14. INFERMERIA

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Ciaoooo. Scusate il ritardo, ma con la scuola è le altre cose non ho avuto tempo per aggiornare, questo capitolo ho fatto un po' fatica a scriverlo, ognivolta che cominciavo qualcuno mi interrompeva, quindi scusate se il capitolo sarà un po' nii.
Vi lascio alla vostra lettura, ci vediamo questo fine settimana, almeno lo spero. 😘

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Harry pian piano cominciò a riprendere conoscenza, aprì gli occhi ritrovandosi al buio, si mise a sedere con un po’ di fatica a causa del leggero capogiro che gli era venuto, si guardò, ci mise qualche secondo per capire che era in infermeria, e ricordò perché era lì, era svenuto per il dolore che aveva avuto al fianco sinistro, e a causa di un'ombra misteriosa che lo aveva chiamato. Harry al ricordo dell’ombra misteriosa rabbrividì, aveva la sensazione di conoscere quell’ombra, ma  non riusciva proprio a ricordare per quanto si sforzasse, e la cosa lo stava innervosendo sempre di più.

All’improvviso le tende che circondavano il suo letto si aprirono, ed apparve Severus.
“Harry ti sei svegliato, come ti senti?” domandò Severus sedendosi sulla sedia che era a fianco al letto di Harry.

“sto bene, a parte un leggero capogiro. Da quanto tempo sono incosciente?" domandò Harry.

“E’ mezzanotte, quindi direi che sei rimasto svenuto per più di sei ore.” rispose Severus.

“Ah capisco. Un attimo che ci fai qui a quest’ora della notte?” domandò Harry incuriosito.

“Volevo aspettare personalmente che ti svegliassi, quindi sono venuto qui quando Poppy se n'è andata a dormire. Ero andato in bagno quando ti sei svegliato.” rispose Severus per poi incrociare le braccia e appoggiare la schiena sullo schienale della sedia.
Harry conosceva bene quella postura, voleva dire che era tempo delle domande, e Harry non sapeva se dirgli la verità o meno, per non parlare del fatto che gli aveva nascosto del fatto che aveva avuto questa strana sensazione durante la settimana, e molto probabilmente era collegata a ciò che è successo oggi, sapeva che se gli avesse detto la verità a Severus  gli avrebbe sicuramente impedito di andare ad Hogsmeade per il resto dell’anno, ma non sapeva proprio cosa dirgli.

“allora, mi spieghi cos’è successo?” domandò Severus guardando dritto negli occhi Harry.

Harry distolse lo sguardo “beh…ecco…io non lo so.”

“Non ti azzardare a mentirmi Harry, so quando lo fai, ho notato che mi nascondevi qualcosa in questi giorni, ma sono stato zitto, aspettando che mi parlassi. Quindi adesso parla.” disse Severus con voce bassa e arrabbiata.
Era vero aveva notato che qualcosa non andava in Harry e che gli stava sicuramente nascondendo qualcosa, moriva dalla voglia di saperlo e capire cosa stava succedendo, e ora Harry gli stava mentendo, la cosa stranamente lo aveva ferito anche se non sapeva perché.

Harry vedendo che Severus si stava arrabbiando, sapeva che non aveva scelta che dirgli la verità.

“Ecco tutto è cominciato quando ho cominciato ad avere una brutta sensazione, prima era leggera e non ci feci caso, poi è diventata sempre più forte, e non sapevo cosa causava questa sensazione, ma decisi di ignorarla. Oggi invece è successa una cosa…strana.” disse Harry reprimendo i brividi che stava avendo al pensiero di quel pomeriggio.

“Cosa è successo? I tuoi amici hanno detto che stavate tornando al castello, quando all’improvviso ti hanno sentito urlare per il dolore per poi svenire. Poppy ti ha controllato ma non avevi nessuna ferita interna o esterna che condusse alla causa del tuo dolore.” disse Severus preoccupato e timoroso di quello che avrebbe detto Harry.

“Stavo camminando con i miei amici verso il castello, quando all’improvviso ho sentito senza motivo un terrore agghiacciante che mi stringeva il petto, e il cuore che batteva all’impazzata, non riuscì a reggermi in piedi e caddi in ginocchio, all’improvviso sentì una voce chiamarmi, girai la testa da dove proveniva la voce, ma l’unica cosa che vidi era un’ombra tra gli alberi, quella voce mi chiamò di nuovo, e questa volta un dolore intenso colpì il mio fianco sinistro, era come se stesse prendendo fuoco. l’ultima cosa che vidi prima di svenire era l’ombra misteriosa che spariva.” disse in fine Harry.

“Hai detto il fianco sinistro?!”

“Sev…Severus che stai facendo!"

“sta fermo Harry!” esclamò Severus che si era  alzato dalla sedia per poi sedersi affianco ad Harry e alzargli la parte sinistra della camicia, tolse l’incantesimo che aveva messo sul marchio, appena il marchio di rivelò, Severus e Harry rimasero sorpresi di vedere che il marchio era diventato di un rosso acceso, sembrava che stesse per sanguinare.

“Non capisco, cosa c’entra il marchio con l’ombra strana che ho visto?” domandò confuso Harry.

“Dimmi Harry sei sicuro che coloro che ti avevano rapito tempo fa fossero babbani?” domandò Severus pensieroso.

“Sì, te l’ho già detto, non avevano le bacchette, o per lo meno coloro che ricordo.” disse Harry cercando di ricordare.

“Sicuramente uno di loro lo era, perché se no non si spiega come ha fatto il tuo marchio  reagire in quel modo.” disse Severus sfregando la mano sulla faccia stanco.

“Neanche io riesco a spiegarlo, non so più niente. E se mi stessero cercando e  uno di loro mi avesse trovato, e se facessero del male ad una persona che amo per ferirmi, e se…”

“Harry calmati. Presumiamo che ti stessero cercando, non possono fare nulla contro di noi, io e l’ordine ti proteggeremo, aumenteremo la sicurezza intorno al castello e ad Hogsmeade, non ti preoccupare.” disse Severus, accarezzando il braccio di Harry cercando di tranquillizzarlo.

“Quindi pensi che posso andare ad Hogsmeade con i miei amici senza metterli in pericolo?” domandò Harry riprendendo la calma con le carezze di Severus.

“Sì, certo che potrai andare ad Hogsmeade, ma come ho detto prima aumenteremo i controlli e faremo in modo che tu sia inseguito da qualcuno dell’ordine. Lo sai che per fare ciò dovremo dire la verità a Silente e all’ordine?” domandò Severus.

“Cosa?” Harry non voleva assolutamente che qualcuno sappia del suo passato e presente.

“Allora come facciamo a dire a Silente di aumentare la sicurezza del castello senza dirgli la verità?” domandò Severus sapendo già che non c’era altra soluzione, aveva visto come era stato pensieroso Silente quando Poppy ha detto che non c’era niente che non andava e che doveva solamente riposare, non erano riusciti a capire perché Harry avesse urlato di dolore se non c’era alcuna ferita o maledizione oscura.

“Io…non lo so. Severus io…io non credo di farcela a raccontare la verità.” disse Harry con voce tremante e prendendo un lungo sospiro cercando di mantenere la calma.

“Harry so che sarà difficile per te, ma ti prego ascoltami, prima o poi tutto si rivela, e credo che sia il momento di dire tutto a Silente, puoi anche non raccontare niente all’ordine, sono sicuro che dopo aver raccontato tutto a Silente, lui capirà e rispettando la tua scelta di non dire niente all’ordine. Se vuoi lo farai in futuro quando sarai pronto. ” disse Severus con voce pacata, che tranquillizzo Harry rapidamente.

“Va bene glielo racconterò, ma dovrai essere con me, non credo di farcela da solo.” disse Harry ormai rassegnato all’idea di dire i segreti che ha nascosto per così tanto tempo al mondo, ma che adesso si stanno rivelando sempre a più persone, prima Severus e adesso Silente.

“Va bene come vuoi, ma ora devi riposarti, ecco bevi.” disse Severus porgendo a Harry la pozione per dormire, che fece apparire qualche secondo prima.

Harry annuì e bevve la pozione, in pochi secondi si addormentò, Severus lo fece sdraiare, istintivamente Severus baciò la fronte di un ormai addormentato Harry, all’improvviso a Severus apparve per un momento l’immagine del suo compagno, Severus tornò alla sua sedia non capendo perché fosse apparsa quell’immagine così all’improvviso.

Al cuore non si comandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora