11. LEZIONE DI DCAO

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Ormai la fine di ottobre era alle porte, manca solo qualche giorno ad Halloween, gli studenti non vedevano l’ora che arrivasse quel giorno per andare e divertirsi con gli amici ad Hogsmeade, ma c’era uno studente in particolare che non era felice che arrivasse quel giorno, visto che quel giorno era il giorno in cui sono morti i suoi genitori e la sua vita è cambiata negativamente. Harry non era contento come gli altri, si sentiva sempre triste quando si avvicinava quella data, e preferiva ogni volta stare da solo, come lo è stato quel giorno quando ha perso i suoi genitori, l’unica persona che gli faceva dimenticare quei tristi pensieri era il suo amico Severus, già dopo quella notte nel quale sono diventati amici tutto era cambiato, anche in classe le cose erano cambiate, Severus non lo sgridava ad ogni piccolo errore, ma lo ignorava soltanto, a meno che non facesse un disastro con la pozione, a quel punto Severus era costretto a sgridarlo e togliergli i punti e metterlo in punizione, per non destare sospetti sulla loro relazione, anche se nei ultimi tempi era migliorato in pozioni, visto che severus durante le punizioni che gli dava gli dava lezioni private di pozioni, quindi pian piano era migliorato.

Harry e i suoi amici, Ron, Hermione e Draco, si stavano dirigendo verso l’aula di difesa. Ad Harry piacevano molto le lezioni che faceva il suo padrino Sirius, visto che era da tanto tempo che non avevano un professore decente. Entrarono in aula, si sedettero alle prime file, Draco e Hermione davanti, e Ron e Harry dietro di loro, la quando la classe si sedette ai propri posti Sirius iniziò la lezione.

“Buon pomeriggio ragazzi, oggi pratichiamo l’incanto patronus. Qualcuno sa dirmi cos’è e come si evoca?” domandò Sirius, che era appoggiato alla sua scrivania, e fu sorpreso di vedere molte mani alzate da parte dei grifondoro ma nessun serpeverde aveva alzato la mano. Ma capì che dovevano essere stati nell’esercito di Silente che Harry e i suoi amici avevano creato l’anno scorso.

“Signorina Granger.”

“L’incanto patronus è un incantesimo che ti permette di scacciare i dissennatori, e lo si deve evocare pensando ad un ricordo particolarmente felice mentre si pronuncia l’incantesimo, Expecto patronum.” rispose Hermione.

“Bene, risposta corretta, 10 punti a grifondoro. Ora alzatevi tutti, e sfoderate le vostre bacchette.” quando si furono tutti alzati Sirius spostò con un incantesimo tutti i banchi posizionandoli conto le pareti.

“Ora prima di praticare l’incantesimo ripetete con me. Expecto patronum.”

“EXPECTO PATRONUM” urlò all'unisono la classe anche chi sapeva già l’incantesimo.

“Bene ora posizionatevi dove volete e iniziate a praticarvi con l’incantesimo, ricordate prima di provare ad evocarlo dovete focalizzarvi su un ricordo particolarmente felice, io girerò tra di voi e vi dare aiuti o consigli.”

La classe si divise in grifondoro e serpeverde, attenti a non mischiarsi, tranne per Draco che era rimasto con il trio.

Dopo che si venne a sapere tra i mangiamorte che i rimanenti componenti della famiglia Malfoy avevano tradito il signore oscuro alleandosi con l'ordine della fenice, avevano ordinato ai loro figli di non rivolgere la parola a Draco e di non avvicinarsi a lui, ma nonostante ciò Theodore Nott e Blaise Zabini continuarono a rivolgere la Draco anche se di nascosto, per non farsi vedere dai altri serpeverde.

Nella classe iniziarono a nascere i primi patronus, che erano creati principalmente dalla maggior parte grifondoro, mentre nei serpeverde, il più bravo tra di loro riusciva ad evocare solo la nebbia di un patronus.

Harry decise di evocare una sola volta l’incantesimo, che riuscì come sempre, e iniziò ad aiutare draco con l’incantesimo, mentre i suoi amici stavano aiutando i pochi grifondoro che non riuscivano ancora ad evocare un patronus, nel frattempo Sirius si occupava dei serpeverde.

Al cuore non si comandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora