Chapter thirty

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Valerie mi guardò stranita ma sempre con quell'odio profondo che nutriva nei miei confronti. Guadò gli altri che non si erano accorti di nulla e annuì.

<<Quando?>> mi chiese.
<< A fine scuola>> dissi.
Annuii di nuovo.
Dopo pranzo lei e Zayn ci salutarono e si diressero la loro classe.
<<Quanto la odio! Non la posso vedere!>> disse Tatiana.
<< si dà troppe arie, se non voleva sedersi con noi poteva perfettamente tornare dalle sue amichette>> aggiunse Alice.
<< ragazze io voglio parlare con Valerie>> dissi velocemente.
Loro si fermarono mentre io facevo qualche passo avanti e poi anch'io mi fermai
<<Vuoi porre fine alla sua vita? No perché se è così siamo con te. Mi faccio prestare la mazza da baseball da Colin che ne ha una>> disse la mora sorridendo.
<< E cosa vorresti dirle?>> mi chiese Alice che al contrario di Tatiana era rimasta seria.
<< voglio chiarire con lei. Sono stanca di dover combattere per una causa persa>>
<< Mel che cazzo stai dicendo?>> disse Alice.
<<Ti vuoi arrendere così?>> continuò mentre Tatiana non la smetteva di fissarmi. La sua faccia era una lastra di marmo, immobile, indecifrabile.
<< Ragazze non si tratta più di arrendersi o combattere. Lui ha scelto io non ci posso fare niente. Anzi che siamo tornati amici mi sembra impossibile. Voglio chiarire perché sono stufa di litigare e soprattutto ho paura che continuando così posso allontanarmi completamente da lui e non voglio>>
<<Fa come vuoi. Ma io con quella non voglio avere nulla a che fare. Vuoi metterci una pietra sopra? Hai voglia. Ma non venire poi da noi a piangerti addosso perché non ci hai provato>> disse la mora a denti stretti e per poi gira i tacchi allontanarsi.
Io, con la dice la guardiamo allontanarsi.
<<Non vi chiedo di accettare la mia idea, neanche io penso sia mai possibile convivere con questa situazione. Ma vi chiedo, da amiche di capirmi, e di capire soprattutto perché lo faccio>> di chi non guardandola negli occhi anche se sapevo che cercava il mio sguardo. Lei annuì, poi mi raggiunse e mi accarezzò la spalla e lentamente ci avviamo verso la classe, per l'ultima ora

Era appoggiato al muro con le braccia incrociate e un piede accostato al muro. Presi il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans e guarda l'orario. Erano passati 10 minuti e ancora nessuna traccia di Valerie. Mi rassegnai del fatto che non sarebbe venuta, d'altronde avrebbe dovuto parlare con me dopo tutto quello che era successo? Il fatto di andarmene proprio quando mi stavo per allontanare dal muro, comparì dall'angolo la bionda che a sua volta incrociò le braccia e mi squadro da capo a piedi.
<< allora che vuoi? Vuoi continuare a lanciarmi minacce?>> Risi a quelle parole.
<< Ah sono io che ti minaccio adesso? Non solo mi porti via il mio migliore amico da una vita con cui sono cresciuta e adesso mi accusi anche dei tuoi torti?>>
Lei non disse niente dal momento che sapeva che avevo ragione. Respirai e mi passai una mano fra i capelli.
<< Sentire così non risolviamo niente. Non ti ho fatto venire qui per discutere più di quanto già non abbiamo fatto, ma perché sono stanca di questa storia. Sono stanca di litigare con te e con Zayn>>
<< ma chi vuoi prendere per il culo? Guarda che l'ho capito che ti piace Zayn. Quindi è inutile che mi dici queste minchiate>>
<<Sì, va bene... È vero. Mi piace Zayn. Contenta? Ma lui ha scelto te, gli sei sempre piaciuta e per quanto mi faccia male accetto questa sua decisione. Non ti chiedo di essere amiche, ma solo di smetterla di sbranarci a vicenda. Tu sei la ragazza, io l'amica. Non ti chiedo altro>> dissi per poi allungare la mano verso di lei. Mi guardo allungo, come se stesse cercando di scovare una fregatura che non c'era. Quando si convince e mi stringe la mano.
<< Va bene>> disse. Io annuii.
<<Ma non credere che adesso ti abbracci, perché non ne ho l'intenzione>> disse poi mentre incominciavamo a camminare verso l'uscita.
<< tranquilla stessa cosa vale per me>> risposi sorridendo, la cosa mi sorprese molto quando anche lei ne accennò uno. Tornata a casa mangiare da sola dato che mia madre era ancora al lavoro. Una volta finito riordinai e mi lasciai cadere sul morbido divano del salone con l'intenzione di dormire. Le palpebre iniziarono a chiudersi piano piano e un senso di rilassamento percorse tutto il mio corpo. Proprio quando fui certa che mi stavo per addormentare, il mio cellulare iniziò a suonare nella tasca posteriore dei jeans.
<<Oh ma andiamo! Chi è?>> dissi mettendomi seduta ed estraendo l'aggeggio che continuava a suonare. Guardai lo schermo e lessi "Zayn". Pensai di non rispondere, ma poi, per qualche strana ragione permetti pulsante verde e lo portavi vicino all'orecchio.
<<Che vuoi?>> distanziando gli occhi al cielo convinta che mi avrebbe chiesto qualcosa riguardo i compiti, come sempre.
<<Mel! È successa una cosa terribile!>> disse allarmato. Mi alzai andai verso la finestra, conducendo la fronte.
<<Che è successo?>> chiesi mettendo un'altra mano nella tasca.
<<Safaa non si trova. Ti prego vieni a casa mia>> disse.
<<Okay arrivo subito>> dissi. Ero spaventata, avevo paura che le fosse successo qualcosa, in fondo l'avevo vista crescere e per me era come una specie di sorella, così come Waliyha. Presso il giubbotto dall'appendiabiti, il cellulare, le chiavi di casa e della moto e uscii. Montai e a tutta velocità partii verso casa Malik sperando per il meglio. Quando la raggiunsi posteggiare nel vialetto e velocemente scesi.
Suonai il campanello e quasi subito il moro mi aprì facendomi entrare.
<<Mi spieghi cosa é successo?>> dissi non appena entrata.
<<Ero andato a scuola di Sara fa per prenderla dopo scuola come ogni venerdì. Ma quando sono arrivato non c'era seduta al solito muretto. Ho chiesto alla maestra, ma ha detto di non averla vista andare via, che c'era troppa confusione. Ho chiamato i miei ma entrambi non hanno risposto. Sono così preoccupato Mel...>> disse abbracciandomi. So che non è il momento, ma avrei voluto che quell'abbraccio non finisse mai. Dopo un po' mi staccare lo presi dalle spalle, guardandolo dritto negli occhi.
<< stai tranquillo che la troveremo. E poi Safaa è una bambina sveglia, vedrai che sta bene>> lui annuì e mi sorrise debolmente.
<<Okay...allora dov'è Waliyha?>> gli chiesi.
<< È uscita da scuola ora, le ho detto di venire subito>> rispose.
<< bene. Allora chiama Mark e Valerie digli di venire, io mi occupo di Tatiana e Alice>>
Non ci penso due volte presi cellulare inizia digitare i numeri, stessa cosa fece io.
<< accidenti! Valerie non risponde!>> disse lui.
<< chiama Colin allora>> gli dissi mentre parlavo con Alice.
Dopo circa mezz'ora erano già tutti a casa di Zayn, preoccupati quanto noi due.
<< ok allora, dobbiamo controllare tutti i posti in cui potrebbe essere andata. Parco, scuola, amici, persone che la vedono durante la giornata... Tutto, non dobbiamo trascurare niente>> dissi, loro annuirono.
<< ci divideremo... Alice Tatiana voi chiederete agli amici, Colin e Marco controlleranno scuola e dintorni. Io e Mel controlliamo dei posti più frequentati da lei>> disse Zayn indicandovi uno ad uno.
<<E io?>> chiese Waliyha.
<< tu rimani a casa e ci avvisi se torna. Nel frattempo prova a chiamare mamma e papà>> disse io moro.
<<Tutti chiaro?>> chiese poi a tutti.
<<Cine il sole fratello>> disse Mark.
Poco dopo uscimmo tutti di casa dividendoci nei gruppi prestabiliti.
<<Okay, come primo posto direi di controllare il parco. Non è non tanto da qui sai quanto a lei piaccia>> dissi mentre camminavamo a passo veloce.
<<Si, va bene>> rispose lui.
<<La troveremo, lo giuro sulla mia vita>> dissi in un sussurro tra me e me.
Una via arrivati al parco cominciammo a controllare in ogni angolo. Vicino ai cespugli, dietro gli alberi, nel bordo del laghetto. Chiedemmo ad alcune persone ce l'avevano vista, e gli mostra oppure una foto dal cellulare. Ma nessuno affermò di averla vista.
<<Grazie mille, arrivederci>> dissi all'ultima signora a cui chiesi.
<< ok non altro luogo in cui potrebbe essere?>> chiesi a Zayn.
<< Non saprei... Forse al parco giochi vicino alla piazza. La porto sempre lì il sabato pomeriggio>>
<< ok perfetto allora andiamo>>
Ci incamminammo nuovamente a passo svelto sperando con tutto il cuore che fosse lì. La cosa che mi faceva più paura era che una volta trovata Zayn avrebbe potuto perdere le staffe e come suo solito. E mentre per la testa mi frulla vanno questi pensieri non mi accorsi del semaforo rosso. Senti la macchina frenare una mano afferrarmi il braccio forte e tirandomi di nuovo verso il marciapiede.
<<Mel! Stai bene?>> mi chiese stringendomi a lui. Annuii anche se ero un po' rintontita.
<< Devi stare attenta, per poco non ti mettevano di sotto>>
<<Meno male che ci sei tu a salvarmi>> dissi di riflesso, infatti quando mi accorsi di quello che avevo detto me ne vergognai e arrossii. Lui mi guardò e poi mi baciò la fronte.
Quando il semaforo verde attraversammo è in quel momento mi accorsi che mi teneva per mano. Dopo un'po' arrivammo alla meta, ma con orrore notammo che il pacco era certo.
<<Porca puttana! Ma dov'è?>> urlò Zayn dando un calcio alla terra.
<<Zayn! Zayn! calmati!>> gli dissi alzando la voce.
<<Calmarmi? Come potrei?! Mia sorella non si trova! Se le succedesse qualcosa non saprei che fare!>>
Mi avvicinai a lui, che si era seduto sull'altalena, e lo abbracciai, avvicinando la sua testa al mi petto.
<<Sssh...tranquilli che lo troveremo. È sempre una bambina, non può essere così lontano>> gli dissi dolcemente e sentii subito i suoi muscoli tesi rilassarsi. Poi, con mia sorpresa, mi circondò la vita con le braccia e affossò la faccia ancora di più nel mio petto.
<<Hai un buon profumo>> fosse in un borbottò, i sorrisi.
<<Davvero?>> chiesi, lui annuì senza staccarsi.
<<Sai di zucchero, mi viene voglia di mangiarti>> risi. Poi si staccò da me.
<<Coraggio andiamo dagli altri. Vediamo se hanno notizie>> dissi tirandolo dalle mani facendolo alzare. Me tee percorrevamo la strada del ritorno, il cellulare del moro squillò.
<<Pronto?>>
<<Sei un...deficiente! Ti scordi sempre tutto! E poi questo è il risultato!>> sentimmo gridare dall'altra parte del telefono a Waliyha.
<<Hai scoperto dov'è Safaa?>> chiese lui.
<<Certo! È da Mia coglione. Dove a andare da lei dopo scuola. Mi ha anche detto che te lo aveva anche detto,a come al solito tu non l'ascolti. Torna a casa. Ho già avvisato gli altri w sono tornati a casa pure loro>> chiuse la telefonata. Lui allontanò il cellulare e si girò a guardarmi.
<<Zayn fattelo dire quando vuoi riesci ad essere un coglione matricolato>> dissi ridendo anche se ero seria.
<<È che ho altri pensieri per la testa, di questo periodo. Comunque andiamo, che scherzando e ridendo si sono fatte le sei>> disse mostra domi l'orario sul display del cellulare.

<<Scusa ancora Mel>>
<<Tranquillo, si possono dimenticare le cose ogni tanto. L'importante è che Safaa sta bene>> dissi.
<<Okay, allora ci vediamo domani>> disse lui. Annuii.
<<Ciao Zayn>>
<<Ciao Mel>>
Montai in moto è uscendo dal vialetto mi avviai verso casa. Qua so tornai a casa mi buttai di nuovo sul divano, inizia do a fissare il soffitto e pensando alla piccola avventura.
C'era una frase che non riuscivo a togliermi dalla testa, "Ho altri pensieri per la testa di questo periodo."
"Quali pensieri Zayn?"

Perdonooooo🙏🏻🙏🏻🙏🏻🙏🏻🙏🏻
Vi chiedo scusa con tutto il cuore, il problema non è scrivere i capitoli ma pubblicarli perché li devi rileggere e ricontrollare più volte per far si che sia tutto okay e a volte manco basta perché lo stesso ci sono degli errori. Comunque eccolo qua. Corro a scrivere il prossimo.
Se il capitolo vi è piaciuto commentate💬 votate 👍🏻👎🏾 se vi va seguitemi 🚶🏼🏃🏻 e buona lettura📖📖😘😘

Loving HimDove le storie prendono vita. Scoprilo ora