medicines and tears

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E come dice Taylor Swift:" i don't like your perfect crime."
Ho capito cosa cerca di fare Voldemort. Mi sta facendo vedere le cose che temo di più.
Anche se,ieri sera, mentre mi rigiravo nel letto ho visto Draco.
Non capisco. Forse quello era più un incubo.

Sono al quarto anno ad Hogwarts,ed ho quattordici anni

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Sono al quarto anno ad Hogwarts,ed ho quattordici anni. Sono troppo piccola per prendere medicine,non prescritte tra l'altro. Ma ho pensato,che forse,la questione delle visioni,mi sono sfuggite di mano. Forse continuo a vederle anche se non ci sono. Harry non le vede più. Io si invece.
Nessuno sa di questa cosa. Neanche Ron.
Mi infilo velocemente in tasca le medicine,ed esco di casa senza salutare.
Sono in ritardo. Fantastico.

Non si sa come,ma riesco a prendere il treno.
Si sono fissati del fatto che devono per forza prendere posto nella carrozza otto. Quindi so dove trovarli.
<<Ciao.>> mugugno assonnata.
<<Oddio,pensavamo che avessi perso il treno.>> Hermione viene verso di me e mi abbraccia.
Mi siedo vicino a Ron e appoggio la testa sulla sua spalla.
<<Non hai dormito?>> Domanda Ron incerto.
Ripenso alla paura. Ho paura di andare a dormire perché ho paura delle visioni.
Mi tormentano. Possono arrivare in qualsiasi momento.
<<No,non ho dormito molto bene,ma sarà per la felicità di tornare ad Hogwarts.>>
Guardo Harry. È rimasto in silenzio per tutto il tempo e mi fissa preoccupato.
Secondo me è tutto nella mia testa.
Devo distrarmi.
<<Torno subito. Vado in bagno.>>
Esco velocemente prima di una loro risposta,ma ad un tratto mi blocco e riapro la porta della carrozza.
Ron, Harry ed Hermione mi osservano confusi.
Li conto. Uno. Due.Tre.
E Leo?
Sono confusa. Non capisco.
Mi dirigo in bagno e chiudo la porta. È un bagno normale.Niente di particolare.
<<Aiuto.>>
Mi giro appena sento quella voce,ma non c'è nessuno.
<<Leo?>> Domando incerta fissando la porta chiusa.
Sento un urlo straziante che mi da alla testa.
Mi tappo le orecchie.
Sto nuovamente impazzendo. Cazzo.
Poggio le mani sul lavandino e osservo il mio riflesso nello specchio. Sto sudando freddo e ho il respiro accelerato.
Inizio a tremare,e cerco di aprire il barattolo delle medicine.
Ne prendo una.
Sento la porta aprirsi,e poi una voce.
<<Che cosa sono quelle?>>
Sussulto e mi cadono le medicine nel lavandino.
Non mi giro,ma guardo il suo riflesso nello specchio.
Draco è dietro di me,ed ha un'espressione che non so definire.
<<Fatti gli affari tuoi.>> Ho la voce tremante.
<<Sono prescritte?>>
Ho gli occhi lucidi,non so perché.
<<No. Ma non sono affari tuoi. Non voglio il tuo aiuto stupido purosangue o quel che cavolo ti definisci.>>
Cedric spalanca la porta del bagno,ma io continuo imperterrita.
<< Tu mi hai rovinato la vita,non mi hai mai fatto sentire parte della tua casata,che è anche la mia,che ti piaccia oppure no. Adoro Hogwarts,ma l'unico motivo per cui non voglio tornarci ogni anno,sei tu.>>
<<Stupida mezzo sangue,non avevo nessuna intenzione di aiutarti. Anzi, andrò a dire tutto a Silente.>>
Ho la vista offuscata,la testa che gira e le braccia che tremano,ma riesco comunque a scorgere i suoi occhi di ghiaccio e i suoi capelli biondi.

Cedric viene verso di me.
<< Calma,va tutto bene.>>
Mi cinge il fianco con la mano,e mi porta verso il water. Poi mi alza i capelli e mi lascia buttare fuori tutto.
Appena finito di vomitare,giro la testa verso la porta e vedo Draco ancora lì immobile,fare una faccia disgustata,per poi uscire dal bagno.
Cedric,nel frattempo,aveva preso le mie medicine.
Le contempla attentamente.
<<Non hai bisogno. Liberatene perfavore.>>
Sospiro.
<<Va bene.>>
Forse ha ragione,non ne ho bisogno. Forse mi peggiorano.
Lancia il barattolo fuori dalla finestra del piccolo bagno del treno,poi mi osserva.
Cedric è al sesto anno di Hogwarts;il penultimo. Gli piaccio ancora. Si vede.
Ma io non so definire quello che provo per lui. È tanto bello,ha un carattere bellissimo,ed una personalità fantastica. Aspettiamo ancora un po' e vedremo.

<<Mi dispiace per quello che è successo a Leo.>>
Aggrotto le sopracciglia confusa.
<<Cosa?>>
<<È stato ucciso ieri sera,nel mondo babbano. Secondo quelli del quarto anno è stato Voldemort,ma secondo tutti gli altri sono stati i Mangiamorte.>>
Indietreggio con le lacrime agli occhi.
Cedric nota la mia reazione,e sul suo volto compare un'espressione confusa ma impaurita.
<<Lo sapevi,vero?>>
Apro la bocca per parlare,ma non esce nessun suono.
Mi limito ad annuire.
Quindi quello che sento nella testa è vero.

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