"Pioveva.. Pioveva così forte quel giorno.
La collera del cielo che assaporava la sua ennesima sconfitta."
Era una delle nostre sedute all' aperto, Bastien mi lasciava libera di correre per quel giardino che mi ricordava un posto lontano dove ero stata felice. Quando all ' improvviso cominciò a piovere, piccole gocce che arrivarono sulla cartella del Dottor Berg - Dovremmo rientrare, Sevda -
-Non avrà paura di un po' di pioggia Dottore? -
Lui sorrise come se stesse ricordando qualcosa di bello ma allo stesso tempo triste. Avevo imparato a conoscere chi fosse quel medico dall aria scontrosa e che nascondeva sempre le sue lacrime. Era molto sensibile in realtà, i suoi occhi parlavano ma lui non lo sapeva. Durante quelle sedute sapevo che stava aspettando qualcuno, sapevo che il suo cuore apparteneva a qualcuno e ne fui così gelosa da volerglielo portare via. Ma quello sguardo mi diceva che nessuno avrebbe mai potuto sostituire la persona che amava.
In quelle sedute raccontai quello che ricordavo della mia vita, più mi avvcinavo a lui, più i miei ricordi sembravano tornare. La mia triste vita, il passato che tanto non volevo ricordare mentre parlavo con lui non sembrava così terribile. Avevo capito che ciò di cui mi incolpavo non era reale, non avevo ucciso mia madre era stata lei a farlo ogni giorno. La sua caduta, non ero stata io a spingerla, ora potevo ricordare la verità che non avrei mai raccontato.
***
In così poco tempo mi sentì vicina a Bastien che mi capiva, che mi ascoltava e non mi dava fretta. C'erano giorni in cui il suo volto sembrava spento, come se un grosso senso di colpa pesasse sulle sue spalle, mentre altri sorrideva ma era un sorriso nostalgico di qualcuno che aveva perso qualcosa e che voleva a tutti i costi ritrovarlo.
Chi era quest'uomo bellissimo e perché più giorni passavo con lui, più mi sentivo a casa?
Sentivo di volere un contatto con lui ma non potevo, avevo paura di un suo rifiuto. Volevo davvero sapere se c'era qualcuno nella sua vita così cercai di scoprire qualcosa - E lei Dottore, com'è la sua vita? -
Mi guardó e disse - In attesa. -
-In attesa di cosa? -
Non rispose e guardó lontano. Ma non avrei ceduto. Mi sedetti accanto a lui - Cosa sta aspettando? -
I suoi occhi erano così belli mentre diventavano lucidi per le lacrime trattenute.
-Qualcuno che non sa quanto la amo. - disse con voce rotta dall' emozione.
Poggiai la testa sulla sua spalla - Non è mai troppo tardi per dirlo. -
Lo senti piangere. E non so perché ma asciugai quelle lacrime. - Avrei voluto che qualcuno della mia famiglia mi avesse detto che ci teneva, avrei voluto sentirmi dire che mi volevano bene anche se mi hanno fatto del male, avevo sempre la speranza. Di un abbraccio e di una parola di conforto ma non è mai arrivato nulla di tutto questo. Ci provi Dottor Berg, lo dica al cielo, alla pioggia, forse lo sentirà. -
Il Dottor Berg mi guardò con una lieve speranza negli occhi, era così bello mentre si alzava e urlava al cielo - TI AMO! TI HO SEMPRE AMATA! - la pioggia sul suo viso si era ormai mescolata alle lacrime.Era così bello una visone che fece luce nella mia memoria. Sarei voluta essere anche solo una di quelle gocce che toccavano il suo viso. Una lacrima piangente che sarebbe nata e morta tra le sue labbra.
Fu lì che la mia memoria tornó. Fu lì che vidi tutto quello che era per me Bastien. Come non avevo mai smesso di amarlo nonostante avessi tentato tutto per distruggere quel sentimento che pensavo lo avrebbe portato alla morte. Lo abbracciai mentre piangeva. Mentre piangevo. Presi il suo viso tra le mani e lo baciai mentre gli sussurravo le stesse parole, mentre gli dicevo quanto fosse stato importante per me. L' unica persona che mi abbia mai amato nella mia esistenza.
-Sono tornata da te, perché sei sempre stato la mia casa, la mia famiglia, l' unica persona che mi ha protetta da quando sono nata, dove potrei mai andare senza di te, Bastien? -
Mi avvolse con le sue ali teneramente - Mi dispiace. Mi dispiace per non aver capito prima cosa stava accadendo.Mi dispiace per non averci permesso di lottare insieme. -
Bastien continua a scusarsi ma la verità ero solo che eravamo più umani di quanto pensasse. Commettiamo errori, non percepiamo subito la malvagità e per quanto lo si possa negare il nostro primo istinto è sempre la negazione, cerchiamo sempre il bene prima in una persona e poi quando scopriamo il male ne rimaniamo irrimediabilmente feriti.
Anche Bastien era stato ingannato, ferito dalla persona che lo aveva cresciuto, fingendo di amarlo, fingendo di prendersi cura di lui. Era stato allontanato dalla realtà, come potevo anche solo giudicarlo? Giudicare non rende una persona migliore ma il tempo e l amore, possono lenire le ferite e aiutarlo a guarire.
-Perdonami se volevo che fosse un momento speciale solo per noi, per dirtelo. Ti amo e sei l unica a cui l abbia mai detto, Sevda. Ma non lo so, se il mio amore sia un bene o una maledizione. -
Bastien era ancora ferito e si sentiva in colpa ma l avrei aiutato a guarire in ogni istante della mia vita.
-È la malediziome più bella che potesse capitarmi. - dissi sorridendogli mentre il suo sorriso era triste ma con il tempo avrei fatto brillare il sorriso del mio sole di mezzanotte. Dove c'era buio lui aveva portato la luce. Ora sarei diventata io il suo sole.
***
Sapevo che Bastien mi amava, ma allora ero tropo ferita, troppo soggiogata da qualcuno, che stava giocando con la mia vita e la mia mente per capirlo,ma adesso le cose erano diverse. Potevo guardare il mondo con più lucidita, le ombre che mi avevano accompagnata da tutta la vita erano sparite, restavano solo quei poteri, i nostri poteri, che ci avrebbero permesso di proteggerci.
Accarezzai i capelli di Bastien - Il mio bellissimo sole di mezzanotte. Grazie per aver dato luce alla mia vita. -
Apri le mie ali e Bastien ne fu affascinato - Sono così meravigliose. - disse commosso mentre ci stringevano in un abbraccio di petali neri e bianchi.
Come imparai a farlo è un altro segreto che forse un giorno vi racconterò.
Presi Bastien per la mano e lo invitai a correre con me sotto la pioggia. Per poi spiccare il volo mano nella mano.
Non sapevamo quello che il Fato avrebbe deciso per noi, ma avremmo lottato fino alla fine per quello che avevamo. C'erano domande che non avevano ancora risposte. Non sapevo chi aveva portato davanti a miei occhi quelle piume nere, dubitavo fosse stato Bastien per il senso di colpa che lo avvolgeva. Forse era il senso di colpa di qualcun'altro che era meglio non nominare o forse era un avvertimento che qualcuno ci stava ancora osservando ma non saremo mai scappati, avremmo affrontato tutto insieme. Mi sentivo invincibile accanto a lui, era qualcosa che non potevo spiegare pienamente, ma sapevo che gli sarei appartenuta per sempre. Forse ero stata io fin dall' inzio a sceglierlo, forse fin dal inzio avevo catturato quell' angelo presuntuoso.
****
Magari il nostro non è un amore esemplare, non è perfetto, ma è la cosa più preziosa che abbiamo e avremmo lottato in eterno per proteggerlo.
"Ama il tuo peccato se ti rende felice. Amalo di più se la gente ne parla male, amalo e rendilo libero dal dolore e dalle sofferenze. Rispettalo e in cambio avrai un amore eterno e una calda famiglia dove potrai sempre tornare. "
La nostra storia potrei continuare a raccontartela un giorno e.. beh se vedi per caso due angeli che si baciano nell' oscurità della notte creando una luce che ti scalderà il cuore, non raccontarlo mai a nessuno, custodisci il nostro segreto.
Fine.💙
STAI LEGGENDO
Il mio sole di mezzanotte
RomancePrologo. Studio Psichiatrico della Dottoressa Sveva Odenberg. Ultima Seduta. Ore 22:49 del 24 Settembre 2025. ..... -Sevda. Non posso firmare il tuo foglio di rilascio. - -Lei non mi crede. - disse la ragazza ancora una volta delusa. -Ma non...