15. VERITÀ

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Harry si svegliò con i primi raggi del sole che si innalzavano che gli colpivano gli occhi, quando fu completamente sveglio allungò la mano per prendere gli occhiali sul comodino alla sua sinistra, quando li prese si girò dall’altra parte per prendere un bicchiere d’acqua, quando vide lì seduto sulla sedia con le braccia incrociate e la testa china in avanti un addormentato Severus, Harry quella scena la trovò dolce ma anche divertente, non aveva mai visto Severus così rilassato e sereno da quando ha cominciato a conoscerlo bene. Cercò di non fare rumore, bevve il suo bicchiere d’acqua e si sdraiò, i ricordi di ieri riaffioravano nella sua mente, l’ombra misteriosa che al solo chiamarlo lo affondava in un terrore mai sentito prima, o almeno da quello che ricordava, poi c’era la conversazione che fece con severus, non sapeva se c’è l’avrebbe fatta a raccontare la verità a Silente, ma per il bene dei suoi amici e il suo lo doveva fare, in più sapeva che se non lo avesse fatto Severus lo avrebbe fatto, quindi non aveva altra scelta che parlare.

Harry era immerso nei suoi pensieri quando sentì la sedia alla sua destra scricchiolare, Severus si stava svegliando.

“Buongiorno Severus.” disse Harry abbandonando i suoi pensieri.

“Buongiorno.” rispose Severus con voce rauca, prese un bicchiere d’acqua per svegliarsi un po’ e svegliare la sua gola.

“Come hai dormito?” domandò Harry mettendosi a sedere.

“Dormire su una sedia non è il massimo, non è come dormire su una poltrona.” rispose Severus scricchiolando la schiena cercando di ricomporsi. Non si era accorto di essersi addormentato, l’immagine del suo compagno non abbandonò mai la sua mente anche quando si addormentò, continuò a fare lo stesso sogno su di lui.
Evocò un tempus, erano le 7:30, tutti sicuramente staranno già dormendo, quindi poteva tranquillamente stare con Harry un’altra mezz’ora senza che nessuno li disturbasse.

“E tu invece come hai dormito? come ti senti?” domandò Severus portando la sua attenzione su Harry.

“Bene, ho dormito bene, e mi sento bene, quel capogiro che avevo la scorsa notte è sparito.” rispose Harry.

“Bene meglio così, ne sono sollevato. Senti Harry non voglio metterti pressione, ma dovremo dire la verità a Silente appena possibile, non sappiamo chi sia o cosa sia in grado di fare.” disse Severus preoccupato, e osservando attentamente Harry per capire cosa stava pensando. Vide incertezza, ma consapevolezza allo stesso tempo, Harry era incerto su come dire la verità a Silente, ma era consapevole che era la cosa giusta da fare, e che Severus aveva ragione. Quindi non aveva altra scelta che parlare.

“Hai ragione è meglio affrettarsi…"

“Ha signor Potter la vedo sveglio. Oh ciao Severus non pensavo ci fossi anche tu, grazie per aver badato ad Harry in mia assenza. Bene signor Potter, vediamo come sta.” entrò Madama Chips come una furia, ringraziando Severus e precipitandosi subito da Harry.

Dopo vari controlli, il risultato era che Harry era in perfetta salute come se ciò che successe ieri non fosse mai accaduto.

“beh…sembra che tu sia in perfetta salute, puoi anche ritornare al dormitorio se lo desideri signor Potter.” disse Madama Chips una volta finito.

“Bene vestiti Potter ti accompagnerò al dormitorio.” disse Severus mettendosi la sua maschera di neutralità davanti all’infermiera.

Una volta vestito Harry seguì Severus, una volta usciti non si diressero verso l’ufficio di Silente per sistemare la questione una volta per tutte.

“ah Harry devo avvertirti che Silente sa della nostra amicizia.”

“Aspetta ma com…ah già, è vero stiamo parlando di Silente. Va bene meglio così.”

Al cuore non si comandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora