secrets and mysteries

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Il giorno dopo mi arrivò la risposta di Harry.
"Cercherò di arrivare il prima possibile con anche Leo e Hermione. Sinceramente non vedevo l'ora di scappare dai miei "zii" e da mio "cugino" Dudley.
Stanno diventando ogni giorno più insopportabili,e come se non bastasse, più passano i giorni, più Dudley diventa viziato. Più passano i giorni,e più vengo trattato come uno scarto.
Non vedo l'ora di raggiungervi.
~Harry~"

Sento la porta della camera aprirsi e nascondo la lettera dietro la schiena.
<<Noi usciamo.>> Dice Ron mentre si infila la felpa.
<<Vieni?>>
Annuisco frettolosamente.
Di solito odio le passeggiate nel bosco,ma con i Weasley è sempre tutto divertente.
Il terreno è umido,ed il vento è scarso,ma si percepisce la bassa temperatura classica di ogni inverno in Inghilterra.
<<Lo sai che papà è amico del padre di Cedric?>>Ginny mi lancia uno sguardo di intesa.
<<Non stiamo andando da loro. Giusto?>>
<<No.>> Arthur,qualche metro più avanti , si ferma e si gira per guardarmi.
<<Oggi non potevano,ma un altro giorno vi prometto che ci andremo.>>
Mi giro verso Ron.
<< Mi prendete in giro?>>
Fred e George mi si affiancano salterellando.
<<Forse.>> dicono all'unisono.
Sono più grandi di me e Ron di due anni,e di Ginny di tre,ma non sembra a fatto,dato il loro infantilismo e la loro voglia di scherzare anche nei momenti inopportuni.
Tuttavia, restano sempre i miei gemelli preferiti. Con loro ho instaurato un legame troppo forte da spezzare.
D'un tratto però,la vista mi si offusca,ed inizio a sentire dei bisbigli poco chiari.
L'unica cosa che riesco a capire è: "se non lo fai,giuro che ti ammazzo."
Questa voce non l'ho mai sentita prima,ma,a giudicare dal timbro della voce è un uomo.
E poi,come risposta riesco a cogliere un bisbiglio,con una voce già sentita prima.
"Certo signore,ci proverò. Però lei si ricorda che lui è solo un ragazzo? Ha tredici anni,io direi di aspettare.>>

Apro gli occhi e mi rigiro nel letto. Non riesco a dormire.
Forse perché sento cose strane che mi rimbombano nella testa di tanto in tanto.
O forse perché non ne ho parlato con nessuno.
È da un po' di tempo che sto pensando a ieri,quando ero a casa Malfoy e Draco mi ha chiesto:"cos'è che è successo di nuovo?"
Sinceramente, vorrei saperlo. Credimi.

Non ho mai amato alzarmi presto, però è un'alternativa migliore di restare a letto e rigirarsi continuamente mentre Ron se la dorme tranquillo.
Scendo al piano di sotto,e mi guardo a torno. La casa dei Weasley è grande. Strana vista dall'esterno,ma grande ed accogliente all'interno.
<<Ho preparato il piatto preferito tuo e di Ron.>> La signora Weasley,che ho imparato a chiamare Molly,mi sorride.
<<Vado subito a chiamarlo.>>
Sgattaiolo di corsa verso le scale ed entro di getto in camera.
<<Ron,sveglia.>> Lo scuoto.
<<Mh?>>
<<Svegliati.>>
<<Ma che ore sono?>>
<<Le otto.>>
Si tira la coperta fin sopra alla faccia.
<<Ma è presto,lasciami dormire.>>
Sospiro con il naso e gli tolgo la coperta.
<<Ma c'è il nostro piatto preferito.>>
Apre gli occhi di getto e si siede sul letto.
<<i pancake!>>
Corre verso le scale,e si dirige al piano di sotto.
Sorrido. Sempre il solito Ron,sempre il solito.

<<Ragazzi!Scendete. Ci sono ospiti.>> urla Molly.
Mi precipito di sotto velocemente insieme a Fred,George,Ron e Ginny.
Ti prego,fa che siano loro.
Sulla soglia di casa,ci sono Harry, Hermione e Leo.
Finalmente posso parlare con Harry.
<<Benvenuti. Prego,accomodatevi. Ma cosa avete mangiato? Siete cresciuti tantissimo.>>
Ron incrocia le braccia. <<Basta mamma, così togli il fiato.>>
Leo mi guarda male e scuote la testa.
Ah giusto. Sono scappata di casa.
Mi si avvicina.
<<Sei.>> lo interrompo subito.<<sono scappata di casa. Si.  Ma anche Harry l'ha fatto. Non te la puoi prendere solo con me. Ho tredici anni,non sette.>>
Mi affretto a raggiungere Harry dall'altra parte della stanza.
<<Ciao Hermione.>>
<<Oh ciao!>>
<<Ti dispiace se porto via Harry per qualche minuto?>>
Non le do il tempo di rispondere che già siamo al piano di sopra.
<<Sono successe un sacco di cose. Continuo a sentire cose strane.
Ho sentito un urlo di un ragazzino,poi una voce familiare che diceva a qualcun altro di aspettare ancora un po' perché è solo un ragazzino. Probabilmente questa voce familiare deve essere un padre. Poi però,la voce non familiare ha detto che se non lo farà lo ammazzerà.>>
Finito di parlare rivolgo lo sguardo verso Harry e mi accorgo che mi guarda con aria inquieta.
<<Ho sentito anche io questa cosa.>>
Sospira.<< la voce "non familiare" è quella di Voldemort.>>
Sgrano gli occhi e mi porto una mano alla bocca.
<<Harry,riesci a distinguere l'altra voce "familiare"? >>
<<No.>>
Mi butto all'indietro sul letto di Ron.
<<Comunque sai che Draco aveva preso il gufo dei Weasley? Infatti la lettera sarebbe dovuta arrivare un giorno prima. Sapevo che c'era qualcosa che non andava con il gufo, così con Fred,mentre George distraeva Ron e Ginny,ci siamo addentrati nella foresta per cercarlo, e dopo un'ora di camminata abbiamo trovato una piuma davanti casa Malfoy. Fortunatamente il padre non c'era,ma Draco sì,e mi ha detto che il gufo era caduto davanti a casa sua e così ha letto la lettera che aveva nel becco,e adesso sa che nascondiamo qualcosa.>>
Harry fa spallucce.<<non riuscirà a capire niente,non è intelligente.>>
Aggrotto le sopracciglia.<<invece si che è intelligente.>>
<<Che fai,lo difendi?>>
<<No,dico solo la verità. Non è stupido,fidati.>>
Harry sospira e cammina avanti e indietro,dalla porta al letto.
<<Comunque dobbiamo capire il perché io e te continuiamo a sentire delle voci,tra cui quella di Voldemort. Sta succedendo qualcosa. E noi ci siamo dentro.



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