3.RISPOSTE

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È consigliato ascoltare ma musica mente si legge.
Buona lettura. ❤️
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A Piton brillavano gli occhi di rosso.

Harry non ci credeva, non sapeva cosa pensare mentre osservava quei penetranti occhi rossi come il sangue, c’era preoccupazione in quei occhi ma allo stesso tempo rabbia repressa, che non era rivolta a lui.

Piton aspettava una risposta da Harry, ma c’era qualcosa di strano, il ragazzo sembrava stupito, anzi shockato. Ma che stava succedendo perché lo guardava in quel modo.

“Che ti succede Potter?” domando Piton lasciando il braccio del ragazzo e allontanandosi un po’ da lui ma rimanendo seduto sul letto.
Potter lo guardo con esitazione prima di rispondere. “Signore i suoi occhi sono…. rossi.” rispose esitate. Piton rimase stupito, così si alzò velocemente dal letto voltando le spalle a Harry, cercò di controllare il suo vampiro, prese dei respiri profondi prima di rispondere, “Sarà stata una tua immaginazione Potter, ti sei appena svegliato e sarai ancora un po’ intontito." disse Piton cercando di controllare la sua voce.

Harry non era convinto della risposta di Piton, sapeva che stava nascondendo qualcosa. Si raddrizzò nel letto appoggiandosi di nuovo dei cuscini contro la testiera del letto, cercando di pensare se fosse saggio o meno controbattere. Mentre pensava, guardando la schiena di Piton, quando sentì Piton pronunciare le parole che non voleva affatto rispondere, "Rispondimi Potter, cos’è questa storia, chi ti ha fatto questo.” Disse queste parole mentre si girava verso Harry adesso con gli occhi normali ma sempre intensi e indagatori.

Harry distolse lo sguardo, guardando le coperte, “L’ha detto lei stesso signore, ha già visto tutto cos’altro dovrei dirle.” rispose con calma, sapendo che ormai non aveva scampo, e i segreti che custodì per così tanti anni era il momento di rivelarli, ma non lo avrebbe fatto così facilmente, se Piton voleva delle risposte doveva dare risposte anche a Harry.

“Voglio risposte vere, quello che ho visto non basta.” rispose Piton sedendosi sulla sedia di prima, appoggiando i gomiti sulle gambe, intrecciando le dita delle mani tra loro e appoggiando il mento su di essi.
“Voglio sapere perché questo silenzio, perché non hai detto niente a Silente, Black, Lupin, o alla Mcgranitt, voglio sapere perché questo silenzio per tutto questo tempo, voglio sapere tutto.” Disse Piton con una calma che non sapeva di avere, era come se lui e il suo vampiro stessero parlando contemporaneamente, non sapeva perché voleva saperlo, ma allo stesso tempo voleva sapere per aiutare il ragazzo, era un’altra persona da ciò che ha sempre creduto, ha saputo recitare bene, ma perché ha dovuto farlo, e perché non ha chiesto aiuto a nessuno per anni, perché questo grande silenzio, voleva andare a fondo a questa faccenda ad ogni costo.

“Risponderò alle tue domande solo se lei risponderà alle mie signore.” disse Harry senza tremare, la sua voce era controllata, tornando a guardare Piton, aspettando la sua risposta, sapeva che c’era qualcosa di strano nel fatto che gli occhi di Piton fossero rossi anche se per qualche secondo, sapeva di aver letto qualcosa suoi occhi rossi ma non ricordava né l'argomento né quando lo ha letto. Guardando Piton sembrava che sapesse a cosa si riferisse, per un attimo ad Harry sembrava di intravedere un accenno di incertezza nei occhi di Piton, ma svanì come era apparsa, che per un attimo ad Harry sembrava di averla immaginata.

Piton non sapeva cosa rispondere, sapeva a cosa si riferiva Harry ma non sapeva se rispondere o no, ma sapeva che se voleva risposte ne doveva dare anche lui, non aveva scelta, doveva collaborare se voleva spezzare il silenzio di Harry.
“Va bene Potter, ti darò tutte le risposte che vuoi ma a patto che tu faccia lo stesso, sarà il nostro accordo, che ne dici?” disse Piton guardando cosa avrebbe risposto Potter, la risposta non tardò ad arrivare, perché dopo un paio di secondi. “Va bene ma voglio che ciò che le dirò non esca mai da questa stanza, voglio la sua parola signore” disse harry con sicurezza, non voleva che nessuno sapesse di questo, adesso era costretto a rivelare a Piton perché sapeva che quest’uomo non avrebbe mollato, se avesse avuto qualche via d’uscita l’avrebbe usata ma adesso non aveva scelta, ma allo stesso tempo temeva che Piton lo avrebbe tradito, é per questo che voleva anche risposte da Piton così se lui avrebbe avuto la malsana idea di dirlo ai suoi serpeverde o a qualcun altro avrebbe fatto la stessa cosa.

Al cuore non si comandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora