Capitolo 24

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Mattia povs

D'un tratto, non la sento più singhiozzare, o piangere. Si é addormentata! É ancora appoggiata al mio petto. É una scena sorprendentemente tenera. Io? Intenerito? Mai successo. Eppure lei mi fa quest'effetto.
Prendo ad accarezzarle i capelli, le guancie, le clavicole e le braccia. Sento la sua pelle fredda scaldarsi sotto le mie dita. Nel sonno, accenna un sorriso. Le scosto un ciuffo di capelli che le ricade sull'occhio. É davvero meravigliosa.
Con molta delicatezza, la appoggio sul divano. Salgo al piano di sopra, entro in camera sua, e preparo il letto per farla dormire. Torno giù, la prendo in braccio, e la porto a letto. Le rimbocco le coperte e le imposto la sveglia al solito orario. Dopo averle lasciato un bicchiere d'acqua e una lettera sul comodino, le lascio un bacio sulla fronte. Noto, di lato al letto, il mio disegno. Leggo e rileggo più volte quello che ho scritto: Never Again. Quella, sarebbe stata la nostra promessa... Lo é ancora adesso!
Vado via da quella casa con mille pensieri per la testa.

Il giorno dopo

Emma povs

Come tutte le mattine, é la sveglia a interrompere il mio sonno, non che io dorma. Dopo tanto tempo, questa é la prima sera che riesco ad addormentarmi, finalmente. Spegnendo la sveglia, noto varie cose...

1) ieri non ho impostato la sveglia, ma ha suonato ugualmente;

2) indosso ancora i vestiti di ieri, al posto del pigiama;

3) sul mio comodino, c'é un bicchiere d'acqua che io non ho messo e... Una lettera?

Improvvisamente, ricordo tutto l'accaduto del giorno prima. Il ché, mi fa venire un forte giramento di testa, che mi costringe a risedermi sul letto e a bere tutto il bicchiere in un solo sorso. Riguardo la busta che contiene la lettera e, con un sospirone, la prendo in mano. La apro...

Cara Emma,
Sai, dovresti vederti in questo momento. Dormi. Credo di non averti mai vista così in pace. Con grande forza di volontà, sto cercando di non baciarti quelle tue labbra così perfette. Mi limito ad accarezzarti i capelli e a scostarteli dagli occhi. Sorprendentemente, stai sorridendo, nonostante la mia compagnia. In ogni modo, ti scrivo questa lettera per parlarti un pò di Mattia, il ragazzo che in questo momento, sta provando ad aprirsi a te...
Fin da bambino sono stato uno stronzo. Certo, il livello di stronzaggine di un bambino di 6 anni é di gran lunga più bassa di quella di un diciannovenne. Ricordo che prendevo sempre in giro i bambini che indossavano gli occhiali, o che portavano l'apparecchio ai denti. Quelle cazzatine per il quale se la prendono i bambini. Alle medie, ero il terrore dei prof. Mi promuovevano soltanto per farmi andare via al più presto, e perché, in fondo, sapevano che mi sarei vendicato di loro se mi avessero bocciato. Non ho mai studiato! Solo alla fine della terza media, mi accorsi che stavo facendo la cazzata più grande della mia vita. Quindi mi misi d'impegno e superai con un briciolo di fortuna, i tanto temuti esami di Stato. Durante i primi anni di liceo, più o meno fino alla metà del terzo anno, andavo abbastanza bene, poi, il buio. Definisco questa parte della mia vita "buio", é un nome che gli si addice perfettamente. IL BUIO. Infatti, mio padre mi ha, in un certo senso, "abbandonato a me stesso". Ha cominciato ad uscire la sera. Ero contento che, dopo mia madre, fosse riuscito a rifarsi una vita. Invece, nel giro di 3 mesi si é completamente trasformato! Di giorno, era (ed é) un uomo in carriera, che si impegna nel suo lavoro... Di notte, alcolizzato. Ecco perché, da qual momento, la mia preparazione accademica ha cominciato a risentirne. E adesso arriviamo a quest'anno. Il quarto superiore. Che sto ripetendo per la seconda volta. E poi, eccola. Una ragazza, bionda, bellissima, preparazione eccellente. La pelle, pulita, al contrario della mia, ormai per metà nera, a causa dell'inchiostro. Ma a pensarci bene, non erano soltanto i tatuaggi che mi rendevano il suo opposto. Era perfetta. Anzi, é perfetta! Dovresti conoscerla, le staresti simpatica. Nonostante fosse la mia compagna di banco, sembrava totalmente irraggiungibile. Ma tu hai mai sentito dire che Mattia si é mai arreso? MAI!
Devo ammettere che é stata dura, ma alla fine, sono riuscita ad averla. Finalmente mia.
Penso che tu abbia capito di chi parlo...
Emma, so benissimo di aver completamente sbagliato con te! So che avrei dovuto chiarire meglio come stavano le cose tra noi con Ludovica. Ti prometto che non succederà mai, e dico MAI, più! Parola di Mattia.
Ricordati che ti amo più quanto tu possa mai immaginare.
Mille baci

-Mattia

Anche dopo aver finito di leggerla, rimango lì, a fissare quelle parole scritte nero su bianco. Scende una lacrima per la commozione. Ho deciso cosa fare... Gli parlerò. Sinceramente non ce la faccio ad averlo così vicino, e al contempo così lontano.
Corro in bagno. Mi lavo, mi vesto, applico un filo di mascara e do una dritta ai capelli ribelli. É più presto del solito, quindi faccio in tempo a fare colazione al bar e a prendere il bus. Esco di casa, e la scena che ho davanti agli occhi mi lascia a bocca aperta. Appeso tra due alberi, c'é un enorme striscione. Ci metto pochi secondi a capire a cosa si riferisce quella scritta: Never Again.
Come se lui mi avesse letto nel pensiero, li vedo "sbucare" da dietro lo striscione con in mano un enorme mazzo di rose. Sul suo viso é dipinto un sorriso smagliante, e gli occhi gli risplendono al sole!

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SPAZIO AUTRICE

Cari lettori, volevo informarvi che, da domani, non potrò scrivere poiché parto per Milano e rientro il giorno di Ferragosto. Non so se riuscirò a scrivere, magari in viaggio vedrò di pubblicare qualcosa...
Comunque, per domande di ogni genere (non spoiler), ho un profilo Instagram (claudia.ballerina).
Mi scuso in anticipo per l'assenza...
Un bacio

-Claudia

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