Capitolo 9

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< SSSAAAMMM!!! >

Mi sveglio di scatto e mi siedo velocemente spaventata. Ma chi diavolo è che mi urla nell'orecchio di prima mattina? Mi guardo intorno e cerco la causa del mio brutto risveglio.

< Sam...Finalmente! > mi giro verso quella voce così fastidiosa e acuta. È Ian, ovviamente...quante volte gli avrò ripetuto di non svegliarmi così? Sa benissimo che non sono per niente mattiniera o forse ha deciso di morire... Aspetta, ma chi gli ha dato il permesso di entrare nella MIA stanza? Allora vuole proprio che metta fine alla sua esistenza. Lo fulmino con lo sguardo, rimediando da parte sua un sorriso compiaciuto.

< Su svegliati è tardi! > mi dice. Guardo la mia sveglia, sono solo le 8:00 di sabato mattina...non penserà che io mi svegli a quest'ora, spero.

< È sabato > farfuglio assonnata e mi rifugio sotto le coperte, cercando di nascondermi da quel mostro che dovrei chiamare fratello.

< Lo so che è sabato...ma io ho fame! > Riprende, scuotendomi per farmi alzare.

< E allora va a mangiare! > Biascico ovvia, con la voce impastata dal sonno. Cosa gli posso fare se ha fame? Non è mica un bambino, se pensa che ora mi alzi per preparargli la colazione si sbaglia di grosso. Ormai è grande e vaccinato, riuscirà benissimo a trovare delle cose commestibili nel frigorifero, sempre che i pochi neuroni che ha gli funzionino ancora bene.

< Non è questo. Il frigorifero è vuoto, devi fare la spesa, prima che muoia di fame >.

< Perché non la fai tu, invece di venire qua a rompermi le palle? > ribatto prontamente alterata, mi sta passando il sonno per colpa sua.

< Beh, sarebbe il tuo turno veramente... Quindi alza il culo ed esci a comprare qualcosa > risponde un po' alterato. Forse è vero che ha fame... Ma io ho sonno e il sonno è più importante del cibo o almeno per me è così. Poi che gli costa uscire e andare al super market vicino casa?

< Dopo > dico con un filo di voce, nascondendo la testa sotto il cuscino, decisa a riprendere sonno. Passano alcuni secondi e non avverto nessun segno di vita... Forse si è finalmente deciso di seguire il mio consiglio, anche perché posso essere molto pericolosa quando qualcuno interrompe il mio sonno ristoratore... Ho parlato troppo presto, perché appena mi rilasso, sento una cascata d'acqua bagnarmi i vestiti e quindi anche il corpo, e di conseguenza anche tutto il mio letto. 

< Cazzo, ma sei impazzito?!?!? È ghiacciata!! > urlo, alzandomi di scatto spaventata.< Quale cazzo è il tuo problema?!? > Continuo altrettanto incazzata.

< Il mio problema è che sto morendo di fame e che tu devi alzare il tuo dannato sedere e andare a fare la spesa! > urla irritato. Ma che vuole? Sono io quella che deve essere incazzata per aver fatto una doccia ghiacciata fuori programma! Impreparata a tutto questo e ancora intontita dal sonno, decido di dargliela vinta, quindi mi alzo e mi chiudo in bagno per prepararmi.

< Ah, è un'altra cosa > urla da dietro la porta.< Metti il materasso fuori per farlo asciugare, a meno che tu stanotte non voglia dormire su una spugna > lo sento dire, vittoriosamente, tra una risata all'altra. Sbuffo. Me la pagherà. Questa me la segno e dovrà stare molto attento d'ora in poi. Decido di mettermi una canotta bianca con scollo a V e dei semplici pantaloncini di jeans a vita alta, leggermente rovinati ai bordi. Asciugo velocemente i capelli con il phon e li lascio cadere morbidamente sulle spalle. Vado in camera e mi dirigo verso lo specchio per truccarmi un po'. Mi metto solo un po' di fondotinta e di mascara, giusto per non apparire un mostro e spaventare la gente. Oggi mi dovrei vedere con Josh alle 9, sono perfettamente in tempo. Infilo le mie Oxford marroni e vado in salone, dove trovo mio fratello sbracato sul divano di pelle, intento a mangiarsi un toast. Meno male che non c'era più cibo. Ian sembra quasi leggermi nel pensiero e appena mi vede si giustifica dicendo

Give me a reason...to hate youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora