12. L'IDEA DI SILENTE

170 15 6
                                    

Tutta Hogwarts era alla sala grande per la cena. Tutti che parlavano e ridevano tra loro, quando all’improvviso Silente si alzò dal suo posto richiamando tutti alla sua attenzione.

“Prima che continuiate a mangiare  volevo comunicarvi una mia idea che mi è venuta da poco per rilassarci e divertirci in questi tempi bui e oscuri. Ho pensato ad un ballo, ma non un ballo qualunque, sarà un ballo a tema, e il tema sarà la mitologia greca, tutti, sia studenti che professori dovranno vestirsi a tema. Si farà il giorno prima della partenza per le vacanze, dal terzo anno in su potranno partecipare, invece i due anni che non partecipano al ballo potranno partire due giorni prima della partenza abituale, il ballo sarà fatto il giorno dopo la partenza degli studenti che non potranno partecipare, quindi coloro che parteciperanno al ballo partiranno il giorno dopo per le vacanze. Per gli abiti potrete andare alle botteghe che ci sono ad Hogsmeade, ho detto loro che avremo un ballo a tema, quindi troverete tutto quello di cui avrete bisogno ." concluse Silente con il suo solito sorriso sereno, osservando la reazione sia degli studenti che dei professori che non ne sapevano niente.

Tutti gli studenti, soprattutto gli anni che potranno andarci erano sorpresi in un primo tempo, poi iniziarono a fischiare e applaudire felici.

“Ah si, mi stavo quasi dimenticando di un dettaglio, dovrete avere con voi una benda da mettere negli occhi,perché ci sarà una sorpresa ad aspettarvi durante il ballo .” disse Silente sedendosi al suo posto. Gli unici che non hanno proferito parola furono i professori, ancora scossi dalla notizia, soprattutto per il fatto che dovevano anche loro vestirsi a tema.

"Scusami Albus, ma da dove ti è venuta questa idea assurda?” domandò la Mcgranitt girandosi verso Silente.

“Ho avuto un piccolo spunto da uno di voi mentre chiacchieravamo con un bel tè.” rispose silente dando una breve occhiata a Severus che era accanto alla Mcgranitt.

“Parleremo dei dettagli settimana prossima nella riunione.” continuò silente tornando tranquillamente a mangiare.

La Mcgranitt decise di non domandare oltre e ritornò anch'essa a mangiare.
Severus in tutto questo era rimasto immobile a pensare, quindi era questa l’idea di Silente, far mettere una abito graco a tutta la scuola sperando che Severus riconosca il suo compagno, da una parte era assurda, ma dall’altra poteva funzionare, beh non gli restava che aspettare a natale.

Nel frattempo nel tavolo grifondoro c’era molta euforia, più degli altri tavoli.

“Ragazzi non vedo l’ora di andarci, sarà fantastica, sono curioso della sorpresa, mi chiedo che cosa faremo con queste bente per occhi.” disse Seamus agitando le braccia.

“Si, anche io sono curiosa da sta cosa. Ma Silente ha ragione, in questi tempi bui un po’ di divertimento ci vorrebbe.” disse Hermione sorseggiando il suo succo di zucca.

“Concordo, ma dobbiamo pensare agli abiti, che dite se andiamo questo sabato a Hogsmeade e vediamo cosa troviamo lì?” propose Draco per poi mettere un boccone in bocca.

“Si, mi sembra una buona idea, che sabato sia, per lo più sarà anche Halloween, farò sicuramente anche qualche scorta di caramelle.” disse Ron elettrizzato alla sola idea delle caramelle. Tutti risero al suo commento.

Draco sapeva che quest’idea di Silente è stata fatta solo per aiutare Severus a trovare il suo compagno, e anche lui aiuterà Severus a trovarlo, gli aveva raccontato nel dettaglio come era il ragazzo, quindi era come se l'avesse visto di persona, lo avrebbe sicuramente trovato.

“Harry sei silenzioso, stai bene?” domandò Draco accanto ad Harry preoccupato, notando il suo silenzio.

“S…Sì sto bene, ero solo sovrappensiero.” mentì Harry. Non sapeva perché ma aveva una brutta sensazione, era iniziato nel tardo pomeriggio, prima era leggero, e non ci fece caso, ma adesso era diventato forte, e non riusciva proprio a capire che cosa fosse. Ma forse era meglio non parlarne con Severus, e non preoccuparlo inutilmente, forse era solo paranoico, o era solo lo stress.

Al cuore non si comandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora