Capitolo 18

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Rientro a casa più tardi del solito.
Tra Dylan e il lavoro arretrato non mi sono accorta dell'orario e quando ho finalmente alzato lo sguardo sull'orologio da parete del mio ufficio, ho avuto un sussulto.

Un solo nome lampeggiava nella mia mente in quel momento ed era proprio quello di Aston. Gli avevo fatto promettere di farsi trovare a casa mia perché dovevo parlargli e non gli ho più fatto sapere niente

Gli ho scritto un messaggio e ho provato a chiamarlo per scusarmi, mentre dentro di me desideravo solo prendermi a testate da sola per la mia totale disattenzione, ma non ho ricevuta alcuna risposta.

Sicuramente quando rientro a casa e raggiungo la mia camera per potermi finalmente liberare dei vestiti da lavoro e indossare il mio pigiama, non immagino di trovarmi il corpo statuario e immenso di Aston, dormiente sul mio letto

Trasalisco rimanendo sullo stipite della porta leggermente spaventata, ma poi, una volta messa a fuoco la sua immagine, mi appoggio contro lo stipite e mi prendo un momento per osservarlo

È disteso con la gamba destra leggermente piegata; il braccio sinistro tiene la testa leggermente sollevata rispetto a dove è posizionato il cuscino, mentre l'altro braccio è posato delicatamente sulla pancia che vedo sollevarsi a ritmo con il suo respiro lento e rilassato. Ha i capelli arruffati e neri come la pece che vengono messi in risalto dal rosa tenue della federa del mio cuscino. Le labbra piene e rosee sono leggermente aperte permettendo così al suo respiro di fuoriuscire da esse in un soffio leggero e appena udibile

Rilascio un sospiro inatteso e mi mordo il labbro appoggiando anche la testa contro lo stipite, rilassandomi totalmente di fronte a questa visione.

"Ho provato a convincerlo a tornare a casa, ma è stato irremovibile"

Emily arriva alle mie spalle bisbigliando così piano da risultarmi quasi impossibile comprenderla. Giro appena la testa sopra la spalla per incontrare i suoi occhi vispi e sorridenti a cui aggiunge un sorriso dolce che non posso che ricambiare

"Ciao" bisbiglio a mia volta adattandomi al suo tono per non svegliare il mio angelo caduto

Lancio subito un'occhiata proprio nella sua direzione per accertarmi che non si sia svegliato e lo trovo ancora nella stessa posizione

"Vuoi un the?" Mi domanda la mia coinquilina posandomi una mano sulla spalla

Le ho mandato un rapido messaggio prima di mettermi in macchina per rientrare a casa e le ho accennato al mio incontro/scontro con Dylan senza entrare nei dettagli, ovviamente

So che la sua è una proposta fatta per avere un resoconto dettagliato della nostra conversazione, ma non ho davvero le forze al momento. Ho solo bisogno di infilarmi il pigiama e rifugiarmi nel mio letto.

La mia coscienza mi fa notare quanto il mio desiderio di raggiungere il letto ora sia più accentuato dalla presenza di un certo ragazzo ombroso, che ha il cuore più buono che la mia persona abbia mai incontrato dopo così tanto tempo, ma decido di ignorarla ancora una volta

"Em...non ho proprio voglia di parlare stasera. Sono stanca e le mie energie sono arrivate al capolinea. Ti prometto che domani ti racconterò tutto davanti ad una bella cioccolata calda, ma ora ho solo bisogno di riposare" il mio sguardo deve sembrarle sinceramente dispiaciuto perché non si oppone, né prova a controbattere

Annuisce solo sorridendomi con affetto e lasciando inteso che per qualsiasi cosa lei c'è

Mi prendo un momento per osservarla e noto che indossa la divisa del Golden

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