Capitolo 10 Nadine

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Capitolo 10
NADINE

L'albero dietro di me mi graffia la pelle nuda, non so con esattezza quando Jacob abbia avuto il tempo di togliermi i vestiti. Ora che posso guardarmi meglio capisco che ho addosso solo le mutandine. Con la strada trafficata a pochi passi da me. Dio! Mi agito, il fatto che sia notte non mi aiuta a tranquillizzarmi.

«Shhh, non ci vedrà nessuno».

Una mano mi spalanca le cosce, le dita mi spostano le mutandine di lato. E io divento fin troppo presto schiava del desiderio. Tutto sparisce, restiamo solo io, Jacob e la voglia di lui che mi consuma.

«Dimmi cosa vuoi, Nadine», mi sussurra nell'orecchio, stuzzicandomi il lobo con la lingua.

Inarco la schiena e decido di essere sincera. «Vo-voglio che mi tocchi».

«Vuoi che ti faccia questo?», domanda con la voce carica di eros, passandomi un dito tra le pieghe bagnate. «O questo?» Mi penetra con lo stesso dito, rubandomi un lungo gemito.

I suoi occhi carichi di lussuria non sono mai stati tanto belli.

«Dimmi cosa preferisci», aggiunge iniziando tutto da capo. «Questa sera sono a tua completa disposizione», promette.

«Voglio tutto... tutto quello che vuoi darmi, Jacob», parlo con fatica, l'eccitazione mi sta mozzando il fiato.

Non sono mai stata tanto disinibita, ma in questo momento non riuscirei a fare a meno del suo tocco. È troppo bello quello che mi sta facendo per rinunciarci.

Lui mi accontenta e muove il dito dentro di me, esplorando territori che non sono mai stati sfiorati, con una lentezza che mi fa andare fuori di testa.

Le sue labbra vogliose mi aggrediscono il seno nudo, la sua lingua traccia il contorno dell'areola, i suoi denti mi mordono dolcemente il capezzolo turgido. Ma voglio di più. Ho bisogno che mi dia di più.

E allora inizio a sfregarmi contro la sua mano e lui fa spazio a un altro dito nella mia carne sensibile e aumenta la rapidità dei movimenti.

«Brava, così, prenditi ciò che vuoi», parla sulla mia pelle accaldata.

Dà un'ultima attenzione al capezzolo, poi la sua bocca abbandona il mio seno e corre rapida sulla mia. Le sue labbra esperte mi divorano, la sua lingua cerca la mia, la insegue e quando la trova la lecca senza sosta. È un bacio umido, selvaggio, a tratti disumano.

Le sue dita non hanno mai smesso di penetrarmi e quando il pollice mi tocca il nucleo di nervi tesi, è la fine. Inizio a tremare e vengo travolta da una potentissima ondata di piacere.

Jacob si stacca da me e cade sulle ginocchia. Sto per lamentarmi, chiedergli di restare, che voglio ancora il calore della sua mano, ma un'altra ondata di eccitazione mi travolge in pieno quando le sue dita si allontanano dalla mia intimità per essere sostituite dalle sue labbra.

Mi bacia proprio lì, con foga, e Dio, non ho mai provato nulla del genere in tutta la mia vita. Abbandono la testa contro il tronco dell'albero e chiudo gli occhi mentre lui si prende un altro pezzo di me.

Dai suoni che abbandonano la sua bocca deduco che gli sta piacendo ogni cosa che mi fa, i suoi gemiti mozzati sono musica per le mie orecchie.

In the darkness, there's so much I want to do
And tonight, I want to lay it at your feet
'Cause girl, I was made for you
And girl, you were made for me
I was made for lovin' you, baby
You were made for lovin' me
And I can't get enough of you, baby
Can you get enough of me?

IL MIO RAGAZZO IMPERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora