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Lisa pov

Casa di Jennie era gigantesca, si reggeva su 3 piani, nella parte più ricca del quartiere in cui vivevano. Entrata mi si sono illuminati gli occhi, era interamente di colore bianco e dalle finestre entrava una luce che faceva brillare tutta la stanza. Con i divani in pelle, il pavimento in marmo, era la casa dei miei sogni. Non era affatto uguale alla mia, anzi l'opposto. La casa in cui vivevo era buia e vecchia, mentre questa era nuova e splendente.
"Wow Jennie è..."
"Gigante?" Mi disse lei facendomi accomodare.
Io annuii.
"Già è grande, solo per me e jisoo- disse lei guardandosi in torno- vuoi qualcosa da mangiare"
"No grazie" dissi continuando a guardarmi intorno, c'erano dei quadri che rappresentavano tanti posti nel mondo, dall'Italia all' America.
"I miei viaggiano tanto, te lo detto" disse lei avvicinandosi da dietro, facendomi sobbalzare.
"Se non vuoi nulla andiamo in camera mia"
Perché sentivo che non ce l'avrei fatta a reggere la vista della sua stanza? E dire che lei ha dormito nel mio letto. Salimmo i due piani, lei aveva il piano con l'attico.
"Benvenuto in camera Kim" disse spalancando la porta. Era colore rosa chiaro, e dava un aria di casa. Sentivo il suo profumo in quella stanza. A un lato aveva una scrivania con due sedie, una sicuramente per poggiare i vestiti. Alla sinistra c'era il letto ad una piazza e mezzo e poi il lungo armadio bianco. Entrai e mi guardai in torno. Sul comodino c'era una sua foto insieme ad un cane, che però non era Kuma.
"Lui è Kai?" Chiesi
"Hm hm" disse Jennie mentre riponeva il giacchetto di pelle nell' armadio.
"Era molto carino"
Dissi per poi buttarmi sul letto, chiusi gli occhi e ispirai forte. Sentii una fitta sullo stomaco, aprii un occhio e mi trovai la testa di Jennie sulla pancia.
"Hey" dissi
"Hey" disse lei alzando lo sguardo, per poi spostarsi con la testa accanto alla mia. Girai la testa verso la destra, i nostri occhi si incrociarono. Arrossii vedendo i suoi occhi scuri fissare i miei. Sentivo qualcosa di strano verso la pancia, erano le cosiddette farfalle? I suoi occhi brillavano con il riflesso dei raggio che entravano dalle vetrate che aveva in camera.
"Jennie?" Dissi bisbigliando.
"Si?" Disse lei a sua volta piano avvicinandosi di più a me. In quel momento sentii un brivido.
"I tuoi occhi sono bellissimi" dissi piano
"Anche i tuoi pulcino"  sorrisi e, lei mi sorrise a sua volta, mostrandomi il suo sorriso gommoso.
"Perché bisbigliamo?" Chiesi poi
"Non lo so" disse Jennie continuando a guardarmi. Ci mettemmo a ridere, subito dopo. Lei si alzò, la guardavo dal basso.
"È ora di fare letteratura" disse. Annuì alzandomi.
...
"Grazie Jennie per l'aiuto" dissi sulla soglia della porta di casa.
"Quanto vuoi pulcino" disse sorridendomi.
"Non ti ho fatto esaurire?" Chiesi
"Solo un po'" disse lei sorridendo.
"Chiedo scusa" mi inchinai, lei rise divertita.
"Sta attenda Lisa-ah"
"Grazie Unnie"

Aprii la porta del mio appartamento e una ventata di freddo mi passò lungo la schiena. Odiavo questa casa era sempre così dannatamente vuota e spoglia. Aprii il frigo, era vuoto. Mi diressi verso il divano per poi buttarmi sopra ad esso. Mi si illuminò il telefono che avevo in testa, così lo estrassi. Era Jennie, sei a casa?
Arrossii pensando a lei che si preoccupava per me, risposi con un pollice in su. Lanciai il telefono sul tavolino davanti al divano, iniziò a squillare. Presi il telefono è risposi
"Pronto?!"
"Lisa-ah non puoi mettere un pollice in su come risposta" mi misi a ridere, aveva usato la sua voce tenera, questa cosa mi scioglieva.
"Scusami, me lo ricorderò la prossima volta. E poi ammetti che mi hai chiamato solo perché volevi  sentire la mia voce" okay Lisa, con che coraggio l'hai appena detto? A volte mi stupisco di me stessa.
"Oh! D'accordo magari è vero, volevo solo sentire la tua voce" arrossii sentendo questa risposta.
"Cosa hai mangiato orsetto?" Dissi girandomi sul divano
"Della pasta, e tu?"
"Hm per ora nulla" dissi toccandomi la pancia che brontolava.
"Bè vedi di mangiare" mi sgridò lei dall' altro capo del telefono
"Si mamma" dissi con voce ironica.
"Stupida" sentii la sua risatina e sorrisi.
"Jennie ed ora che vada, devo fare una doccia"
"Va bene, Lisa-ah. Mangia qualcosa mi raccomando e buonanotte".
Prima che potesse riagganciare dissi:
"Unnie, grazie per avermi chiamato mi ha fatto molto piacere, notte anche a te"
"Notte pulcino" sentii il suono di chiusura. Portai il telefono sul cuore, accelerava ogni minuto sempre di più.
Jennie cosa stai facendo al mio cuore? Ti prego smettila oppure tutti questi battiti mi faranno impazzire.

Era lunedì pomeriggio e domani sarebbe stato halloween, non avevo ancora il costume ma io e Rosé ce ne stavamo occupando.
"Questo ti piace?" Disse la bionda mostrandomi un completo da infermiera.
"Banale" risposi io, lei sbuffò tornando allo scaffale da cui l'aveva preso.
"E se mi vestissi da zombi?" Chiesi girandomi verso di lei.
"No, ti sei vestita così l'anno scorso e, l'anno prima ancora e quello prima ancora" disse lei avvicinandosi.
"E se facessimo un vestito abbinato?" Chiesi io
"No, non abbiamo cinque anni"
"Che pizza Chae, non ti va mai bene nulla" dissi sbuffando.
"Che ne dici da vampiro?!"
"No" dissi freddamente.
"Anche a te non va bene mai nulla" disse lei tirandomi un pugnetto sulla spalla.
"Hey ma guarda chi c'è?" Disse una voce da dietro gli scaffali.
"Hey Jimin, come stai?" Disse Rosé, vedendo sbucare la testa del giovane da dietro un angolo.
"Vi si sente dall' ultima corsia" disse lui battendo il cinque a Rosé
"Vi conoscete?" Chiesi
"Ah vero Lisa lui è Jimin e, Jimin lei è Lisa" disse Rosé presentandoci l'uno all' altro
"Piacere Lisa" disse il ragazzo allungando la mano verso di me, la strinsi e mi presentai a mia volta.
"Come vi siete conosciuti?" chiesi, contando che tutte le persone che conosceva Chae le conoscevo anche io a mia volta, ma lui non l'avevo mai visto.
"Era il mio fidanzato" disse Rosé con calma
"COSA?!" La guardai fulminandola, perché non lo sapevo?
"Da quando?"
"Quando stavamo alle medie"
"COSA?!" chiesi nuovamente scioccata. Il ragazzo si mise a ridere.
"Non ti preoccupare era più una relazione platonica" aggiunse lui.
"Kook lo sapeva?" Chiesi guardando Chae, lei annuì
"Kook lo sapeva e io NO! Non ho parole Park Chae-young" dissi guardandola con le mani incrociate.
"Okay" disse Jimin guardando Rosé che stava trattenendo una risata.
"Jimin hai qualche vestito per me e la mia amica arrabbiata" disse Rosé guardando il ragazzo.
"Si ho dei costumi perfetti per voi, torno subito" disse scomparendo dietro uno scaffale.
"Su! Non te la prendere Lisa. Adesso lo sai"
Non risposi
"Ecco qua" disse Jimin tornando con due buste.
"Grazie caro, Lisa saluta che andiamo" disse Rosé, alzai la testa in segno di non ubbidienza.
"D'accordo, ci vediamo Jimin" disse Rosé, prima di afferrarmi sotto il braccio e trascinarmi verso la cassa.

Spazio autore
Che vestiti avranno scelto le nostre Chaelisa? Scioccati che Jimin sia l'ex di Rosé?
Nel prossimo capitolo è halloween!

Occhi felini~jenlisa~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora