappardelle da canticchiare in casa mentre si passa l'aspirapolvere. Sono poesie, ed ogni poesia, per essere capita e compresa, bisogna sentirla parte di se stessi.
In più, da quando sono al liceo, ho sempre adorato questo posto. Una vecchia aula di musica, che ormai non utilizza più nessuno.
Mentre viaggio nei miei pensieri, la campanella mi porta alla realtà. Si torna in classe, si torna all'inferno.Mattia povs
In classe, non faccio altro che pensare ad Emma. Alla sua voce. A quella canzone. La vedo entrare, sembra più calma. Tuttavia, non mi degna di uno sguardo.
Il resto della giornata passa in modo monotono.
All'uscita, vedo Emma che si allontana con Francesca. Resto a guardarla. D'un tratto noto una cosa... Le é caduto qualcosa a terra. Non deve essersene accorta, perché continua a camminare per la sua strada. Corro a prendere quel qualcosa da terra, prima che qualcuno lo schiacci. Sono due fogli uno dentro l'altro. Il primo é uno spartito, il secondo é un testo. Oddio! Emma ha perso il testo di una sua canzone! Noto che il bus, é appena partito. Se vado a casa a riportarglielo, mi caccierà a calci in quel posticino...
Decido di non rifletterci, e di portare i fogli a casa. Non mi dispiace avere un'anteprima del suo lavoro, in fin dei conti.
Arrivato a casa, mi metto a leggere il testo di quella canzone.
Leggendo il testo, riesco a percepire un certo senso di rabbia, ma anche un filo di tristezza. Il titolo dice tutto: l'amore non mi basta.
Prendo lo spartito, esamino le note, le memorizzo, e le suono ad una vecchia tastiera. Anche ascoltando la melodia, sento un mix di rabbia e tristezza. Decido di concentrarmi di più sul testo. Mi siedo sul letto, e lo rileggo, questa volta con più attenzione. Mi addormento con il foglio appoggiato al petto.Emma povs
Sono a casa. Ho studiato e ho fatto merenda. Decido di completare il testo della canzone che sto scrivendo.
Con terrore, noto che il foglio non é né nella cartellina, né nello zaino! Mi metto alla disperata ricerca di quel foglio. CAZZO NON LO TROVO! Proprio mentre sto per avere una crisi, il campanello suona. Guardo l'ora... Sono le 19.
Scendo di sotto, quasi rotolando per le scale. Apro la porta. Mi sembra di aver visto un fantasma! Ho gli occhi sbarrati, la bocca aperta. Ci manca solo che mi entri una mosca in bocca.
Eccolo... Lui.
Non posso credere che sia davanti a me. E poi, soprattutto, PERCHÉ?-"M-Mattia... Che... Che ci fai qui?"- farfuglio
-"Oggi a scuola hai perso questi"-
Mi porge dei fogli: LA CANZONE!
-"ODDIO MATTI GRAZIE! Non riuscivo più a trovarla"- prendendo i fogli nelle mani, involontariamente gli salto addosso abbracciandolo.
Io stessa, mi rendo conto di averlo preso alla sprovvista. Si é irrigidito, e prima di ricambiare l'abbraccio, indugia per qualche secondo.
Quando mette le braccia attorno alla mia schiena, immediatamente sento un brivido che la percorre, seguito dal suo calore che mi scalda in un secondo. Rimaniami lì, abbracciati, per qualche minuto. Vorrei rimanere lì in eterno, ma, mi rendo conto di ciò che ho appena fatto... Sono saltata addosso e ho abbracciato... Il ragazzo che fino a qualche giorno fa mi tradiva? Che testa di non so cosa che sono! Mi stacco, cercando di darmi contegno, invano (ovviamente).-"S-scusa... I-io non..."-
-"Ssshhh"- mi zittisce lui posando un dito sulle mie labbra
-"Se io ti amo, tu zitta"-
-"Se non togli quel dito, te lo mozzico"- dico io con il suo stesso tono.
Ridendo toglie il dito.
-"E poi... Da quanto sei così... Poeta?"-
-"Più o meno da... Sempre. É la parte di me che tengo nascosta al mondo"-
-"Hai capito quà! Er Poeta Maledetto"- dico in tono sarcastico.
Mi sembra impossibile che stiamo parlando senza litigare! Ma, intanto, so che durerà poco...
-"Emma... P-posso entrare?"-
-"Ehm... S-si certo... Accomodati"-
Entra in casa. Non riesco a credere a ciò che sto facendo!!!
Quando chiudo la porta, e mi giro, me lo ritrovo nuovamente davanti.-"Adesso io non mi muovo finché non mi fai sentire quella canzone"-
-"Cosa? Stai scherzando vero?"-
-"No."- ribatte in modo secco e mi fa la linguaccia
-"A me? La linguaccia? Hai finito mo Matti, inizia a correre"- dico in tono scherzoso.
Rimane lì, fermo, con le braccia incrociate al petto. E poi... Eccolo ko sgardo di sfida! Comincio a dargli pugni sul petto, ma, dalle sue risate, capisco che non gli ho fatto neanche il solletico. Il problema arriva quando mi fermo. Nel giro di due secodi, mi afferra per i fianchi, mi solleva e mi mette in spalla. Comincio a dargli altri pugni, questa volta sulla schiena. Gli provoco lo stesso dolore che hli provocherebbe una formica. Mi butta sul divano e, appoggiando un ginocchio su di esso, capisco le sue intenzioni...
-"Matti, ti prego! Non il solletico!"-imploro
Come se avessi parlato ai muri, lui comincia a farmi il solletico alla pancia e al collo. Mi dimeno nel tentativo di farlo smettere. Lui ride. Io sto per morire di infarto a causa delle risate. Improvvisamente, lui scivola su di me, e i nostri visi si ritrovano a pochi millimetri di distanza.
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SPAZIO AUTRICEGoodmorning everyone! Mi scuso per non aver pubblicato ieri, ma sono stata un paio di giorni con la febbre. Anyway (lasciate stare il fatto che oggi mi sento inglese), volevo ringraziarvi per le 5000 visualizzazioni. Lo so, non smetterò mai di ringraziarvi!!!
Bacioni-Claudia
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Come to me
FanfictionEmma: 17 anni, studentessa, bionda, bellissima. Mattia: 19 anni, ripetente da 2 anni, tatuato, superfigo. Due opposti destinati ad incontrarsi... E da quel giorno, nulla sarà come prima!