Studio Psichiatrico della Dottoressa Sveva Odenberg.
Ultima Seduta.
Ore 22:49 del 24 Settembre 2025.
.....
-Sevda. Non posso firmare il tuo foglio di rilascio. -
-Lei non mi crede. - disse la ragazza ancora una volta delusa.
-Ma non posso farci niente. Se lei si ostinerà a tenermi rinchiusa qui dentro, non sa cosa attirerà. Ormai penso che il suo tempo sia scaduto. -
-Non accadrà niente Sevda. Hai solo bisogno del tuo tempo per stare meglio. -
La dottoressa si avvicino alla ragazza e le prese la mano tra le sue con affetto materno. - Non accadrà nulla. -
Nello stesso istante in cui quella frase veniva pronunciata Sevda sapeva che qualcosa di orribile stava per accadere.
Qualcun'altro aveva osato toccarla.
Tutto fu così veloce che a stento riusci a percepire la sua presenza, come una lieve carezza del vento che porta distruzione e sangue.
Sangue che ora era sulle sue mani bianche.
- Te l'avevo detto, chi ascolta questa storia è destinato a morire. -
Il suo sguardo si alzò verso l' ombra che gli tendeva la mano.
Sorrise.
****
Bastien mi aveva trovata. Lo sapevo. Lo sentivo che si stava avvicinando per questo volevo andarmene da quel posto, ma la dottoressa aveva preferito non darmi ascolto, dichiarando la sua sentenza di morte. La sua anima sarebbe stata inquiottita da questo posto oscuro, con ospite qualcuno che non vorresti mai incontrare.
-Il mio sole di mezzanotte. - dissi con nostalgia per poi chiarire - Non verrò con te. -
La Sevda che sperava di trovare ormai non esisteva più.
Ritirò la mano con un sorriso - Vedo che le buone maniere non servono a niente come al solito. - mi arrivò addosso così velocemente che lo vidi a mala pena. Chiusi gli occhi al suo tocco delicato sul mio viso.
-Perché ti ostini a farmi questo? Potranno passare anni ma ti ritroverò sempre! -
I suoi occhi brillavano mentre lo diceva ma perché dovresti trovarmi? Quando hai detto di non amarmi. Quando hai preferito scappare dai tuoi sentimenti.
Il suo viso si avvicino al mio, facendo sfiorare le nostre fronti, sussurro - Mi dispiace. Per non essere stato l' eroe di cui avevi bisogno. -
Non avevo bisogno di quello.
-Non avevo bisogno di nessun eroe Bastien. Solo di qualcuno che mi aiutasse a capire. Qualcuno che mi amasse veramente. -
Bastien mi abbraccio ma non uscì nessuna parola dalle sue labbra ancora una volta.
Non che ci sperassi più, ormai. Ma era solo la conferma di quello che avevo sempre pensato.
Potevo combatterlo se avessi voluto ma rifiutavo da sempre l' idea di ferirlo. Di danneggiare una sola parte di quel corpo meraviglioso. Mi accarezzó il viso e cercai quella sensazione di casa che avevo provato solo con lui ma non provavo più niente di tutto questo. Dentro di me avevo distrutto l amore che provavo per Bastien. Quello che ero adesso mi permetteva di tenere a bada i miei sentimenti e le mie emozioni.
Era questo che voleva dopo tutto, no?
***
Quell' anno dentro l ospedale non fu più terrificanti di quelli che avevo passato con la mia famiglia. Convinsi mio padre a portami in questo posto, spaventandolo a morte appena provo a toccarmi.Ricordo ancora il suo volto distorto dal orrore. Mi rinchiuse velocemente in questo ospedale.
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Il mio sole di mezzanotte
RomancePrologo. Studio Psichiatrico della Dottoressa Sveva Odenberg. Ultima Seduta. Ore 22:49 del 24 Settembre 2025. ..... -Sevda. Non posso firmare il tuo foglio di rilascio. - -Lei non mi crede. - disse la ragazza ancora una volta delusa. -Ma non...