Epilogo

1.7K 89 31
                                    

La prima volta che avevo ammesso a me stessa di essere perdutamente innamorata di Aston Miller era stato con Melissa pochi mesi prima. Ricordo quel momento in maniera accurata perché dopo avevo avuto un crollo emotivo non indifferente

Per me ammetterlo significava anche accettare di averlo perso. Significava rendermi conto di aver inavvertitamente mentito a tutti, di aver perso tempo prezioso. Ma ciò per cui mi odiavo di più era ed è tuttora il fatto di non averglielo mai detto o lasciato capire. Non ho avuto il coraggio nemmeno di fronte alla sua disperazione quando mi implorava di dire qualsiasi cosa. Non ci sono riuscita neppure nella nostra prima e ultima notte insieme. Non gli ho neppure detto che era stata la notte più bella della mia vita, che mi ha cambiata nel profondo e non perché fossi sbagliata, ma perché mi ha insegnato ad accettarmi veramente per quella che sono. Mi ha sempre spronata ad essere me stessa e io l'ho ripagato prima rifiutandolo, poi illudendolo e poi fuggendo via come una codarda

Sono chiusa in macchina mentre osservo il punto in cui proprio il centro dei miei pensieri è intento a bere un caffè con la mia migliore amica.

So che potrebbe sembrare da folli, che potrebbe apparire un gesto disperato e senza senso. Ma ho bisogno di vederlo da lontano prima di sentire il suo profumo invadermi le narici. Necessito vedere quanto è diventato ancora più bello e selvaggio. Ho bisogno di vederlo nella sua quotidianità senza di me prima di piombare nuovamente nella sua vita e vederlo incupirsi e provare odio

Oggi pomeriggio c'è la pronuncia sull'affidamento di Aiden ma ho saputo sia da Felicity che da Emily, che Aston è da mesi che non presenzia più alle innumerevoli udienze. So che anche lui è preoccupato per questa storia ma non sono sicura che verrà. Sia perché sa che sarebbe costretto a vedermi e sia perché immagino che l'ultima cosa che voglia è vedere quel bambino distrutto da scelte sbagliate

E allora eccomi qua. Seduta nella mia auto a fare appostamenti, guardando il meraviglioso uomo che mi sono lasciata sfuggire mesi fa col timore di non riuscire a vederlo prima del matrimonio dei nostri amici.

I suoi capelli corvini sono più lunghi e sbarazzini dell'ultima volta, e il suo sorriso è luminoso mentre ride per qualcosa che dice Emily. I suoi occhi si socchiudono creando delle leggere increspature agli angoli e provo una fitta dolorosa nel rivederlo dopo così tanto.

È l'uomo più bello su cui i miei occhi si siano posati e la cosa più straordinaria è che non si tratta semplicemente di aspetto fisico. Aston è un essere umano meraviglioso: sensibile, comprensivo, audace, passionale, attento, caparbio, insolente e irriverente. È tutto ciò che qualsiasi donna meriterebbe al proprio fianco.

Le sue labbra carnose si avvicinano alla tazza per bere un sorso e intanto si sposta una ciocca ribelle dal volto.

Penso a come sarà tra di noi quando finalmente ci vedremo, ma poi mi ricordo che lui verrà accompagnato al matrimonio e allora rammento anche perché sono qui fuori appostata come una stolker sociopatica

Da quando ho saputo questa cosa non faccio che immaginarmi e figurarmi nella mente l'aspetto che può avere quella donna. La immagino sicuramente bellissima perché Aston è uno dai gusti raffinati ma poi non riesco a vedere oltre. Ho solo due termini di paragone nella mia testa: Kimberly e me. Decisamente troppo diverse per riuscire a tirare fuori un'idea. Ma forse è meglio così. Il solo pensiero di Aston con un'altra donna mi dà il disgusto, ma non nei suoi confronti ma nei miei.

Sussulto quando il mio telefono squilla e allora distolgo lo sguardo da Aston ed Emily e rispondo subito quando leggo il mittente

"Papà" mi fa quasi strano pronunciare queste parole ma mentirei a me stessa se non ammettessi che negli ultimi mesi si è davvero comportato come tale al punto da meritarsi nuovamente questo vocativo. Non siamo proprio padre e figlia nella maniera affettuosa del termine. Sarò sempre figlia di un militare con forti difficoltà affettive e con un caratteraccio alquanto dominante, ma abbiamo comunque un rapporto civile e di confidenza che mi fa sentire la sua presenza in un modo non troppo invadente e la cosa non mi dispiace

Through the water Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora