Avete presente quando durante una giornata apparentemente normale, succede qualcosa così strana e impossibile da sconvolgervi profondamente? Bene, io si. E infatti ancora oggi non ci posso credere.
Tutto quello che era successo a casa di Zain preferii non raccontarlo a nessuno e in più sembrava che il moro avesse dimenticato tutto. Meglio così. Credo.
Alle sette meno tre minuti mia madre entra nella mia stanza sbattendo la porta e aprendo le tende facendo entrare la luce mentre io mi coprivo fin sopra la testa con il piumone.
<<Buongiorno cucciolotta di mamma! Svegliati sennò la colazione si raffredda>> annunciò a gran voce tutta contenta, cosa molto strana dato che lei come me la mattina era più che incazzata. Incuriosita dalla grande vivacità di mia madre scostai il piumone e la guardai.
<<Avanti amore>> si avvicinò e mi lasciò un grosso bacio sulla fronte.
‘Ok dov'è mia madre? Cosa le avete fatto?’
<<Mamma perché sei così contenta?>> chiesi alzandomi.
<<Contenta? Ma no tesoro sono solo...serena>> rise e abbandonò la mia stanza senza chiudere la porta. Ovviamente. Ci fosse mai stato qualcuno che chiudesse la porta.
Siccome io la mattina di mettermi a pensare al comportamento delle persone non c'ho la benché minima voglia, mi diressi in bagno.
Finito di prepararmi feci lo zaino e scesi in cucina per la colazione. Appena varcata la soglia non ci volevo credere. La tavola era piena di puncake, frittelle con nutella e al centro una grande torta al cioccolato.
Sbarrai gli occhi e guardai mia madre.
<<Mamma-mi fermai guardando ancora quel ben di Dio- si può sapere che cazzo ti è preso?>> dissi calcando molto la parola 'cazzo', lo faccio quando devo rafforzare i concetti.
<<Niente tesoro...tranquilla...>> disse anche se un sorrisetto contenuto la tradiva.
<<Non me la racconti giusta...perché hai preparato la colazione per l'esercito di Mulan?>> dissi indicando la tavola.
<<Perché mi andava...su avanti dimmi che non mangeresti niente di tutto ciò>>
<<Ovvio che mangio qualcosa, mi è una fame assurda solo a guardare. Ma voglio sapere perché oggi sei così strana>>
<<Te l'ho detto...non ho nulla. Su avanti mangia che ti accompagno>> feci spallucce arrendendomi e mi sedetti.
<<Grazie mamma a più tardi>> scesi dall'auto e di corsa entrai a scuola. Ero più che in ritardo.
Entrai cercando di non farmi vedere da nessun bidello o professore o ancora peggio vice preside e raggiunsi la mia classe, ma proprio mentre stavo per aprire la porta il preside in persona mi coglie in flagrante.
<<Holmes, di nuovo in ritardo>> disse con le braccia conserte.
<<Già. Mi scusi>> mi avvicinai a lui e sospirai sapendo che sarei dovuta entrare a seconda.
<<Venga, non si preoccupi>> mi mise un braccio intorno alle spalle e andammo nel suo ufficio.
Il preside era un grande amico di mia madre. Andavano insieme in quella stessa scuola per questo con me e con alcuni ragazzi era più “clemente”. Ma poi era un tipo apposto il preside, non dava punizioni troppo severe e organizzava gite spettacolari. A volte è capitato che facesse anche da supplente quando mancava un professore e molti raccontavano che era davvero bravo anche come professore, in fondo il preside non è questo?
STAI LEGGENDO
Loving Him
Fiksi PenggemarMelanie Holmes e Zayn Malik sono amici fin dall'infanzia. Insieme si ritrovano ad affrontare l'ultimo anno di liceo illudendosi che sarà una passeggiata, ma qualcosa o qualcuno rovinerà questa atmosfera creatasi fra loro dopo anni di condivisioni. C...