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Lisa pov

Finalmente è il weekend, questa settimana mi ha ucciso. Ammetto che è stata più interessante del solito, però è pur sempre scuola e, poi devo ripassare per l'interrogazioni della prossima settimana. Potrei chiedere a Tae-hyung ma non voglio rompere, anche se basterebbe suonare alla porta accanto. Mi diressi in cucina, aprii una scaffale e presi un pacchetto di popcorn poi, mi diressi verso il divano. Presi il joystick e accesi la PlayStation. Penso che potrò studiare anche tra un po', misi in bocca una manciata di popcorn e inizia a giocare. Ovviamente il tempo scorreva e non avendo un orologio, si fecero le sette di sera e io non avevo concluso un bel niente. Spensi la PlayStation, promettendomi che domani mattina avrei studiato o almeno ci avrei provato. Presi il telefono e dopo aver percorso il corridoio dell' appartamento, mi buttai sul letto. Accesi il telefono e, aprii Instagram. Mi apparve per primo il post di Rosé, che si trovava al mare con una sua amica, una certa Momo, che mi aveva presentato. Vedi e io che pensavo fosse malata e,invece, se la spassa in vacanza. Rosé è la mia migliore amica da quando ne ho memoria, abbiamo fatto tutte le scuole insieme e siamo state sempre opposte. Lei era la secchiona della classe mentre io, bè io ero me. È davvero una ragazza dal cuore gentile, se non la conoscessi direi che è un angelo caduto dal cielo, ma anche lei ha i suoi momenti no. Mi ricordo una volta in cui un bambino le ha fatto cadere il gelato perché per sbaglio gli era andata addosso. Si è avvicinato a lui e l'ha spinto così forte da farlo rotolare per terra, devo ammetterlo quella scena non me la dimenticherò mai, anche se eravamo molto piccole, avevamo 7anni. Continuai a scrollare Instagram, c'era anche un post di Kook, nel post c'era una didascalia il mio posto felice, nella foto era rappresentato lui che suonava il pianoforte. Kook amava il piano, e la musica in generale, era la sua passione. Lo conosco da quasi due anni ormai, ci siamo incontrati alle medie e devo dire che non mi sarei mai aspettata di andarci d'accordo, all' apparenza mi sembrava un rompi palle. Effettivamente lo è, però è anche molto dolce e disponibile e poi è bravo in tutto quello che fa. Anche se non studia riesce sempre a cavarsela con un sette. In quel momento suonò il campanello, guardai accigliata l'orario, erano le 20.30, cavolo era stata su Instagram un sacco di tempo. Mi alzai svogliatamente dal letto e mi diressi verso l'entrata. Il campanello suonò nuovamente.
"ARRIVOO! cavolo un minuto" dissi affrettando il passo. Aprii la porta, davanti ad essa c'erano Tae-hyung.
"Che ci fai qui?" Chiesi sorpresa.
"Vivo a letteralmente 2passi da te" disse lui accomodandosi in casa.
"Cosa vuoi?" Chiesi, chiudendo la porta.
"Dello zucchero, sto cercando di preparare una torna" disse lui, entrando in cucina e aprendo lo scaffale apposito.
"Conosci casa mia come casa tua, Tae?!" Sorrisi nel vedere il ragazzo afferrare il barattolo di zucchero.
"Ormai- disse lui richiudendo lo scaffale-I tuoi non sono ancora tornati?" Mi chiese.
In quel momento il mio sorriso scomparve dal volto. Mossi la testa in modo negativo. Non volevo che tornassero, l'unica cosa che sapevano fare era prendermi in giro e darmi della fallita.
"Capisco" disse lui accarezzandomi la testa.
"Senti devo chiederti una cosa, anzi più un favore" dissi appoggiandomi alla porta della cucina, che dava sul salone

"Vuoi una mano con i compiti?" Disse Tae leggendomi nel pensiero.
"Lo faresti?" Chiesi mettendo le braccia incrociate.
"Bionda per te farei tutto e lo sai-disse lui aprendo la porta d'ingresso- domani mattina alle 10 da me"
"Grazie Tae sei il migliore" dissi sorridente.
"Lo so" disse lui sbattendo la porta. Era davvero il migliore vicino e amico che si potesse desiderare.
Erano le 10.15 di mattina e io e Tae avevamo iniziato con i compiti d'inglese, per fortuna nelle lingue non ne la cavavo poi così male. Ieri sera dopo che il ragazzo era tornato a casa, mi ero messa a guardare un film horror, uno dei miei generi preferiti, facendo tardi.
"Lis, devi stare attenta" mi disse la voce del ragazzo, riportandomi alla realtà.
"Scusa Tae ma non ho voglia"dissi sbadigliando, il ragazzo mi guardò accigliato.
"Va bene, senti esci da qui e torna tra 1ora"
"Dove dovrei andare?" Chiesi guardandolo storto
"Non lo so, al parco?!" Disse lui, facendomi cenno con lo sguardo di sparire dalla sua vista. Cavolo avevo fatto incavolare Tae e non avevamo neanche praticamente iniziato a studiare. Guardai l'ora sul telefono erano le 10.23, cosa potrei fare al parco di mattina?
Scesi le scale della palazzina velocemente, saltando gli ultimi due scalini. Il parchetto non era molto lontano da dove vivevo, all' incirca 5minuti a piedi e, forse Tae aveva ragione non potevo non prestare attenzione quando lui usava il suo tempo per me. Quel ragazzo è un santo, la ragazza che se lo prenderà sarà fortunata.
Era settembre e c'era ancora un aria estiva anche se si faceva sentire l'inizio dell' autunno. La mattina è il momento della giornata che preferisco, soprattutto se è domenica. Al parco ci sono le famiglie felici che trascorrono la giornata assieme, le coppie che si baciano e i bambini che urlano e corrono come pazzi. Oggi però il parco era meno affolato del solito, sarà perché sta girando l'influenza. Mi sedetti su una panchina, mi misi le cuffiette e accesi il telefono  fecendo partire una delle tante canzoni di Rihanna che avevo nella playlist. Chiusi gli occhi, lasciando che il vento mi attraversasse il volto e i capelli.
Sentii qualcosa toccarmi la gamba
"Hey, brutta bestia LASCIAMI!" urlai vedendo il cane che mi mordeva la tuta.
"Perdonami, non so che cosa gli è preso-sentii una voce davanti a me- Kuma cattivo" alzai lo sguardo e il mio cuore accelerò senza preavviso.
"Jennie?!" dissi con il fiato mozzato.
"Oh pulcino! Sei tu" dissi lei, mostrandomi il suo sorriso gommoso. Annuii distrattamente osservando il cane che si era sdraiato ai miei piedi.
"Perdona Kuma" disse lei vedendo che stavo fissando l'animaletto.

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"Non pensavo che voi aveste un altro cane, avevo visto la rappresentante con un cane bianco una volta" dissi mentre mi grattavo i capelli confusa. Io e Jennie stavamo passeggiando nel parchetto, mentre Kuma correva accanto a noi.
"Oh sì, ne abbiamo due, uno è Dalgom il cane di jisoo mentre il mio è questa piccola peste, vero Kuma?" Disse Jennie guardando il suo cuccioletto e chiamandolo con voce dolce. Quanto era carina, sembrava un piccolo bambino. Almeno a me ricordava un piccolo bimbo per via delle sue guance, erano baffute e sicuramente morbide come la pelle di un bambino.
"Tu non hai animali domestici?" Mi chiese Jennie voltandosi nella mia direzione. Scossi la testa in segno negativo
"Non posso prendermi cura di un animale, non riesco a farlo per me figuriamoci per qualcun'altro" dissi guardando a terra.
"I tuoi?"
Ecco ogni volta che dico così, mi si pone ma i tuoi genitori? Non ti aiutano? Dove sono? Sei sola? Odio parlare di loro, ma prima o poi dovrò farlo, anche perché così sarò onesta con me stessa.
"In vacanza" dissi frettolosamente.
Solita scusa Lisa, ti avrà creduto? Anche se non era del tutto falsa.
"Okay, ma se potessi che animali vorresti?" Mi disse Jennie fermandosi davanti a me e guardandomi con quei suoi occhi da...
"Gatto" Dissi a bassa voce, ma abbastanza forte da farmi sentire.
"Gatto?" Ripeté lei confusa.
"Cosa?" Dissi non capendo.
"Hai detto gatto, vorresti un gatto?"
Ci pensai un po' e poi annuii velocemente
"Sì mi piacerebbe avere dei gatti, molti gatti... e un cane" dissi guardando la mora negli occhi, lei mi sorrise dolcemente.
"Come li chiameresti?" Mi chiese poi continuando a camminare
"Non lo so ma devono iniziare con la L, come il mio nome" dissi mettendomi una mano sotto il mento.
"Carino" disse lei guardando il mio sguardo sognatore.
"Che c'è?" Dissi spostando il mio sguardo dal cielo alla giovane mora.
"Come farai a gestire dei gatti se sei un pulcino? Non hai paura che ti mangiano?" Disse ridendo. Misi il broncio guardandola storta, non ero un pulcino.
Passo in fretta il tempo in compagnia di Jennie, devo ammetterlo è stato bello parlare con lei e sapere che ha un cane tanto carino, quasi come lei. Ma cosa mi sta succedendo? Perché non riesco a togliermi di mente la sua faccina e i suoi occhi felini?
"LISA! SEI IN RITARDO!"
Oh! Cazzo Tae, mi ero scordata che dovevo tornare da lui entro un ora.
"Scusami Tae" dissi sottovoce, vedendo gli occhi del ragazzo fulminarmi.
"Non fa nulla- disse abbassando lo sguardo in segno di resa-Sei pronta per una lezione intensiva di letteratura?"
"No- dissi guardando il ragazzo, che adesso era ancora più affranto- però starò buona. Promesso" dissi mostrando il mignolino. Tae sorrise:
"Su! Entra peste-disse prima di chiudere la porta alle nostre spalle- se farai la brava potrei anche pensare di batterti alla PlayStation"

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Spazio autore
Che devo dire, Kuma è un cane cattivo ahah e Jennie un angelo.
Scusate per gli errori

Occhi felini~jenlisa~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora