Capitolo 13

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Emma povs

Lui abbassa lo sguardo dicendo

-"Scusa, sono un coglione"-

Si mette una mano sulla fronte e vedo cadere a terra qualcosa: una lacrima!

Vado davanti a lui e mi metto in ginocchio appoggiando le mani sulle sue.

-"Ehi, sono io che ho sbagliato a prendermela così tanto"-

Lui finalmente solleva la testa. Una lacrima gli riga il viso, seguita da un seconda e da una terza. Con il pollice gli asciugo il viso sorridendogli. Lui ricambia il mio sorriso e appoggia la sua mano sulla mia, fermandola sulla sua guancia.

-"Grazie Emma"- dice con un filo di voce

-"E di che?"- mi commuovo a quel suo gesto

-"Come di che? Mi hai letteralmente salvato. Mi hai salvato dalla mia stessa vita. Non potrei che essertene grato"-

Mi viene spontaneo abbracciarlo, lui ricambia stringendomi più forte. Tra le sue braccia mi sento a casa... Vorrei rimanere così in eterno. Poi all'improvviso mi ricordo del compleanno di Tina... Potrei chiederlo a lui...

-"Hey, adesso che abbiamo fatto pace vorrei chiederti una cosa..."-

-"Non so se dirti di chiedermi quello che vuoi sapere... L'ultima volta sono finito in lacrime"-

-"Tranquillo non é nulla che riguarda la tua vita o la mia..."-

-"D'accordo... Spara"-

-"Domani ci sarà il compleanno di Tina, la mia migliore amica... Vuoi venire?"-

-"Certo! Adoro le feste"-

-"Perfect! Andiamo a fare una passeggiata"-

-"Okay"-

Ci incamminiamo lungo in parco. Di tanto in tanto, i nostri sguardi si incrociano, le nostre mani si sfiorano.

-"Vieni con me..."- mi dice lui

Mi afferra per la mano e mi porta su un sentiero nascosto. Il silezio tombale di quel posto viene interrotto dal rumore delle foglie secche che calpestiamo. Dopo circa 5 minuti passati a camminare, arriviamo di fronte ad un salice gigantesco. Con il braccio scosta la "tenda" di foglie, continuando a camminare verso il tronco. Quel posto ha un aspetto magico! Mi appoggio di schiena alla corteccia dell'albero

-"Cos'é questo posto?"-

-"Qui un tempo ci venivo a giocare con mia madre... Prima che abbandonassero questo luogo, prima che lei mi lasciò"-

-"Come mai mi hai portata qui?"-

-"Sei l'unica che conosce la mia storia. Pensavo che fosse una bella idea mostrarti dove sono cresciuto. Allora... Ti piace?"-

-"É un posto bellissimo... Ha un non so che di magico"-

Si avvicina a me e mi sussurra nell'orecchio...

-"Con te, lo é di più..."-

Mette le mani sui miei fianchi, si avvicina ancora di più. Rimaniamo per pochi secondi a circa tre centimetri di distanza. Lentamente chiudo gli occhi e poi, quella minuscola distanza rimasta viene rotta da lui. Eccolo... Il momento da me tanto atteso. Ricambiai il bacio mettendo le mani prima sulle sue guancie e poi dietro al collo. Mi stacco, ancora con gli occhi chiusi. Sposto le mani sulle sue spalle e sorridendo apro gli occhi. Lo guardo per qualche secondo perdendomi in quel "mare" verde.

-"E questo cos'era?"- chiedo io

-"Questo é il mio modo per dirti che sei la mia ancora di salvezza, il mio tutto, il mio primo vero amore. L'unica in cui vedo qualcosa di mia madre, l'unica in grado di tenermi testa, e soprattutto, l'unica che riesce a sopportarmi. É anche il mio modo per scusarmi ulteriolmente per tutto quello che ho fatto."-

-"Hey! Vuoi farmi commuovere?"-

Ridacchiamo entrambi, ancora abbracciati.

-"In poche parole, Emma... Mi piaci! Anzi, mi sono letteralmente innamorato di te! Mi sono innamorato dei tuoi occhi da cerbiatta, del tuo profumo, dei tuoi capelli e, poco fa, mi sono innamorato delle tue labbra. Per non parlare dell'effetto che mi fa il tuo sorriso! Ti rendi conto che sei stata in grado di farmi piangere?!"-

Ho un sorriso che va da orecchio a orecchio! A malapena riesco a parlare...

-"Non ho parole..."- sono le uniche parole che riesco a dire.

-"Aspetta... Hai qualcosa proprio qui"-

Si avvicina e mi lascia un bacio a stampo molto veloce. Quel suo bacio lascia spazio ai nostri sorrisi.

-"Immagina che tutto ciò che hai detto a me, lo dica io a te!"-dico io

-"Dai puoi riassumere tutto in due piccolissime paroline"-

-"Mmh... Non mi viene in mente niente..."- sorrido per fargli capire che mento

-"Okay, allora le dico io quelle parole..."-

-"Sentiamo..."-

-"Ti amo!"-

I nostri occhi si illuminano, io mi sento arrossire, il cuore esplode per le emozioni!!! Giuro di non essermi mai sentita così! Istintivamente, mi lancio con le labbra sulle sue. Mentre ci baciamo, lui mi stringe così forte che mi solleva da terra. Cingo le gambe ai suoi fianchi e metto le mani sulle sue guancie. Quando ci stacchiamo, torno con i piedi per terra. Ci accorgiamo dell'orario: sono le 19!
Mattia mi prende per mano e ritorniamo alla sua moto.
Saltiamo in sella e nel giro di 10 minuti siamo davanti a casa mia. Come al solito, i miei non ci sono!
Scendo dalla moto, gli restituisco il casco, e lo ringrazio. Lui ricambia togliendosi il casco e lasciandomi sulle labbra un dolcissimo bacio. Ci salutiamo ed entro in casa, mentre lo vedo allontanarsi in moto.

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SPAZIO AUTRICE

Chiedo scusa a tutti per non aver aggiornato in questi giorni. Purtroppo sono stata impegnata con gli esami e i vari saggi... Prometto che sarò più attiva!
Un bacio

-Claudia

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